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LA LETTERA

“L’importanza sociale degli animali”

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Riceviamo e pubblichiamo

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In molti, come il sottoscritto, ci chiediamo come mai non esista in Appennino un rifugio per cani e gatti randagi.
Vorrei sottolineare l'importanza sociale degli animali.
Ci sono persone sole o malate che grazie alla compagnia di un cane o di un gatto ritrovano un po' di serenità. Inoltre, ci sono cani da salvataggio, nella neve o in acqua, cani accompagnatori per ciechi; e ancora tanto altro.
Spesso questi animali vengono scaricati da veicoli in corsa vicino ai cassonetti della spazzatura o all'interno di borsine di plastica, poi c'è chi abbandona le femmine gravide in alcune borgate più isolate.
Siamo in tanti che, volontariamente e a nostre spese, accudiamo questi animali spesso feriti perchè, purtroppo, le amministrazioni passate e presenti non si sono fatte carico di risolvere il problema. Ma il problema è reale ed esiste.
È necessario sensibilizzare le coscienze affinché si possano trovare soluzioni idonee e rapide.

Maurizio Simonazzi

1 COMMENT

  1. Convengo senz’altro sull’importanza sociale degli animali, anche quelli cosiddetti da lavoro e reddito che hanno accompagnato la vita dell’uomo nel corso dei secoli, alla pari dei cani impiegati in svariate ed utilissime funzioni, oltre a farci compagnia unitamente al gatto, ed è biasimevole ed inqualificabile il loro abbandono.

    Ancor oggi, e forse soprattutto oggi in una società che si è data l’acceleratore, il vedere mandrie di bovini o cavalli al pascolo, e altrettanto vale per le greggi di pecore, può trasmetterci un senso di calma e di quiete, utile a moderare la frenesia dei nostri giorni, oltre a darci un’idea di placida e distensiva armonia.

    Circa un rifugio per i cani qui auspicato nella nostra montagna, se lo si intende quale canile, un commento su Redacon di sette giorni fa diceva che il problema invece non esiste, posto che ci si avvale di convenzione con una struttura di altro territorio, ma del resto è del tutto legittimo avere opinioni non coincidenti.

    E in questa “pluralità” di opinioni mi concedo di dire che lo slancio verso i nostri animali non dovrebbe comunque distoglierci dall’avere attenzione, quando li conduciamo in luoghi aperti al pubblico, onde evitare che tra i presenti nascano casomai sentimenti di insofferenza nei confronti loro (che non ne hanno colpa alcuna).

    P.B. 07.11.2023

    • Firma - P.B.