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Riceviamo e pubblichiamo. Verso le Amministrative 2024

Ugolotti: “Ambiente, lavoro e sanità: le priorità di Italia Viva”

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Italia Viva, il movimento politico che a livello nazionale fa capo a Matteo Renzi, è presente e attivo anche sul territorio appenninico, dove ha come referente, Robertino Ugolotti, il quale è anche nel Consiglio direttivo del Parco nazionale e persona molto nota a Castelnovo ne’ Monti e in tutta la montagna.

In questo periodo Italia Viva sta costruendo a livello nazionale le strategie per presentarsi alle prossime elezioni europee, e l’orizzonte elettorale è molto sentito anche in montagna, dove si voterà in gran parte dei comuni, sempre nel 2024, per le amministrative.

Per questo Ugolotti, tratteggia quelle che saranno le strategie di IV in Appennino, per la tornata elettorale del prossimo anno

Entro il 30 settembre Italia Viva chiuderà la campagna di tesseramento nazionale, e il 15 ottobre ci sarà l’election day per definire i segretari provinciali, regionali e il segretario nazionale. Renzi ha lanciato la proposta di costruire una nuova alleanza di centro, che in occasione delle Europee possa puntare ad un buon risultato, e poi lavorare per tornare ad un protagonismo dell’UE a livello internazionale che ultimamente sembra appannato.

Robertino Ugolotti, di Italia Viva

A livello territoriale la nostra priorità per il presente e per il futuro, in particolare in Appennino, deve essere l’ambiente, inteso anche negli ambiti agricoli, la tutela della biodiversità, la tutela degli ecosistemi, il contrasto ai cambiamenti climatici. Credo che l’enciclica Laudato Sì di Papa Francesco, e anche la sua prosecuzione già preannunciata dal Pontefice, dovrebbero essere la guida per gli amministratori del territorio nei prossimi anni: ha un forte valore non solo cristiano, ma trasversale per la difesa del Creato.

Tocca temi sui quali anche il nostro Appennino può giocare un ruolo di primo piano, e non parlo solo di aspetti teorici ed etici: ci sono anche ampie potenzialità socio economiche. Sulla base dei crediti di sostenibilità del Parco nazionale ad esempio si può costruire una filiera per la cura e la pulizia dei boschi, la produzione di cippato ed energie rinnovabili, la produzione di arredi urbani in legno e altro.

In secondo luogo, il lavoro deve essere una priorità per consentire alle famiglie e ai giovani di vivere e rimanere in montagna: se è vero che tra 10 anni i mestieri saranno completamente diversi da quelli di oggi, bisogna puntare sull’innovazione, sul rapporto con le aziende della meccatronica e della componentistica presenti sul territorio, e puntare di più sullo smart working, che consente di superare in parte le problematiche legate alla viabilità e nel contempo avere più tempo per seguire la famiglia.

Però dobbiamo migliorare la copertura a banda ultra larga su tutto il territorio. Vanno nella direzione giusta a mio parere gli interventi compiuti a Castelnovo su tutte le scuole, tutto il polo di via Fratelli Cervi che è stato rinnovato, e i nuovi laboratori alle superiori.

Investire sulla formazione è fondamentale. Altro tema su cui insistere è il turismo: dovrà essere un volano, e in questo mi permetto di ribadire che il Parco non è un limite, una serie di vincoli da rispettare, ma una grande opportunità che può consentire di avere un crinale attivo e popolato, e che oggi offre spazio per chi voglia investire sulla ricettività e i servizi.

E poi vi è il tema della sanità. Dobbiamo pressare il Presidente Bonaccini perché dia seguito alle promesse di riapertura del Punto nascite del Sant’Anna, ma in un senso più ampio dovremo chiedere la costruzione di un modello di sanità che sia legato al territorio: abbiamo difficoltà nel reperimento dei medici di base, sulle guardie mediche, abbiamo una popolazione che ha un’età media sempre più elevata. Sull’ospedale sono importanti gli investimenti strutturali e in tecnologia, ma sono le specializzazioni e i professionisti che vi lavorano a garantire che sia un ospedale di eccellenza

