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All'inaugurazione di un ristorante in Appennino

Aggredì 38enne, giovane denunciato per lesioni personali

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Un 30enne residente in provincia di Reggio è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia da parte dei Carabinieri di Vezzano sul Crostolo. L’ipotesi di reato che i magistrati dovranno approfondire con le loro attività investigative è quella di lesioni personali, secondo quanto primariamente stabilito dalle forze dell’ordine, nei confronti di un 38enne residente nel Comune capoluogo.

I fatti risalgono all’estate scorsa in occasione dell’inaugurazione di un ristorante in Appennino. A questo evento, il 38enne si è presentato con un suo amico. Evidentemente un giovane che, da quanto è stato ricostruito, conosceva solo di vista la vittima, forse fraintendendo alcune parole pronunciate all’amico dal 38enne stesso (ma che, secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine il 30enne avrebbe male interpretato considerandole come rivolte a lui), avvicinava la vittima e dopo averlo strattonato lo spingeva con violenza contro un muro.

Un impatto talmente violento da far perdere i sensi al 38enne che cadeva a terra esanime.  Nella caduta la vittima si procurava anche la frattura dell’epifisi radiale. Onde evitare che la situazione prendesse una piega peggiore, sarebbe intervenuto l’amico del 38enne, sempre secondo la ricostruzione investigativa, a bloccare l’aggressore che successivamente si allontanava dal luogo dell’accaduto.

Contestualmente venva attivata la chiamata al 118. Sul posto è arrivato, quindi, il personale sanitario che ha prestato le prime cure alla vittima dell’aggressione e lo ha successivamente accompagnato all’ospedale dove gli sono state riscontrate ferite e traumi guaribili in 30 giorni.

A seguito di tutto ciò, il 38enne ha poi formalizzato la denuncia in caserma, che ha fatto scattare le indagini da parte dei militari dell’Arma di Vezzano i quali, attraverso le indicazioni fornite dalla stessa vittima corroborate anche da quelle di alcune testimonianze, risalivano al 30enne, poi denunciato alla Procura della Repubblica