Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Emilia-Romagna, interviene sulla questione che riguarda l'invaso da realizzare nel reggiano.
La diga di Vetto "è stata bloccata per pura e sterile ideologia ambientalista, utile solo a se stessa" e ricorda "scende dall'Appennino ed è il classico corso d'acqua definito a carattere imprevedibile. Sono molteplici i casi di straripamento, con conseguenti allagamenti della zona di Brescello", che ha portato all'evacuazione "di migliaia di cittadini".
"Nel corso degli anni- aggiunge Evangelisti- non sono mancati periodi di siccità che hanno comportato problemi per le aziende produttrici del Parmigiano Reggiano, distribuite lungo le sponde dell'Enza. La diga di Vetto è un'opera non più rinviabile e auspichiamo che la Regione proceda spedita, svincolandosi dai lacci e lacciuoli posto dalle politiche ambientaliste di cui da troppo tempo è ostaggio e che condiziona in negativo le sorti del nostro territorio".
Purtroppo siamo ostaggio di gente che nel migliore dei casi insegue speculazioni di vario genere oppure di gente che é priva di capacità logiche e di raziocinio. Io dico che tali ostacoli devono essere rimossi in modo sicuro e veloce
Annarita
E’ chiaro che ciò che dice la Consigliera Marta Evangelisti è la pura verità; il 5 novembre del 1992 (31 anni fa) il Ministro Carlo Ripa di Meana (Ministro dell’Ambiente) a ricevimento della prima documentazione redatta dal Consorzio di Bonifica Bentivoglio Enza (Consorzio che si impegnava per dare l’acqua all’agricoltura), scrisse alla Regione Emilia Romagna che i lavori della Diga di Vetto potevano ripartire, previi adempimenti a carico del Consorzio e a carico della Regione; il Consorzio procedette agli adempimenti a lui richiesti, mentre la Regione Emilia Romagna non lo fece.
Si continuerà a prendere anni di tempo con studi di qualsiasi genere ma la diga di Vetto, quella da 130 milioni di metri cubi, non si farà mai; morirà l’agricoltura, l’agroalimentare, i paesi montani, si continuerà ad alluvionare i comuni a valle, a pompare acqua da falda e da Po, a consumare milioni di euro di energia per pompare acque sporche e inquinate, e mille altre cose, ma la diga, se non è stata fatta in questi decenni, non si farà mai, anzi si sta facendo di peggio, molto, ma molto di peggio, si propone un piccolo invaso da 27 milioni di metri cubi che darà solo danni alla montagna e all’ambiente; la diga si farà solo se sarà nominato un commissario specifico per la Diga di Vetto.
Sia chiaro che il mio non vuole essere un parere anti PD, è semplicemente una constatazione; in altre Regioni il PD (Toscana, Umbria, Marche, Sardegna, ecc.) ha fatto le dighe che servivano, e per questo l’ho ammirato, in Emilia in questi decenni la sinistra non ha mai detto si alla diga di Vetto, ed era una Diga ben più urgente delle altre; se lo dicesse direi: bravo PD.
Franzini Lino
Che la diga di vetto serve lo comprendo io come lo comprende un bimbo, lo comprendono tutti, compreso chi dice di no a quest’opera, ma gli interessi personali vengono prima del bene di tutti, questo porta a dire di no ora e sempre.
Si dice che per risalire bisogna toccare il fondo, purtroppo qui non c’è fondo, si continua a sprofondare, ciò che ha detto la Evangelisti è comprensibile da tutti, non è comprensibile, o fa finta di non comprendere chi ha gli occhi bendati dalla politica o dalle ideologie.
Gianna