Home Cronaca “Galleria di Case Poggioli, apertura confermata, se non anticipata”
Il presidente Giorgio Zanni fa il punto sui lavori

“Galleria di Case Poggioli, apertura confermata, se non anticipata”

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Logistica e trasporti in Appennino. Un tema fondamentale che impegna istituzioni e corpi intermedi a 360 gradi.

Vi sono i grandi ‘masterplan’ come quello presentato martedì mattina a Sassuolo da Confindustria Ceramica incentrato sulla costruzione di un terzo ponte sul Secchia che unisca le province di Reggio e Modena e che permetta di fluidificare al meglio una situazione dei trasporti decisamente ai limiti.

Ma vi è anche la quotidianità del nostro Appennino, con la sicurezza degli spostamenti e gli interventi che sono in corso per cercare di ripristinare al meglio le criticità.

Tra quelle più importanti vi è la galleria di Case Poggioli, nel comune di Baiso, sulla strada provinciale 486R, chiusa dalla fine di agosto per i lavori di manutenzione e messa in sicurezza su una strada provinciale che registra un passaggio di almeno 30 mila veicoli nei giorni feriali.

La galleria di Case Poggioli (Foto sito della Provincia di Reggio)

Con il presidente della Provincia di Reggio, Giorgio Zanni, Redacon fa il punto su come stanno procedendo i lavori e su quelli che saranno i passi futuri da intraprendere: “Sono lavori importanti, con un Comune, quello di Baiso, con cui da sempre, la Provincia di Reggio lavora con la massima collaborazione su tantissime progettualità: non ultima, quella, appunto della galleria di Lugo”.

“I lavori stanno procedendo in modo eccellente – spiega il presidente Zanni -. Abbiamo sempre detto che l’obiettivo era riaprire la galleria entro Natale, e posso già dire che non vi saranno sorprese negative. Anzi, senza voler promettere nulla, vi potrebbe essere la possibilità di anticipare di qualche giorno. Va sottolineato come la ditta che sta compiendo i lavori sia da apprezzare per la serietà e la celerità con cui sta operando”.

Il presidente della Provincia, Giorgio Zanni

Il presidente Zanni, trova il tempo di compiere un excursus sulle ragioni che hanno indotto la Provincia ad intervenire con questi lavori: “Quello di cui si tratta è un intervento molto importante. Inaspettato, in un certo senso, visto che quella galleria la fece Anas anni fa, non restituendo alla Provincia nel momento in cui subentrò, i progetti per cui erano stati costruiti. Lo scrupolo dell’istituzione che presiedo, nei controlli che fortunatamente furono fatti, furono, tra gli altri, quelli di andare a vedere lo stato di quella galleria e si evidenziò, a parte il distacco dei calcinacci, la mancanza dell’armatura di ferro all’interno del cemento armato con cui era stata costruita, oltre al fatto che all’interno della stessa mancava anche la così detta ‘volta rovescia’ che è la parte sotterrata della galleria stessa (in sostanza la struttura nella sua totalità è a forma di cerchio, con una metà visibile, e l’altra sotterrata nel terreno, ndr). Questi due aspetti ci hanno fatto enormemente preoccupare”.

“Per tanto abbiamo convocato i sindaci e le associazioni di categoria– prosegue il presidente della Provincia – e nessuno ha avanzato obiezioni all’intervento che doveva essere compiuto. Si è intervenuto con celerità con un intervento da 2 milioni di euro che ha reperito immediatamente la Provincia”.

I disagi per la circolazione e la cittadinanza non mancano: “E’ vero, e lo capiamo – risponde Zanni -. Si tratta di una strada disagevole, ma c’erano ragioni d’urgenza e di sicurezza. Se quella galleria fosse venuta giù, si sarebbe spezzata per anni la crescita della montagna nella nostra provincia”.

Una galleria, quella di Case Poggioli, in conclusione, che per essere messa definitivamente in sicurezza avrà bisogno di un ulteriore intervento: “E’ così – conclude il presidente -. Dovremo procedere a un ulteriore intervento, profondo, dove dovremo installare l’intera armatura alla galleria, per la sua definitiva messa in sicurezza. Avrà un costo importante, di circa 6, 7 milioni di euro, le cui risorse stiamo già iniziando a reperire adesso e che stimiamo abbiano inizio non prima del 2026”.