Alle prossime elezioni amministrative, Italia Viva vorrà essere sicuramente un’alternativa al populismo di destra così come all’estremismo della sinistra radicale. Non vedo spazi per alleanze con la destra, mentre dialogheremo con le forze che hanno governato il territorio in questi anni, con le realtà sociali e civiche e in particolare con il mondo giovanile, per condividere un progetto comune che persegua un ringiovanimento della classe dirigente e politica, che non dovrà occuparsi solo di buche sulle strade e lampioni, ma dovrà costruire una prospettiva di futuro per la montagna, ad esempio lavorando ad una Unione che non sia una serie di comuni che cercano di ottenere quanto più possibile ognuno per se, ma trovino dei reali obiettivi comuni da perseguire

Robertino Ugolotti, 

referente Italia Viva in Appennino"

 

 

 

 

 

 

4 COMMENTS

  1. Nel leggere qui “non vedo spazi per alleanze con la destra, mentre dialogheremo con le forze che hanno governato il territorio in questi anni”, mi sembra di poter interpretare queste parole come la risoluta determinazione a raggiungere intese con le restanti forze della sinistra appenninica, un proposito del tutto legittimo ma nel quale mi par di intravvedere una qualche contraddizione (peraltro non tanto piccola, a ben riflettervi).

    Mi sembra infatti, a meno di sbagliarmi, che Italia Viva fosse favorevole ad una sostanziale revisione del reddito di cittadinanza, se non alla sua abolizione, così come detto partito mi pare essere contrario all’ipotesi del salario minimo, e propenso nel contempo ad eleggere direttamente il Primo Ministro, nel senso che in ordine a tre materie niente affatto “leggere”, e secondarie, Italia Viva darebbe l’impressione di pensarla come il centrodestra.

    In particolare, riguardo alla elezione diretta del Primo Ministro, una formazione centrista, ancorché raggiungesse percentuali significative, dovrebbe verosimilmente entrare in coalizione per dare presupposti di riuscita al candidato di proprio gradimento, e si troverebbe pertanto ad allearsi con quella parte politica, ossia la sinistra a vedere di Ugolotti, che è contraria alla elezione diretta in discorso (un bel paradosso, viene da dire).

    Circa il “populismo di destra”, io ci andrei un po’ prudente, perché l’insistervi troppo, e ad ogni piè sospinto come stiamo osservando, rischia a mio avviso di inflazionare il detto, rendendolo poco credibile, un po’ come l’evocare in continuazione il pericolo fascista dietro l’angolo, ossia il ritornello che abbiamo ripetutamente udito prima di varie chiamate alle urne e che ha lasciato il tempo che trova (cioè un quasi inascoltato “al lupo al lupo”).

    Visto che qui si accenna pure alla Sanità, da politici di lungo corso mi aspetterei che entrassero maggiormente addentro alle questioni locali, esprimendo ad esempio un parere sugli Ospedali di Comunità e le Case di Comunità, ossia strutture per le quali, da quanto possiamo supporre, si porrà una questione di personale sanitario, specie per le prime, quando abbiamo non di rado notizia che ne sarebbe già carente l’Ospedale Sant’Anna.

    Infine, l’aver citato il Santo Padre richiama il tema del sacro, e viene da ricordare che le pratiche agro-forestali esercitate per tantissimi anni sul nostro territorio ci hanno consegnato un ambiente piuttosto integro e pregevole, sul piano ambientale, anche perché la sua buona conservazione ne assicurava la continuità produttiva, né va altresì scordato che un buon numero di montanari era allora “osservante” quanto a vita religiosa.

    Oggigiorno, al contrario, si ha la sensazione che i credenti siano andati via via calando, il che avviene in concomitanza col nascere di nuove tesi riguardo all’approccio dell’uomo verso la natura, ma potrebbe semplicemente trattarsi di una mera coincidenza, mentre se certe forme di ambientalismo andassero invece a configurarsi come una sorta di “altra religione”, o quasi, c’è da immaginare che il Santo Padre non ne sarebbe molto contento.

    P.B. 08.09.2023

    P.B.

