Riceviamo e pubblichiamo
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Occorre garantire la vita e la qualità ecologica del lago Calamone sul Ventasso.
ARPAE L’Agenzia Regionale per l’Ambiente e il Parco Nazionale devono adottare misure preventive atte ad evitare una proliferazione incontrollata di alghe, batteri e altri organismi che alterano la qualità ecologica del bellissimo lago Comune di Ventasso; per fare ciò occorre investire risorse per mantenere in equilibrio gli ecosistemi
Questo lago rappresenta un habitat straordinario per numerosi animali e ha un alto valore ecologico e paesaggistico; è molto frequentato dalla popolazione locale e dai turisti provenienti dalle Provincie di Reggio Emilia, Parma e da altre località; è una delle principali attrazioni turistiche della Provincia di Reggio Emilia.
La Municipalità di Ramiseto chiede che siano effettuati lavori di risanamento allo scopo di mantenere lo specchio delle acque del lago Calamone privo di alghe o altre piante infestanti; interventi mirati a garantire il mantenimento della vita del lago, la sua attrazione turistica e il suo sviluppo sostenibile.
Occorre ridurre l’apporto e l’aumento di sostanze nutrienti nelle acque del lago, in primis nitrati e fosfati, che fungono da concime e portano alla proliferazione di certe specie di alghe, piante, batteri e cianobatteri, che provocano carenza d’ossigeno sul fondo e una veloce eutrofizzazione delle acque di questo lago.
In queste situazioni il lago Calamone è destinato a scomparire in pochi decenni, come già successo al lago Verde sopra al lago Calamone, occorre prevedere immediatamente misure di ripristino, come la completa falciatura di tutte le alghe e al suo asporto e alla rimozione di sedimenti ricchi di nutrienti.
Occorre evitare che le piante acquatiche, quando in autunno muoiono, rilascino i nutrienti assorbiti ed immagazzinati durante la loro crescita, intervento che andrebbe fatto già a fine estate; inoltre vanno rimossi gli strati di sedimenti sul fondo con mezzi idonei, come avviene in quasi tutti i laghi del Trentino Alto Adige.
Inoltre chiediamo di verificare che in questi anni non siano state immesse, da ignoti, carpe erbivore, che divorano completamente la flora acquatica che impedisce la proliferazione di alghe e batteri.
Qualora questi interventi non siano in grado di risolvere definitivamente il problema delle alghe, chiediamo che nei prossimi anni sia adottata una misura, comunemente usata su altri laghi, quella di spargere sulle acque del lago prodotti naturali come argille in polvere in grado di mantenere bassa la concentrazione dei nitrati e di fissare i nutrienti (fosfati) sia nell’acqua che nei sedimenti. Ciò permette sia di migliorare la qualità dell’acque del lago che di ripristinarne lo stato naturale a cui tutti noi siamo abituati; quello che vediamo oggi non ha più nulla a che fare con il lago Calamone che tutti noi conosciamo.
Per la Municipalità di Ramiseto, Lino Franzini