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"Un gruppo con il fiato molto corto"

Carpineti Civica: “Il sindaco Borghi non spiega le dimissioni di Costetti”

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Riceviamo e pubblichiamo

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Solo parole di circostanza. "Sono state a ciel sereno, se volete le cause reali dovete chiedere a lui. Sono state dimissioni a ciel sereno. Se volete sapere le cause reali dovete chiederle al diretto interessato. Negli ultimi tempi si vedeva solo quando era in ferie, non è venuto nemmeno in fiera. Probabilmente il lavoro lo impegnava molto".

Queste le parole con cui il sindaco Borghi ha risposto in aula alla nostra interpellanza sulle dimissioni del vicesindaco Costetti. Parole di circostanza che mettono in luce la difficoltà con cui il sindaco cerca di superare quanto è accaduto.

In un anno Borghi ha perso sia Costetti che l’assessore Lugli, 247 voti di preferenza complessivi, cambiando radicalmente la natura del gruppo che governa Carpineti, anche dal punto di vista dei riferimenti politici.

ex Vicesindaco Mirco Costetti

Il sindaco non può sorprendersi di un fatto che era evidente in consiglio: più volte negli ultimi tempi il vicesindaco dimissionario si era espresso diversamente dal suo sindaco su questioni importanti come l’Asp Don Cavalletti, arrivando a promettere dimissioni se la situazione non si fosse risolta.

Ora le dimissioni sono arrivate e sono avvenute nel silenzio del sindaco che non nomina il suo vice e non dice nulla per dieci giorni, lascia al capogruppo il compito di minimizzare sulla stampa e spostare l’attenzione, come sempre più spesso accade, e commenta in consiglio con quelle poche e insufficienti parole.

I fatti però sono evidenti e gravi.
Lugli viene dimissionato nel 2022 per divergenze politiche. Costetti si dimette per divergenze politiche. Sono due dei tre perni su cui Borghi ha costruito la sua  rielezione.

Come si fa a dire che va tutto bene?
Dall’inizio del mandato sono cambiati tutti gli assessori tranne Giorgia Borghi (con compiti mai finanziati da bilancio). Il bilancio è passato di mano addirittura 3 volte.
È cambiato tutto, probabilmente quando la legge ha consentito a Borghi la possibilità di ricandidarsi a un terzo mandato.

Far finta di niente o dichiarate serenità è utile quanto uscire nudi sotto una grandinata. Abbiamo avuto forti scontri con il vicesindaco Costetti. Non siamo quasi mai stati d’accordo con la sua impostazione dei lavori pubblici, sulla programmazione, le scelte, le priorità, ma è troppo facile, oltre che falso, dire che è stato il sindaco ombra per 9 anni e di certo non è lui il colpevole diretto dello stato in cui si trova il bilancio di Carpineti. Ha la colpa, grave, pesante, incancellabile, di essere stato una colonna portante del Sindaco, di aver preso con i suoi compagni le decisioni che sono sotto gli occhi di tutti, era uno dei pilastri su cui si è retta fin dagli inizi un’amministrazione che ora appare in grande difficoltà.

Ma non se n’è andato il lupo cattivo e non è rimasto Cappuccetto rosso. Non è così facile come si sente dire.

Ora comincia una nuova stagione per una maggioranza che, al netto del suo valore civico, aveva anche riferimenti politici precisi nel corpo del paese.

Noi continueremo a vigilare senza sconti, perché questo è il nostro compito. Ma le facili risposte dietro cui si è protetto il Sindaco ci fanno pensare che si tratti di un gruppo con il fiato molto corto.