I consiglieri regionali della Lega Gabriele Delmonte e Maura Catellani intervengono nell’ambito della discussione sul DEFR (Documento di Economia e Finanza Regionale) per cui è attesa l’approvazione entro il mese di ottobre dall’Assemblea regionale.
“La Giunta Bonaccini nasconde tra le pieghe del Documento di programmazione finanziaria regionale 2024-2026 la promessa che aveva fatto pubblicamente di riaprire il punto nascita di Castelnovo ne' Monti smentendo l’affermazione fatta in campagna elettorale per le ultime elezioni regionali”.
“Questo documento – aggiungono Delmonte e Catellani – ragiona in grande stile, ma alla prova dei fatti cade sulla mancata realizzazione di fatti concreti. Pensiamo alla legge sulla montagna, che abbiamo trovato addirittura nel programma di mandato ma che ancora non è alle viste. Sui punti nascita in montagna poi registriamo una preoccupante retromarcia: dopo la chiusura e le scuse dello stesso Bonaccini con la promesse di riaprire i punti nascita, ora il DEFR si limita ad affermare che garantirà l’assistenza al parto in montagna. Si tratta di una clamorosa retromarcia, perché leggiamo nero su bianco che non c’è più la volontà amministrativa e politica di riaprire i punti nascita chiusi nei comuni di montagna, quindi a Castelnovo ne' Monti per Reggio Emilia ma anche a Porretta Terme (Bologna), Pavullo nel Frignano (Modena) e Borgotaro (Parma), nonostante le promesse fatte ai cittadini e ai vari comitati. Un voltafaccia che conferma la scarsa attenzione che la Giunta Bonaccini ha nei confronti dei servii nei comuni montani."
"Un tassello preoccupante – concludono Delmonte e Catellani – che si inserisce nel piano di progressivo allontanamento del servizio sanitario regionale dalle esigenze dei cittadini”.
Delmonte e Catellani dovrebbero spiegare perché il Governo non ha stanziato i soldi per la ricostruzione dopo l’alluvione di questa primavera. La regione ha documentato danni per 10 miliardi e il governo ha stanziato meno del 20% della cifra. E i soldi (se arriveranno) lo faranno in 3 anni.
Anche l’appennino reggiano ha avuto danni, e grazie alla Lega e a Fratelli d’Italia non avrà soldi.
Ma su questo non dicono una parola…
Pura contraddizione della Regione: da una parte “Bando per le giovani Coppie in Montagna”, “aree interne”, per incentivare i giovani a restare e/o trasferirsi, l’altra faccia della medaglia sono: Riduzione dei Servizi, pessimo stato della viabilità, mancata riapertura di quanto promesso 10 giorni prima del voto, (scusandosi anche per l’errore commesso) dal 2 ottobre solo 2 due presidi di Guardi Medica a disposizione di tutti i cittadini montani, a cui si potrà accedere previa telefonata al numero unico con Medico Centralinista che di fatto deciderà se inviarti alla guardia medica, o al P.S. diciamo un servizio di emergenza tipo 118 fatto in casa a Reggio Emilia, di fatto chi abita in montagna, agli occhi di Regione e stato è considerato un cittadino di serie inferiore, alla faccia anche della Carta Costituzionale.
MB
MB
Non ho parole, ma non credo servino, leggo che si parla di miliardi di euro non pervenuti; chissà da chi da queste notizie, notizie che a me sono sconosciute ma che nessuno può dirle o può dire il perchè non sono state riconosciute; l’unica cosa che so è che il Governo ha nominato un Commissario Nazionale di cui ho piena fiducia e le decisioni competano a lui; Commissario che probabilmente impedirà che una calamità diventi un grande businnes per tanti ad esclusione di chi ha subito i danni; sembra che alcuni danni potevano essere evitati, come riportato da vari mass media, anche se nei mass media non credo più da tempo. Ma se fosse vero che alcuni danni, o vittime, potevano essere evitati o ridotti, chi sta pagando per la mancata esecuzione di queste opere?, questa è la vera cosa che vorrei sapere; purtroppo scoprire questo non compete al Commissario, ma nessuno ne parla, perchè?.
Venendo ai Consiglieri Maura Catellani e Gabriele Delmonte, posso dire, con assoluta certezza, meno male che ci sono; se non fosse per loro ascolteremmo da quasi tutti i mass media che in Emilia va tutto bene, ieri sera ascoltavo il Presidente Bonaccini che la Sanità in Emilia è al primo posto a livello nazionale, che bravi; peccato che proprio oggi a mia sorella a Reggio Emilia per fare un intervento di cataratta gli hanno detto che i tempi di attesa sono di circa 9 mesi, se questo è essere i migliori i peggiori quanti anni aspettano?
Franzini Lino