Una peana di luce attraverso i luoghi di Dante. La sera del 13 settembre si accenderanno in sequenza tutte le torce elettriche delle postazioni toscane, liguri ed emiliane, dall’Alta Versilia alle Terre Matildiche e al Castello di Rossena-Canossa, collegando molti dei luoghi citati o percorsi dal Poeta, in segno di ossequio e memoria di quel Grande, con il lancio luminoso della lettera D di Dante in linguaggio Morse.
L’evento è promosso Archeoclub Apuo Ligure dell’Appennino Tosco Emiliano, con il patrocinio della Regione Toscana, dei Comuni del percorso, dell’Ente Parco Appennino Tosco Emiliano MAB UNESCO.
L’idea, realizzata con successo da Archeoclub, consiste nel mettere in comunicazione località di rilevanza storica, distanti tra loro anche centinaia di chilometri, mediante un segnale luminoso trasmesso naturalmente in ore notturne, da rilievi montuosi o torri di castelli. L’intento è quello di riproporre verosimili modalità di comunicazione utilizzate da epoche arcaiche fino all’avvento delle moderne tecnologie. La realizzazione degli eventi è stata preceduta da ricerche d’archivio e studio del territorio. Nelle precedenti edizioni sono state collegate tra loro le città veteroliguri e poi romane di Luni e Veleia, oltre che Portofino e l’isola del Tino di Portovenere (La Spezia) con il castello Matildico di Rossena nel Reggiano, passando per la Pietra di Bismantova. Il tutto è incredibilmente avvenuto nel giro di poche decine di minuti.
Sarebbe opportuno, su La Spezia, citare anche Follo alto, passaggio fondamentale per poter fare giungere la peana a Madrignano. Grazie
Marina Ricco