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Furti nelle aziende agricole reggiane

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Ilenia Malavasi

Nelle ultime settimane si sono intensificati i furti di attrezzatura di grande valore in numerose aziende agricole del territorio reggiano, causando ingenti danni alle aziende e mettendo a rischio la stessa produzione.

I deputati Dem reggiani Ilenia Malavasi e Andrea Rossi hanno presentato un'interrogazione al Ministro dell'Interno.

Solo nell’ultimo mese, i raid hanno interessato aziende della periferia di Reggio Emilia così come della zona di Cadelbosco Sopra e di recente sono stati commessi furti anche nelle campagne di Correggio, dove i ladri sono riusciti a portare via un trattore, oltre a falciatrici, decespugliatori, mobili da giardino, un barbecue, teli da spiaggia e perfino delle coperte.

E nelle ultime settimane si sono registrati analoghi furti a San Bartolomeo, Codemondo, Villa Curta, Villa Cella, Rondinara e Fogliano. Quasi tutti i trattori rubati sono di marca John Deer, macchine da 80-150 cavalli di potenza, dal valore a nuovo di oltre 100 mila euro.

“Oltre al danno diretto e il rischio potenziale che gli agricoltori corrono nel caso si trovino di fronte ai ladri”, sottolinea Ilenia Malavasi, “occorre considerare anche i danni indiretti, perché trattandosi di mezzi specifici gli agricoltori non possono lavorare e per avere una macchina nuova a volte serve attendere anche molti mesi. La programmazione dei furti lascerebbe presagire che vi siano basisti che segnalano dove si trovano i trattori di quella marca specifica”.

Già nel 2017 UNACMA - Associazione macchine agricole - e Coldiretti posero il tema all’attenzione del Senato, segnalando come il giro di affari intorno ai trattori rubati si aggirasse sui 300 milioni di euro

“A Reggio le associazioni agricole hanno chiesto un incontro urgente al Prefetto, così come hanno fatto anche in altre province dell’Emilia-Romagna e, più in generale, nelle zone del nord Italia dove si registrano furti analoghi. Per esempio, il Presidente di Coldiretti Milano-Brianza parla di danni che si aggirano sui 600mila euro a settimana”.

“L’interrogazione” - conclude l’On. Malavasi - “intende dunque chiedere al Ministro se sia a conoscenza dei fatti e quali iniziative urgenti intenda attuare per contrastare questa organizzazione criminale: il nostro territorio ha una chiara e riconosciuta vocazione agricola d’eccellenza, sia per quanto riguarda la produzione che la lavorazione, che richiede, appunto, l’utilizzo di macchine e attrezzature specifiche e di valore. Riteniamo, dunque, sia necessario porre la massima attenzione su questo fenomeno, che ha ricadute non solo dal punto di vista della sicurezza, ma anche sulla filiera e sulla capacità produttiva”.