Snodo giudiziario interessante, quello legato al tragico incidente avvenuto a Savignano sul Panaro in provincia di Modena nella notte del 13 giugno quando perse la vita la giovane Lara Zanni, 25 anni, assieme al fidanzato, suo coetaneo.
Lunedì mattina alle 10, infatti, in tribunale a Modena, su richiesta del Pubblico Ministero titolare del fascicolo, il sostituto procuratore Lucia De Santis, giurerà il perito Bruno Turci cui sarà affidato lo svolgimento di una perizia cinetica che dovrà chiarire nei minimi dettagli la dinamica del sinistro.
Una vicenda, quella che riguarda la tragica morte di Lara Zanni e del fidanzato Stefano Papotto, che sta diventando sempre più complessa.
Infatti, nell’immediatezza del sinistro, era risultato indagato un 27enne originario di Vignola, assistito dall’avvocato Pietro Giampaolo del foro di Bologna. Era la persona alla guida della Mercedes che, secondo una prima ricostruzione, avrebbe invaso la corsia su cui procedeva la Toyota Yaris delle due vittime, provocando il frontale. Per lui l’ipotesi di reato è quella di omicidio stradale plurimo (articolo 582 bis codice penale).
A cui, e questa è un elemento di novità, si è aggiunto, successivamente un terzo soggetto.
Infatti, la Procura, dagli approfondimenti investigativi relativi all’incidente e dallo studio delle videocamere di quel tratto di strada è risalita a una terza persona, un 39enne originario di Taranto (difeso dall’avvocato Olga De Giorgi del foro di Modena), per cui si indaga per le ipotesi di reato di omicidio stradale ed essersi dato alla fuga dal luogo del sinistro (articoli 582 bis e 582 ter del codice penale).
Tuttavia, secondo quanto spiega la stessa Procura modenese, per arrivare a un’esatta definizione della dinamica: “Alla luce degli accertamenti sinora condotti e dell’accertata individuazione di un altro soggetto presente sul luogo teatro del sinistro, negli istanti in cui il sinistro si verificava”, toccherà al signor Turci procedere a questa perizia cinetica che dovrà stabilire in modo pressoché certo la presenza di un possibile quarto veicolo coinvolto nell’incidente.
A seguito del sinistro, alla famiglia di Lara Zanni, molto conosciuta nel nostro Appennino e assistita dall’avvocato Giuseppe Caldarola del foro di Reggio Emilia, spetterà un risarcimento completo indipendentemente dall’esito dell’attività peritale disposta dal pm De Santis, ma è chiaro che per i due attuali indagati, l'esito di quest'ultima potrebbe comportare un cambiamento radicale delle loro possibili responsabilità nella vicenda.
Lara Zanni, originaria di San Cassiano ma residente a Sassuolo dove lavorava in una pasticceria del paese, come detto è deceduta a causa dello schianto del giugno scorso assieme al fidanzato. Un impatto tremendo, avvenuto lungo la strada Pedemontana all’altezza di Savignano sul Panaro, che ha determinato il cappottamento dell’auto su cui viaggiava la coppia, che, successivamente ha preso fuoco. Per i due giovani, che stavano tornando da un fine settimana trascorso al mare, non vi è stato, purtroppo, nulla da fare.
Un evento che ha colpito profondamente l’intera comunità della nostra Montagna.