Alcide De Gasperi è stato un grande protagonista della politica italiana ed europea dello scorso secolo ma spesso ci si dimentica dell’importante contributo che apportò in politica estera.
Ne parliamo con il 30enne carpinetano Gino Fontana, autore del saggio “De Gasperi e l’Europa unita – La politica estera italiana nel dopoguerra”, edito dalla casa editrice Consulta Librieprogetti, disponibile in tutte le librerie e su Amazon e che verrà presentato sabato 23 settembre, alle ore 16.00, nella biblioteca a Carpineti. Interverranno l’onorevole Pierluigi Castagnetti, l’editrice Elisa Pellicani, modererà l’incontro il giornalista Gabriele Arlotti.
Gino, laureato in Relazioni internazionali diplomatiche, è da sempre appassionato di politica internazionale e diplomazia. L’interesse per l’Europa è lampante. Infatti, Gino è collaboratore del Centro Studi Osservatorio Globalizzazione dove tratta di politica estera italiana, americana e geopolitica. È coordinatore del progetto di gemellaggio tra Carpineti e Münzenberg e da 6 anni lavora come operatore dell’accoglienza presso il CeIS di Reggio Emilia, dove si occupa dei rifugiati e richiedenti asilo tra Reggio e Carpineti; dall’anno scorso è impegnato come bibliotecario a Carpineti.
La nostra intervista
Gino hai da sempre un particolare interesse per la storia e le relazioni internazionali.
Sì. Dopo il diploma ho frequentato Scienze internazionali diplomatiche a Forlì e poi Relazioni Internazionali ed Europee a Parma. La mia passione per la politica internazionale e la diplomazia mi ha spinto anche frequentare nell’anno 2021/2022 il Master in Diplomacy presso l’ISPI (istituto per gli studi di politica internazionale).
Alcide De Gasperi è stato un politico e patriota italiano, fondatore del partito Democrazia Cristiana, Presidente del Consiglio di otto successivi governi da dicembre 1945 ad agosto 1953: come è nato il tuo interesse per questo politico così importante?
Ho presentato la mia tesi di laurea magistrale sulla politica estera italiana nel dopoguerra, in particolare prendendo la figura di De Gasperi come riferimento. Nonostante siano già stati scritti fiumi di inchiostro su De Gasperi come politico, cattolico, statista non sempre lo si ricorda degnamente. De Gasperi espresse al massimo livello le sue convinzioni politiche, venendo poi riconosciuto come uno dei padri fondatori della costruzione europea. Non ebbe una vita politica facile, dovendosi confrontare con i diversi interessi di Francia, Usa e Gran Bretagna, oltre alle diverse correnti all’interno della DC, arrivando anche a scontrarsi con papa Pacelli, Pio XII, per le elezioni comunali di Roma del 1952.
Quindi l’dea di trasformare al tesi in un saggio è quella di far conoscere ‘la politica estera’ di De Gasperi?
Sì. In realtà, con la tesi ho voluto analizzare e studiare come è nata l’Europa che conosciamo oggi, il processo di integrazione, ed ho trovato la risposta proprio nell’opera di De Gasperi. Ho dunque analizzato le scelte di politica estera dei suoi governi e quanto le sue convinzioni politiche abbiano effettivamente influito in uno scenario internazionale difficile. Ho studiato una vasta bibliografia, analizzato documenti diplomatici italiani e americani. Ho riportato tanti aspetti del cammino che portarono l’Italia fuori dalla guerra, la partecipazione della Penisola alle prime Organizzazioni Regionali continentali, sino alla creazione della Ceca, la Comunità europea del carbone e dell’acciaio. Ma non solo. Nel libro riporto le posizioni di Usa, Francia, Gran Bretagna, Russia in merito alla partecipazione dell’Italia alla vita internazionale. C’è ancora tanto da raccontare e approfondire, magari lo farò in un prossimo libro.