Home Cronaca Compie 10 anni Il progetto informatico sanitario “Matilde”
nel 2022 ha permesso di gestire oltre 60mila cartelle cliniche  

Compie 10 anni Il progetto informatico sanitario “Matilde”

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Compie 10 anni Il progetto informatico sanitario “Matilde” il progetto informatico sanitario “Matilde” nell’allora Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova, passo fondamentale di un lungo percorso di digitalizzazione dei processi sanitari che ha visto sempre le aziende sanitarie reggiane all’avanguardia sia nel panorama italiano che europeo.

La piattaforma “Matilde” ha introdotto una gestitone completamente digitale della cartella clinica e dei processi di cura ospedalieri e, a seguito della fusione tra le due Aziende sanitarie reggiane, negli anni successivi è stata estesa alla rete dei sei ospedali della provincia.

Progetto all’avanguardia sia sul piano tecnologico che organizzativo, elemento fondamentale e abilitante anche per il riconoscimento come IRCCS e come Istituto parte della rete Europea OECI, “Matilde” ha consentito all’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia di ricevere e vedere confermata negli anni la certificazione EMRAM6, riconosciuta a pochissimi istituti sanitari in Italia.

L’accreditamento, già conferito al CORE nel 2017, è stato esteso nel 2022 a tutti i servizi territoriali e ospedalieri dell’Azienda sanitaria reggiana da HIMSS (www.himss.org) l’ente internazionale che studia, promuove e valuta l’adozione di strumenti digitali nel settore sanitario. Il percorso di certificazione prevede una lunga serie di verifiche, adeguamenti dei sistemi informativi e una complessa e articolata visita ispettiva finale, che ha coinvolto oltre 40 tecnici e operatori sanitari.

Il sistema “Matilde”, che integra al proprio interno con il sistema informativo di Laboratorio (LIS), di Diagnostica per immagini (RIS) e con quello di prescrizione e somministrazione dei farmaci (PSC), è ora usato regolarmente da oltre 4mila operatori sanitari, nel 2022 ha permesso di gestire oltre 60mila cartelle in modalità completamente digitale garantendo un innalzamento del livello di sicurezza dei processi di cura su tutta la rete dei servizi sanitari provinciali.

L’applicativo, che è coordinato dal Servizio Tecnologie Informatiche e Telematiche (STIT) in sinergia con il Dipartimento Farmaceutico e un team di coordinamento multidisciplinare di alto profilo, ha ora di fronte la nuova sfida dell’estensione del suo utilizzo in tutte le nuove strutture territoriali (Continuità Assistenziale, CAU, Assistenza Domiciliare, Emergenza Territoriale, Servizi Sociali, Centrali Operative Territoriali), con l’obiettivo di rendere possibile una continuità informativa e di coordinamento tra tutti gli attori del complesso ecosistema sanitario.

La Direzione STIT e la Direzione Aziendale ringraziano il team che negli anni ha reso possibile lo sviluppo del progetto.Tutti i collaboratori negli anni hanno dato un importante supporto al coordinamento e all’implementazione del programma e in particolare “grazie a tutti gli operatori sanitari dell’Azienda USL che con la disponibilità e l’entusiasmo che li contraddistingue hanno reso progressivamente reale e possibile l’adozione efficace delle tecnologie digitali”.