Home Cronaca “Soppressione Guardia Medica, dai sindaci dell’Unione nessuna proposta concreta”
L'intervendo di Emiliano Pedrini (Vivere Ventasso)

“Soppressione Guardia Medica, dai sindaci dell’Unione nessuna proposta concreta”

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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato a firma di Emiliano Pedrini del gruppo Vivere Ventasso, all’indomani dell’incontro avuto tra Ausl e rappresentanti dell’Unione dei Comuni dell’Appennino sulla soppressione della Guardia medica di Collagna.

Emiliano Pedrini

I sindaci dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Hanno impiegato due mesi per ottenere un incontro al quale si sono, presentati senza alcuna proposta, e ne sono usciti a testa bassa, senza alcun risultato, se non quello di un incontro con i cittadini di Ventasso, per ascoltare le loro proposte, ma quali proposte? Di cosa stiamo parlando?

Mi sembra più un modo da parte dei primi cittadini dell’Unione, ma in primis del Sindaco Ferretti di scaricarsi di dosso le loro responsabilità, cercando di farsi scudo della rabbia e l’indignazione dei cittadini.

Era compito dei Sindaci presentarsi all’incontro con proposte concrete, e pretendere la riattivazione del servizio per il Comune di Ventasso.

Nella conferenza Sanitaria del 22 giugno, per la zona montana erano presenti 2 Sindaci, Ventasso e Carpineti, su 7, evidentemente gli altri non erano molto interessati, i quali votano a favore della proposta, che a pag 5 della delibera, “ Progetto per rete emergenza territoriale extraospedaliera”, dice chiaramente che verrà soppressa 1 guardia medica tra Villa Minozzo e Ventasso da decidere in comitato sanitario di distretto.

I sindaci presenti sapevano quello che votavano? E se lo sapevano perché non si sono opposti a tale delibera, ma hanno votato a favore, e perché successivamente non hanno chiesto la convocazione del Comitato di distretto?

Era quello il momento di informare il Consiglio Comunale e i cittadini, non dopo due mesi a decisione avvenuta e con il servizio chiuso.

D’altra parte basta vedere come è stata gestita, ormai 1 anno fa, la partita del Don Cavalletti dove l’Unione montana non è riuscita ad uscire con una posizione unitaria; sindaci che si sono defilati, altri che hanno dichiarato in Consiglio comunale di aver votato a favore, come quello di Ventasso, in cambio di un presunto accordo per una gestione futura del palaghiaccio, quasi come se i servizi sanitari e socio-assistenziali fossero merce di scambio.

Vedo tanta ipocrisia, falsità e populismo quando si parla della Sanità in montagna da parte di tante forze politiche di maggioranza e opposizione

Si investe sul mattone ma si tolgono i servizi, ormai la situazione del nostro ospedale è sotto gli occhi di tutti.

La Lega che cerca di cavalcare il malcontento della gente, vedi convegno organizzato un paio di settimane fa al teatro Bismantova, ma poi a livello nazionale taglia fondi alla sanità e alla disabilità.

C’è un vuoto totale vuoto di idee e progetti per il futuro del crinale, non serve a nulla avere un Cinema teatro da 1 milione di euro se poi mancano i medici di base, la guardia medica e i servizi in genere, per consentire alla gente di abitare nel nostro territorio”.

Emiliano Pedrini

Gruppo Vivere Ventasso