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Una collaborazione tra la Casina dei Bimbi e Fondazione Grade Onlus

Nasce il progetto “Storytelling therapy”

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Come può un adulto, in caso si ammali, riuscire a parlare ai bambini con un linguaggio che non li spaventi? Come trovare le parole che siano per loro comprensibili e che soprattutto diano speranza? Ecco che ‘in aiuto’ arriva la narrazione.

Ed è proprio per i bambini e le famiglie che si trovano ad affrontare un percorso oncologico è nato il progetto ‘Storytelling therapy’, frutto della collaborazione tra l’associazione Casina dei Bimbi e Fondazione Grade Onlus.

Il progetto è stato illustrato questa mattina in conferenza stampa dalla presidente dei Casina onlus Claudia Nasi e da Valeria Alberti direttrice della Fondazione Grade, che hanno anche presentato il libro da cui è tratta la prima storia che stanno sperimentando presso il Core: “Cotton Fiock”, fra i sogni e la speranza. Con i proventi di vendita del libro si vuole sostenere il progetto storytelling therapy.

Il libro, scritto dall’insegnante Valentina Manna (e cognata della protagonista della storia) e Sebastiano, Alice e Matilde Stivala, narra il percorso di Loredana Stivala, guarita dalla leucemia.

Protagonista è l’ alpaka Cotton Fiock che deve affrontare la leucemia e dopo i primi momenti bui e senza speranza, ritrova lentamente coraggio e fiducia. Circondata dall’affetto della sua famiglia si sottopone alle cure e riguadagna quello che temeva di aver perso. Dimessa dall’ospedale, torna dai suoi cari.

Valeria Alberti spiega che “la Fondazione Grade sostiene e supporta l’ematologia del Core di Reggio Emilia. Loredana è stata nostra paziente, ha voluto festeggiare con noi il suo compi-midollo, a dieci anni dall’intervento e durante questa festa i familiari le hanno fatto una sorpresa: hanno scritto una storia. La sua storia. Da qui è nata un’idea, insieme alla Casina dei bimbi, di realizzare un libro che potesse supportare grazie all’associazione Casina, la parte della pediatria, e grazie a noi, tutti coloro che devono raccontare il percorso della malattia ai familiari, soprattutto ai bambini”.

“I ragazzi e gli adulti che vivono un’esperienza oncologica hanno la necessità di sostegno psicologico individuale e familiare – aggiunge Claudia Nasi – che sia studiato e creato appositamente per loro ecco perché nasce storytelling therapy. La malattia ha tante stagioni da affrontare e accettare, è importante saperle narrare ai figli ma non tutti sono pronti o sanno farlo; dobbiamo imparare a condividere il dolore e la tristezza con i nostri familiari, con i nostri figli: se non lo sappiamo fare, se non riusciamo, ci sa sarà una storia che lo farà per noi”.

Si può sostenere il progetto storytelling therapy ritirando il libro Cotton Fiock presso le sedi delle due associazioni con una donazione minima di 12 € Grey onlus viale Risorgimento presso il cuore Casina dei bimbi in via Emilia presso i chiostri di San Pietro .