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70 i delegati firmatari

‘Contratto di Fiume’ per l’Enza, sottoscritto l’impegno a definirlo

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In 70 delegati, di cui oltre trenta firmatari tra Enti pubblici e associazioni del territorio che, a vario titolo interessati alla gestione integrata, condivisa e co-responsabile della Valle dell’Enza, hanno formalmente aderito, nel corso dell’incontro organizzato dall’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po con il supporto di Regione Emilia Romagna, al Documento di Intenti che segna ufficialmente l’avvio del percorso decisionale partecipato per la definizione di un Contratto di Fiume per la “Valle dell’Enza”  - di cui Redacon ha già dato conto in un approfondimento incentrato sulle ricadute legate ai Comuni ed ai territori del nostro Appennino - la cui adesione, nelle prossime settimane, sarà estesa a ulteriori soggetti che hanno già espresso tale volontà e che in tal senso stanno perfezionando i necessari adempimenti amministrativi.

I rappresentanti sottoscrittori del 'Contratto di Fiume' riuniti a Montechiarugolo (Parma)

L’evento ha inteso celebrare la volontà e l’impegno da parte delle diverse espressioni della comunità fluviale dell’Enza, in forma organizzata, a lavorare insieme per costruire una visione comune di sviluppo sostenibile per il proprio territorio, a partire dal suo corso d’acqua, quale bene comune e capitale naturale fondativo e fondamentale per una crescita capace di coniugare esigenze ambientali, economiche e sociali e che consegni alle generazioni future un luogo dove sia bello vivere. Con le attività dei prossimi mesi saranno trattati a livello conoscitivo, strategico e attuativo temi quali la gestione sostenibile delle risorse idriche, la tutela di specie e habitat, la valorizzazione del territorio fluviale, unitamente, la salvaguardia dal rischio idraulico e lo sviluppo locale.

Con il Documento di Intenti per il Contratto di Fiume della Val d’Enza” – sottolinea il segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, Alessandro Bratti – la comunità locale sancisce l’impegno e la volontà di lavorare insieme in modo co-responsabile per una gestione integrata e lungimirante del torrente Enza e del territorio che attraversa e nutre. Dialogo e confronto non saranno sempre facili e gli impegni che verranno assunti con il Contratto di Fiume risulteranno soddisfacenti forse solo parzialmente per una parte degli aderenti. Ma abbiamo l’occasione di avere un’arena di discussione aperta ed equa, la migliore possibile per affrontare con spirito costruttivo tematiche importante per il territorio. Come Autorità di bacino distrettuale del fiume Po onoreremo questa responsabilità e metteremo a disposizione le nostre migliori competenze per supportare il processo partecipato.”.