Sul consiglio comunale di Carpineti di ieri sera, che ha visto la nomina di Gianfranco Campani come nuovo vicesindaco, succedendo al dimissionario Costetti, arriva anche la presa di posizione della consigliera del Partito Democratico, Rita Migliaccio.
Di seguito la sua nota
“Consiglio comunale surreale ieri a Carpineti. Il sindaco non vuole dare spiegazioni sulle dimissioni del Sig. Costetti e dichiara di non sapere nulla della mancanza di ‘sintonia sulla gestione di importanti tematiche che riguardano il nostro Comune’ che Costetti cita nella sua lettera di dimissioni. Un atteggiamento inaccettabile da parte sua, anche perché le dimissioni di Costetti vengono dopo quelle di Lugli che sono state dettate anche in questo caso da dissidi interni alla maggioranza.
In questo momento si possono fare solo delle ipotesi. Le dimissioni di Costetti sono state causate da divergenze sull'assegnazione dei fondi agli assessorati? Questo mi sembra improbabile perché per quasi 10 anni l'assessorato di Costetti ha assorbito la stragrande maggioranza dei fondi comunali. Le dimissioni sono causate dai problemi alla tenuta del bilancio evidenziati a più riprese dalle opposizioni? I dissidi sono forse causati dalle gravi responsabilità per i quasi 300 mila euro di rette non riscosse della casa di riposo?
È necessario capire meglio quali siano le reali ragioni per cui il Sig. Costetti abbia deciso di separare la sua figura dall'operato dell'amministrazione di cui è stato uno dei leader indiscussi. Vorrei quindi dare al Sig. Sindaco la possibilità di chiarire la situazione e di fugare ogni dubbio. Per questa ragione nei prossimi giorni depositerò un'interrogazione molto dettagliata sul tema.
Infine segnalo come Benassi provi, senza successo, a spostare l'attenzione dai problemi della maggioranza. Il capogruppo cerca di sollevare una cortina di fumo per sfuggire alle domande delle opposizioni. Benassi mescola argomenti di articoli di giornale al contenuto della interpellanza e va fuori tema, sostenendo l'assurda tesi di una Carpineti più ricca. Il problema è che sbaglia clamorosamente i conti e non considera l'inflazione. Di conseguenza se è vero che il reddito dal 2014 è salito dell'11% è altrettanto vero che l'inflazione ha eroso da allora il 20% del potere d'acquisto dei carpinetani (dati ISTAT). Ed è anche vero che l'inflazione colpisce di più in montagna che in città su capitoli importanti del bilancio delle famiglie, come i trasporti e l'energia. Ma i cittadini di carpineti questo lo sanno bene e il bilancio sull'operato di questa amministrazione lo hanno già fatto.
Rita Migliaccio"