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Febbio, Stefania Bondavalli: “La Regione sostenga il ripristino degli impianti”

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Sul ripristino degli impianti di Febbio dove la seggiovia è stata danneggiata dalle raffiche di vento, superiori ai 120 km orari, e dalle forti piogge, interviene la consigliera Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini).

In un'interrogazione chiede alla giunta "quali forme di intervento siano previste per sostenere i soggetti pubblici e i soggetti privati coinvolti nel processo per la piena operatività dell’impianto danneggiato dagli ultimi eventi meteoclimatici che hanno interessato il crinale emiliano, così da favorirne la riapertura in tempo utile per l’imminente stagione turistica invernale".

Inoltre, la capogruppo vuole sapere "se a questo fine si possano attivare anche altre linee di intervento, sostenute da fonti statali o europee, in favore della complessiva qualificazione delle diverse strutture situate nell’area del monte Cusna, con l’obiettivo di accompagnare la ripresa delle attività e il rilancio di una fondamentale opportunità per il turismo montano, operazioni chiave in ogni strategia diretta a sostenere la montagna".

Per Febbio si tratta di una "doccia fredda" sulla località montana e sull’intera alta Val d’Asta e la riapertura dei collegamenti avevano generato "un positivo avvio a partire da settembre, facendo ben sperare nell’approssimarsi della stagione invernale".

Secondo la consigliera va valutata "la possibilità di utilizzare anche gli strumenti messi a disposizione dalla legge regionale 17 del 2022 al fine di verificare le modalità d’intervento dirette a consentire l’operatività della stazione sciistica di Febbio".

Attualmente, una società gestisce le piste da sci, i tre rifugi dell’area e le altre strutture e attrezzature della stazione montana "così da offrire opportunità di svago, sport, turismo in ogni stagione dell’anno". Bondavalli conclude affermando che "al momento non sembra possibile individuare una data precisa per la riapertura dell’impianto di risalita, sono immediatamente partite le operazioni per quantificare i danni e definire i lavori per il un rapido ripristino" anche se Comune e Regione "hanno assicurato un forte impegno negli interventi a valorizzare l’area del Crinale reggiano".