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Dalla Regione

Alluvione, pronti 50 milioni per strutture e infrastrutture aziendali

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Ammontano a 50 milioni di euro le risorse per interventi per danni alle produzioni zootecniche, apistiche, e in seconda battuta alle strutture aziendali e alle infrastrutture interaziendali.
I fondi sono stati stanziati dal Governo tramite il Decreto-legge 61 - poi convertito nella legge 100 - che riguarda gli interventi urgenti per l'emergenza provocata dall’alluvione di maggio scorso e le disposizioni per la ricostruzione. La Regione ha messo a punto, con propria delibera, la procedura per le spese ammissibili e le richieste di indennizzi.

“Un aiuto importante per le aziende agricole- commenta l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi- ma ancora molto lontano dalla cifra complessiva necessaria per coprire tutti i danni alle imprese colpite dall’alluvione. Chiediamo al Governo di puntare all’obiettivo della ricostruzione totale delle infrastrutture e dell’indennizzo alle produzioni, con risarcimenti al 100%. Ora serve fare presto, liquidare le imprese il prima possibile per sostenere il reddito aziendale e la ripartenza”.

In tutto sono 221 milioni di euro i fondi annunciati e a cui si sta lavorando per le imprese agricole dei territori colpiti dalle alluvioni e frane di maggio, a fronte di un danno accertato che si aggira attorno a un miliardo di euro.

LA PROCEDURA

Saranno ammesse le domande, presentate secondo un ordine cronologico, da apicoltori, allevamenti zootecnici e strutture aziendali.
Oltre alle perdite delle produzioni apistiche e degli allevamenti zootecnici, i contributi riguarderanno anche una casistica di danneggiamenti che va dai danni alle arnie; agli impianti di protezione come reti antipioggia, antigrandine, antinsetto, ombrai; danni a tunnel e serre di vario genere; danni al suolo, ad alberi e produzioni vivaistiche; ai macchinari e alle attrezzature agricole.

L’elenco comprende poi le infrastrutture aziendali come canali di scolo, strade, impianti di approvvigionamento idrico; depositi e stalle; le infrastrutture interaziendali che rivestono carattere di interesse pubblico quali: acquedotti rurali o altre opere di approvvigionamento idrico, impianti irrigui al servizio di più aziende agricole, argini golenali a difesa di aree agricole, canali di scolo, strade poderali e interpoderali, valloni interaziendali.

Le aziende avranno 45 giorni di tempo dalla data di pubblicazione del decreto in Gazzetta ufficiale per presentare le domande di indennizzo di danno, tramite perizia asseverata.
La procedura è sulla piattaforma informatica di Agrea.