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Castelnovo ne' Monti. Un post interessante di Alessandro Raniero Davoli

Elezioni, il capogruppo dell’opposizione ‘lancia’ Emanuele Ferrari

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Una cosa interessante sta accadendo a Castelnovo ne' Monti, in vista delle prossime elezioni che si terranno nella primavera del 2024.

Emanuele FErrari
Il vicesindaco a Castelnovo Monti, Emanuele Ferrari

Con il sindaco attuale, Enrico Bini, a fine mandato e non più rieleggibile, è corsa aperta per trovare il successore. Una settimana fa la Gazzetta di Reggio, ha sviluppato un approfondimento dove tra i papabili candidati forti nell’area PD emergeva il nome dell’attuale vicesindaco Emanuele Ferrari.

Una notizia, ‘rimbalzata’, ed è questo l’elemento singolare e interessante al contempo, dall’opposizione, o meglio, da uno dei suoi rappresentanti più eminenti in paese, Alessandro Raniero Davoli che con un post su Facebook, consapevolmente? inconsapevolmente?, lo lancia verso lo scranno di Primo Cittadino: “IL PROSSIMO SINDACO DI CASTELNOVO MONTI SARÀ...EMANUELE FERRARI (testuale, ndr). E dopo averlo conosciuto in oltre quattro anni di frequentazione dell’aula consiliare, me lo auguro e lo auguro ai cittadini di Castelnovo Monti. L’idea che mi sono fatto di Emanuele è quella di persona corretta, equilibrata, e di buona intelligenza politica. Se il PD/Italia Viva più (forse) quel che resta del M5S, lo presentano, sarà eletto”.

Per altro, nel concludere il post, Davoli svela anche una possibile strategia elettorale che sta circolando in alcuni ‘palazzi’ e ‘segrete stanze’ del Comune capoluogo, anche se ben lungi dall'essere esplicitata, volta a creare un accordo tra PD e 5Stelle: “Auguri a Emanuele Ferrari: a scanso di sorprese sempre possibili ma altamente improbabili, sarà il prossimo sindaco, 2024-2029, a Castelnovo Monti. Magari con l’attuale capogruppo M5S Luca Maioli come candidato vice sindaco, secondo alcuni rumors ci sarebbero trattative in corso…”.  Un modello che è già stato ‘sperimentato’ a San Polo.

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  1. E’ abbastanza insolito che un capogruppo dell’opposizione sponsorizzi il Vicesindaco, ossia un membro della maggioranza, per un’ormai vicina consultazione elettorale, ma al di là della sorpresa che può casomai generare una tale singolarità, a me sembra che il puntare soprattutto sulle persone possa essere in qualche modo ascrivibile all’antipolitica che, con volti diversi, si è andata sviluppando da Tangentopoli in poi.

    Persone corrette ed equilibrate “dimorano” indubbiamente in tutti i versanti politici, anche quelli per i quali non simpatizziamo, ma la conduzione di un Comune comporta scelte a mio avviso non affidabili alle sole determinazioni individuali, ma piuttosto ad orientamenti riconducibili alla visione più complessiva che appartiene giocoforza alla politica (vedi ad es. l’inserire un invaso o un tratto stradale negli strumenti urbanistici locali).

    La “qualità” delle persone può essere senz’altro un valore aggiunto, ma il primo passo – io credo molto importante – a me pare essere, per l’elettore, il decidere soprattutto quale è l’impostazione politica che vorrebbe veder applicata nella vita della nostra rispettiva comunità, e sono per solito i partiti che individuano in tal senso un filo conduttore, o una sorta di bussola, cui riescono a dare continuità nel tempo (aspetto affatto secondario).

    Del resto, salvo le normali eccezioni, le liste autenticamente civiche, specie se vengono a trovarsi in posizioni di minoranza, faticano non di rado a replicare il proprio mandato in Consiglio comunale, a meno che siano civiche solo di nome, in quanto politiche di fatto (come non ricordare i tanti candidati che per anni sono stati presentati quali indipendenti, ma che indipendenti non erano affatto come poi si è ampiamente dimostrato).

    E’ pure successo che la politica – in certo qual modo “ritirandosi”, o mettendosi di lato – abbia dato molto spazio alle figure tecniche, il che ha certamente aspetti positivi, visto il prezioso contributo che queste possono dare, ma non sino al punto che la politica abdichi al proprio insostituibile ruolo, per dire che a mio avviso la politica dovrebbe comunque mantenere la propria centralità (che anche la bravura dei singoli non può sostituire).

    P.B. 12.10.2023

    P.B.

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