Fra i diversi progetti che sono stati come Centro di Ascolto Caritas Casina ce n’è uno di cui tutti i volontari del centro vanno particolarmente orgogliosi, quello che ha il colore luminoso del futuro, il profumo della nostalgia e il nome di un’anima bella: “Sui passi di Jara”.
“Jara Bizzarri è stata volontaria del nostro Centro fin dall’inizio, parte del gruppo ascolto, nel quale ha messo in gioco con naturalezza e generosità le sue grandi capacità umane e professionali – sottolinea in una nota il Centro di Ascolto Caritas di Casina -. Dalla sua scomparsa, nel marzo 2020, ci siamo chiesti come poterne trattenere e valorizzare la memoria con un gesto concreto e proiettato al futuro”.
“Ci abbiamo ragionato molto, ci siamo confrontati, fino ad arrivare a scegliere la scuola come destinataria di un progetto continuativo nel tempo, per sensibilizzare le nuove generazioni su alcuni valori ed avvicinarle ad una realtà di volontariato che agisce sul territorio come la nostra, nella quale lei ha sempre creduto molto. Abbiamo quindi proposto di donare all’Istituto Comprensivo Carpineti-Casina un fondo annuale che porta il suo nome e che già per due anni è stato utilizzato per una progettualità che ha coinvolto 2 classi della Scuola Secondaria di I grado di Casina e riparte quest’anno anche a Carpineti, in collaborazione con la cooperativa ‘Il giro del cielo’”.
“Contiamo che ‘Sui passi di Jara’ possa essere per i ragazzi un’esperienza significativa, che li porti a riflettere ed interiorizzare temi importanti, vicini alla nostra sensibilità e a quella di Jara; che li porti a vivere nel contesto scolastico esperienze e proposte che vogliono essere semi da fare germogliare per lasciare un piccolo segno nel loro percorso di crescita”, proseguono i volontari del Centro di Ascolto.
Quest’anno la proposta sarà MOVIMENTO ESPRESSIVO E RITMICA MUSICALE - PERCORSI INTEGRATI DI ESPRESSIVITA' E BODY PERCUSSION.
Come spiegano gli educatori de “Il giro del cielo”, ideatori del progetto “La musica in questo contesto ha lo scopo di alimentare la fantasia, la creatività, la libera espressione e contemporaneamente competenze emotive, relazionali, sia singole che di gruppo. Nella musica entrano in gioco la parola, il ritmo, il gesto sonoro, il corpo, il rapporto con lo spazio, con le proprie emozioni, la creatività, la fantasia, la relazione con gli altri. Giocare, improvvisare, osservarsi, cooperare per costruire qualcosa insieme crea terreno fertile ai processi di apprendimento. Il lavoro creativo, la possibilità di canalizzare l’esperienza in una situazione ludica e assente da giudizi fa emergere consapevolezze, conoscenza di sé e accettazione delle diversità”.