    • Firma - P.B.
  2. Nel leggere le osservazioni di P..B ,provo a dare qualche spiegazione, cogliendo l’invito di P.B che in Politica è necessario il confronto.
    Intanto quando si parla di alleanze si parla di un rapporto costruito in questi anni ad esempio nel comune di Castelnovo, non c’è nulla di virgolettato, si parla non solo di Sinistra ,ma anche un confronto con associazioni civiche e sociali e una grande apertura al mondo giovanile ,spesso invocato ma forse poco coinvolto.
    Per la Sanità e da tempo
    Le posizioni di Italia Viva a livello nazionale sono molto chiare e nette sia sul reddito di cittadinanza ,che sul elezioni del Presidente del Consiglio le abbiamo già proposte in campagna elettorale per le elezioni politiche e se il Governo dopo gli slogan le porterà in Aula avranno il nostro appoggio.
    Per la Sanità da tempo chiediamo una Sanità che sia primaria ,nel Agenda del Governo e una Sanità pubblica che anche in Emilia Romagna e nel nostro Appennino vada incontro alle necessità sempre più imminente che dovremo affrontare nel prossimo breve periodo.
    Invitiamo le prossime Amministrazioni a un confronto ancora più serrato perché la Sanità non è un teorema numerico ma coinvolge pazienti,famiglie e operatori sanitari che abbiamo esaltato nel periodo del Covid e dimenticato a pandemia superata.
    Da ultimo non possiamo non prendere atto che l”Enciclica di Papa Francesco, Laudato Si ha rimesso al centro il ruolo di salvaguardia del Creato ,non tanto per il passato ma per le generazioni future.
    Poi il ruolo dei cattolici e sempre ciclico ,nel essere vicino o lontano dalla Chiesa ,ma le parole del Santo Padre indicano la strada maestra ,almeno per me .
    Spero di aver dato qualche chiarimento in più al Amico P.B, e ringrazio per l’attenzione che mi è stata rivolta.

    http://RobertinoUgolottiItaliaviva-castelnovonemonti

    • Firma - RobertinoUgolottiItaliaviva-castelnovonemonti
  3. Egregio P.B.
    trovo piuttosto stucchevole, ma è una mia opinione personale, il fatto di minimizzare argomenti al contrario molto importanti, come l’atteggiamento a mio avviso inequivocabilmente populista delle destre di governo, come anche la loro “benevolenza” nei confronti delle aree politiche neofasciste. Il farne un “ritornello” significa semplicemente evidenziare tematiche che si considerano importanti, un po’ come fa lei in svariate occasioni, non risparmiandoci “ritornelli” riguardo (per citarne solo alcuni) gli sgravi fiscali, l’elezione diretta del premier, la salvaguardia della nostra identità, il meraviglioso passato del nostro Appennino e chi più ne ha più ne metta. Ognuno può a mio avviso essere orgoglioso dei propri “ritornelli”, senza bisogno di minimizzare quelli degli altri.
    Cordiali saluti

    Andrea

    • Firma - Andrea
  4. Andrea ha giustamente ricordato alcuni dei miei “ritornelli”, forse o probabilmente stancanti e seccanti per la loro ripetitività, ma che comunque delineano, o cercano di farlo, una linea di pensiero abbastanza precisa e decifrabile, e piuttosto distinta dalle posizioni che la sinistra va esprimendo (almeno penso che questa differenza sia percepibile, non fosse altro che per ragioni di chiarezza).

    Trasferendo il discorso sul piano politico, io ritengo che un partito collocabile al centro della geografia politica, o intenzionato e tendente ad esserlo – come credo si definisca Italia Viva, e visto che il mio commento era giustappunto rivolto alle parole di un suo esponente – dovrebbe mantenersi più neutrale rispetto ai “cavalli di battaglia” ideologici cari alla sinistra (diversamente ne fa giocoforza parte).

    Dipoi, ancorché possa sbagliarmi, chi sta al centro, o aspira a starvi, dovrebbe abbandonare o attenuare toni ed accenti troppo ideologici, concentrandosi invece e soprattutto sul “da farsi”, per la cui realizzazione cercare affinità e convergenze in tutto il cosiddetto “arco istituzionale”, senza cioè schierarsi in via preventiva, mentre l’articolo che ho commentato dà l’impressione di guardare solo a sinistra.

    Circa il populismo, a me sembra che una certa qual dose sia ravvisabile pure nel leaderismo ormai presente in ogni partito o quasi, e analogo discorso potrebbe forse farsi per ad ogni forma di elezione diretta, ivi compresa quella del Presidente del Consiglio dei Ministri, in ordine alla quale Italia Viva mi pare essere alquanto d’accordo (talché vedo piuttosto impropria l’accusa di populismo rivolta alla destra).

    P.B. 11.09.2023

    P.B.

    • Firma - P.B.