Home Cronaca Operazione Fast Car, droga e armi a Reggio: maxi blitz dei carabinieri
31 gli indagati, 24 gli arresti

Operazione Fast Car, droga e armi a Reggio: maxi blitz dei carabinieri

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Dall’alba di oggi 21 settembre 2023, nell’ambito delle province di Reggio Emilia e Parma, il Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Emilia, coordinato della Procura reggiana sta dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 24 persone ritenute responsabili, a vario titolo ed in concorso tra loro, di detenzione, vendita, acquisto e cessione di sostanze, acquisto, detenzione illegale e porto in luogo pubblico di armi da guerra e comuni da sparo ed estorsione.

Il provvedimento cautelare di natura restrittiva scaturisce dalla complessa attività d’indagine condotta, dal mese di dicembre 2019 al mese di settembre 2022, dal Nucleo Operativo della Compagnia di Castelnovo ne’ Monti.

I dettagli

Il provvedimento cautelare di natura restrittiva scaturisce dalla complessa attività d’indagine condotta, dal mese di dicembre 2019 al mese di settembre 2022, dal Nucleo Operativo della Compagnia di Castelnovo ne’ Monti.

Sono state identificati ed arrestati un gruppo di soggetti multietnici dediti stabilmente alla vendita illegale, di ingenti quantitativi di cocaina, nonché di individuare i canali di approvvigionamento dello stupefacente, acquistato prevalentemente nella zona di Scampia a Napoli per essere successivamente immesso nelle principali “piazze di spaccio” reggiane.

È stato inoltre appurato che uno degli indagati, mentre era detenuto, aveva la disponibilità di apparecchi elettronici, per la gestione di traffici illeciti.

Nel corso dell’intera attività investigativa sono stati rinvenuti 150 gr. di sostanza stupefacente di tipo cocaina, di un fucile risalente alla II^ G.M. funzionante e completo di munizionamento, nonché di trarre in arresto, in flagranza di reato, 11 persone.

Inoltre, son state documentate, con attività tecniche e di osservazione, migliaia di cessioni di droga con illeciti introiti stimati in 10.000 euro al giorno, accertando, nel contempo, la disponibilità, da parte di taluni indagati, di alcune armi comuni da sparo e da guerra nonché, a carico di uno degli indagati, il compimento di attività estorsive nei confronti di un soggetto che ha contribuito a rendere importanti dichiarazioni nell’ambito del procedimento.