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Il difensore centrale è di Castelnovo

Vianese, Zuccolini studia per diventare un leader

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Sabato pomeriggio affronterà l’Atletico Progetto Montagna, la squadra del suo paese contro la quale vorrà dimostrare tutto il suo valore. Davide Zuccolini, difensore centrale, classe ’95, è stato ingaggiato dalla Vianese per fare la differenza di difesa e assieme a Luca Coli, e da queste prime uscite sembra proprio che i risultati siano incoraggianti. Nato a Castelnovo ne' Monti, il neo difensore rossoblù è cresciuto nel settore giovanile del Parma, per poi entrare nel mondo dei dilettanti vestendo le maglie di Sampolese, Correggese, Vigor Carpaneto, Montecchio, Traversetolo e ora quella rossoblù della squadra del preside1te Enrico Grassi.

Davide, come valuta queste prime uscite della Vianese?

“Dalle prime uscite ho notato che siamo un buon gruppo, composto da bravi ragazzi oltre che buoni giocatori e credo che per uno spogliatoio questo sia fondamentale. Siamo ancora in fase di rodaggio, visto che la squadra è cambiata molto rispetto all’anno scorso.

Sicuramente le temperature alte e i carichi di lavoro della preparazione non aiutano, ma, a parer mio, si intravedono buone cose e sono convinto che miglioreremo di partita in partita”.

Lei è nato a Catelnovo ne' Monti e sabato, nell’anticipo, affronterete proprio l’Atletico Progetto Montagna. Crede sia importante per un giocatore della nostra montagna giocare in una squadra del nostro Appennino? Vuole diventare una bandiera della Vianese?

“Sicuramente è uno stimolo in più. Io incontrerò tanti ragazzi che conosco, ma penso che un bravo giocatore debba sempre dare il 110% in qualunque situazione, sia che giochi vicino a casa, sia che giochi a 200 chilometri, sia che giochi contro la squadra del proprio paese. Io una bandiera della Vianese? Perché no. Se in un posto ci si sta bene è naturale desiderare di rimanere in quel posto e qui mi sto trovando benissimo”.

Due settimane orsono c’era Parma-Reggiana e lei è cresciuto nel vivaio del Parma. Il suo cuore era combattuto?

“In effetti sì. A Parma ci ho giocato 10 stagioni, da quando avevo 9 anni e sono arrivato fino alla Primavera, facendo alcune panchine in prima squadra, in Serie A. Parma mi ha dato tantissimo sia sul piano calcistico sia su quello di crescita personale e per questo sarò sempre grato a quella società. E’ altrettanto vero, però, che sono di Reggio e una parte di me tiferà sempre per la Reggiana. Quindi… sono felice che sia finita in pareggio”.

Com’è giocare di fianco a Luca Coli? Crede che due giocatori del vostro calibro possano davvero rendere difficilmente superabile la difesa della Vianese?

“Questa è la mia decima stagione tra i “grandi” e anche Luca ha molte stagioni alle spalle, quindi l’esperienza non ci manca. Oltre a questo credo che assieme possiamo essere un’ottima coppia centrale perché a livello di caratteristiche ci compensiamo bene: ci serve soltanto un po’ di tempo per trovare l’intesa giusta, poi credo che ci si possa togliere delle belle soddisfazioni”.

La Vianese sembra un “work in progress”: una squadra con un bel potenziale che sta gradualmente trovando se stessa. Crede sia davvero così? Dove potrà arrivare a fine stagione?

“E’ esattamente così! Siamo una squadra con un gran potenziale che dobbiamo essere bravi ad esprimere in campo. Sarà compito nostro e dello staff tecnico sfruttare al massimo questo potenziale. Per i pronostici non mi sbilancio: ce la giocheremo contro tutti cercando di rimanere nella parte alta della classifica per puntare a migliorare il piazzamento della scorsa stagione”.

(L. C.)