Altri tre milioni di euro per aiutare le famiglie indebitate che stanno più di tutti soffrendo l’incremento del costo del denaro. A tanto ammonta il costo della nuova operazione che sarà messa in campo da Emil Banca per sterilizzare i rincari delle rate dei mutui prima casa.
Questa iniziativa, deliberata lo scorso 26 settembre dal Cda della Banca di credito cooperativo presente in tutte le provincie emiliane e nel mantovano, interesserà circa 13 mila mutui prima casa a tasso variabile in essere il 30 settembre e si aggiunge ad altri sforzi che negli ultimi mesi sono stati attuati dalla Bcc a favore di famiglie, cooperative sociali e Terzo Settore.
Da inizio anno ad oggi sono infatti già oltre 3500 i mutui rinegoziati con la clientela a cui sono state riviste le condizioni, abbassando lo spread, inserendo un cap (tetto massimo al tasso del mutuo), sospendendo le rate o trasformando il tasso variabile in fisso.
L’85% delle rinegoziazioni già andate a buon fine hanno interessato mutui accesi dalle famiglie, il restante 15% ha interessato mutui accesi da cooperative sociali e associazioni del Terzo Settore. Oltre la metà delle rinegoziazioni hanno portato all’introduzione di un cap sul costo del mutuo.
“Con questa ulteriore operazione appena deliberata - ha commentato Gian Luca Galletti, presidente Emil Banca - la banca ritorna al territorio parte di quanto guadagnato in questi anni in cui l’elevato costo del denaro ha aiutato i nostri bilanci”.
“Assicurare che le rate dei mutui per almeno un anno non cresceranno, qualsiasi cosa accadrà, credo che darà certamente più tranquillità alle famiglie emiliane nostre clienti”, ha dichiarato il direttore generale di Emil Banca, Daniele Ravaglia, che ha proposto questa operazione al Cda nell’ultima riunione da direttore generale della Bcc. “Oggi è il mio ultimo giorno di lavoro dopo quarant’anni nel credito cooperativo e trenta da direttore generale - ha aggiunto - sono molto orgoglioso del cammino fatto e credo che questa ultima operazione sia molto significativa e perfettamente in linea con il modo differente di fare banca che ha guidato tutta la mia carriera”.
“Un’operazione onerosa ma assolutamente necessaria che ci permette di svolgere appieno il nostro compito di banca di credito cooperativo, attenta al territorio e a chi, nelle nostre comunità, in questo momento si trova in difficoltà”, ha commentato Matteo Passini, che dal prossimo primo ottobre prenderà da Ravaglia il timone di Emil Banca.