Con le piogge intense che si sono abbattute nella notte in Appennino, ecco che i fiumi, ormai una costante degli ultimi tempi, si sono ingrossati destando preoccupazione. Mentre il Secchia non ha dato soverchi problemi, ben diversa è la situazione che riguarda l’Enza.
Questa notte, infatti, alle foci del torrente e al confine con la provincia di Parma si sono abbattuti oltre 250 millimetri d’acqua che non hanno fatto altro che ingrossarne il corso d’acqua, tanto da fare arrivare la soglia della piena, questa mattina presto, tra il livello 3 (lo stato di allerta ‘rossa’) e 4 in vari punti di monitoraggio come quello di Vetto, Selvanizza e Cedogno, il tutto senza creare danni a persone o cose.
Una piena che poi è scesa a valle, mentre in montagna se ne generava un’altra però di minore portata. Le conseguenze della prima si sono riversate nella Bassa.
A San Polo le immagini dal ponte del passaggio della piena sono impressionanti (come postato sulla pagina Facebook degli Amici del comitato Promotore della Diga di Vetto) A Montecchio la cassa di espansione al Parco Enza si è riempita fino al limite tanto che Aipo che stava compiendo dei lavori di manutenzione sulla stessa ha dovuto sospenderli (in campo anche i carabinieri che stanno, loro pure, monitorando gli argini). Il ponte all’altezza di Sorbolo che segna il confine tra le province di Reggio e Parma è stato chiuso per precauzione.
Questa mattina, in Prefettura, poi, si è tenuta una riunione straordinaria tra il Prefetto di Reggio, dottoressa Maria Rita Cocciufa, e i sindaci della Val d’Enza, insieme ad Aipo.
La dottoressa Cocciufa ha invitato tutte le parti preposte, in relazione alle proprie competenze, a mantenere alta l’attenzione. Nonostante, al momento, non vi siano preoccupazioni per l’incolumità delle persone da Palazzo Allende si continuerà a monitorare l’evolversi della situazione, tenendo anche conto anche del miglioramento delle condizioni metereologiche delle prossime ore.
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