I carabinieri della compagnia di Guastalla hanno arrestato il presunto conducente dell'autocarro Iveco che ieri, venerdì 17 novembre, ha perso il carico di componenti in acciaio per ponteggi edili, causando la morte di due giovani di 19 e 21 anni e il ferimento grave di un altro giovane di 21 anni.
L'uomo, un 39enne residente a Montecchio Emilia, è stato rintracciato e tratto in arresto nel corso delle ininterrotte ricerche condotte dai carabinieri, anche attraverso l'analisi dei video dei varchi OCR e relativi accertamenti.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, l'autocarro stava percorrendo via Razza Lago, in località Caprara di Campegine, in direzione di Sant'Ilario d'Enza, quando, giunto in prossimità del civico 2, ha perso il carico, che ha travolto l'autovettura Citroen Picasso che sopraggiungeva nell'opposto senso di marcia.
Sulla Citroen Picasso viaggiavano tre giovani di Reggio Emilia, di cui due, il conducente di 19 anni e un suo amico di 21 anni, hanno perso la vita. Un altro giovane di 21 anni, che era a bordo della stessa auto, è rimasto gravemente ferito e trasportato in prognosi riservata presso il nosocomio di Parma.
Le altre due autovetture che sono state colpite dai componenti in acciaio sono una Bmw, il cui conducente è rimasto illeso, e una Peugeot 208, con a bordo 4 persone rimaste lievemente ferite.
Il 39enne, che si è rifiutato di sottoporsi al test finalizzato ad accertarne l'eventuale tasso alcolemico, è risultato essersi posto alla guida con titolo di guida ritiratogli lo scorso mese di agosto per guida in stato d'ebbrezza.
Per questi motivi, l'uomo è stato arrestato con le accuse di omicidio stradale, lesioni personali gravissime e fuga da incidente in caso di omicidio e lesioni.
Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all'esercizio dell'azione penale.
