“Bene le presentazioni interne e ai sindacati. Ma la priorità della riforma del sistema emergenza urgenza è una: farsi capire dalla gente”.
Questo il commento di Gennaro Ferrara segretario generale aggiunto della Cisl Funzione Pubblica, la categoria che segue il pubblico esempio e la sanità pubblica all’indomani delle presentazioni sul futuro assetto dei pronto soccorso provinciali effettuate dai vertici aziendali e dai dirigenti della Regione ai dipendenti e ai sindacati nei giorni scorsi.
“Non dobbiamo poi dimenticare perché si registrano tanti accessi ‘impropri’ ai pronto soccorso – continua il sindacalista-: se il cittadino, con la sua ricetta, non trova risposta nei canali consueti di prenotazione, poi si rivolge a un servizio, il pronto soccorso, finalizzato a altro”.
Oltre alle presentazioni lo step successivo è chiaro: “Occorre avere un confronto reale non sui progetti macro, ma sulle applicazioni pratiche: quanti infermieri, Oss e amministrativi serviranno per ogni Cau? Da dove li prenderemo? Con quali turni? Ci saranno spostamenti dai propri reparti? Possono sembrare problemi limitati ma sono quelli reali di chi tutti i giorni garantisce a tutta la provincia l’assistenza sanitaria. Infine, ma questo è un tema non tanto aziendale e nemmeno regionale, occorre un’inversione di tendenza sulle risorse economiche: dopo la pandemia siamo tornati a un trend di definanziamento del servizio sanitario nonostante avessimo toccato con mano come il servizio sanitario nazionale sia, quando serve, l’unica tutela universale che ci è rimasta”.