Non si ferma la preoccupante corsa dei tassi d’interesse rilevati dall’Osservatorio Credito di Unindustria Reggio Emilia.
Come ogni trimestre l’Associazione degli Industriali reggiani indaga i rapporti banca-impresa attraverso un questionario inviato alle aziende associate ogni tre mesi.
Al trend negativo degli indicatori economici, già emerso dall’indagine congiunturale diffusa nei giorni scorsi, continuano a sommarsi gli effetti avversi della politica creditizia internazionale.
Pur rilevando significative differenze tra settori e classi dimensionali, le condizioni applicate dagli Istituti Bancari risultano peggiorative per il 95% degli intervistati, nel periodo luglio-settembre, rispetto al trimestre precedente.
Il tasso medio di conto corrente rilevato supera la soglia del 6%, mentre per quanto riguarda i finanziamenti a medio-lungo termine nell’ultimo trimestre le aziende hanno pagato una media del 3,8% per il classico chirografario e il 4,7% per il leasing strumentale.
Per ritrovare un costo dell’indebitamento più elevato di quello attuale dobbiamo riportare alla memoria l’ormai lontano 2008 e la grave crisi finanziaria. Da allora la politica monetaria espansiva non ha mai concesso all’Euribor impennate come quella a cui stiamo assistendo ora.
L’incertezza sul futuro si riflette nelle scelte di investimento: solo il 12% degli intervistati intende finanziare gli investimenti con debito bancario nel prossimo trimestre e, nonostante la conoscenza di strumenti messi a disposizione anche dalla Regione Emilia-Romagna per sostenere la transizione green, solo un 5% intende valutarne realmente l’utilizzo.
Migliorano, anche se di poco, gli adeguamenti al nuovo Codice della Crisi e dell’Insolvenza, con il 22% delle imprese intervistate che si è dotata di adeguati assetti organizzativi in maniera formalizzata.
“Le recenti dichiarazioni della Presidente della BCE Lagarde non sciolgono i dubbi sul futuro prossimo che ci attende. L’inflazione dell’area euro sta diminuendo, ma le prospettive rimangono incerte. Ciò comporta che i tassi d’interesse resteranno alti ancora a lungo, penalizzando l’accesso al credito bancario da parte delle nostre imprese sia in termini di costo, sia in termini di opportunità” – ha dichiarato Mauro Macchiaverna, Consigliere di Unindustria con delega al Credito, Fisco e Finanza d’Impresa.