Saliamo a Pratizzano, come siamo soliti fare da sempre perché innamorati di questo luogo, per cercare ristoro dalla calura in questo agosto torrido e troviamo l’accesso sbarrato da enormi manufatti di cemento.
Il rifugio è chiuso, ma più che chiuso sembra abbandonato: c’è una tamponatura in legno per coprire un vetro rotto, le finestre non sono chiuse, perché mancano quasi tutte le imposte e addirittura al secondo piano un vetro è rimasto aperto.
L’ultimo menù è ancora scritto sulla lavagna del porticato, dando l’illusione di un’accoglienza che non esiste più. L’insieme è desolante e lascia presagire un prossimo definitivo e inesorabile abbandono.
Il rifugio Pratizzano è di proprietà del Comune di Ventasso: che cosa ha intenzione di fare l’Amministrazione Comunale con questo bene, che si trova in un luogo bellissimo e unico del nostro Appennino? Lasciarlo andare in malora o prendersene cura e affidarlo a una nuova e gestione, seria e affidabile, prima che venga dimenticato dai frequentatori affezionati e che le intemperie ne compromettano la struttura?
Ci auguriamo di cuore che questo piccolo gioiello possa tornare a splendere!
Alessandro Serafini
Condivido cio’ che ha scritto l’ autore dell’ articolo, inoltre aggiungo che i blocchi in cemento sono all’ inizio della stradina che porta al rifugio : perché sono stati messi ?Non c’è apposta nessuna segnaletica o firma da parte delle autorità. L’ accesso al prato é comunque ancora consentito quindi non si capisce il motivo della presenza di questi blocchi.
Ilaria Costi
Leggo oramai da tempo della situazione gravosa in cui versa il rifugio di Pratizzano.
Rifugio di proprietà del comune di Ventasso.
Mi pare di capire che si abbia una certa convinzione o addirittura pretesa che il Comune lo ristrutturi.
A parer mio credo che il comune possa solo darlo in gestione.
Nel caso abbia i fondi necessari per ristrutturarlo penso che dovrebbe poi mettere a disposizione tali fondi anche poi per gli altri locali della montagna.
Saluti
Francesca
Il posto è bello,ma è lassù. Chi ci arrivva d’inverno,se non nevica? Chi prende la gestione rischia molto,perché la stagione estiva dura solo 2/3 mesi e i l periodo invrnale è un’incognita.
Per questi motivi non vedo un grade futuro per PRATIZZANO.
Otello Canedoli
MI permetto di fare seguito al sua segnalazione sig. Serafini la quale ho letto e riletto con molta attenzione, segnalazione inviata in primis al comune di Ventasso ed in seconda battuta agli imprenditori seri ed affidabili che eventualmente si potrebbero accollare la gestione del rifugio.
Balza agli occhi ad uno come me vive da una vita in montagna da quando è nato ed ha investito in montagna generando lavoro e posti di lavoro la Sua frase:
Saliamo a Pratizzano, come siamo soliti fare da sempre perché innamorati di questo luogo, per cercare ristoro dalla calura in questo agosto torrido e troviamo l’accesso sbarrato da enormi manufatti di cemento.
A mio modesto pare questa frase basta, per dare una risposta sul fatto che questo luogo è chiuso, si Sig Serafini un’azienda non fa bilancio, non paga bollette, dipendenti e fornitori solo se vi è la calura di un’agosto anomalo, un’azienda può sostenere una gestione solo se ha un’afflusso continuativo di cassa.
Innegabile che in questi anni la montagna reggiana ha perso pezzi, forse anche per colpa di noi montanari, di una scarsissima viabilità ma anche per una sorta di “ruota di scorta” utilizzata solo in periodo di calura estrema, tralascio la pochezza della classe politi, sarebbe come sparare sulla croce rossa.
Anni fa scrissi in un momento di follia a capo del Comitato strada SS 63 che la montagna sarebbe diventata una RISERVA per i fruitori della pianura, ed per questo che proposi un casello a VEZZANO ove far pagare un biglietto.
Tornano a Pratizzano se non vi saranno cospicui fondi pubblici da sostenere una gestione in perdita, difficilmente un gestore privato si prenderà l’onere di condurre un luogo che viene visto solo esclusivamente come sfogo alla calura.
spero che le sia chiaro il motivo per cui è importate di vivere la montagna sempre e non solo col sol leone.
Roberto Malvolti
Comprendo tutte le ragioni e le difficoltà legate alla località e al meteo, però una amministrazione comunale dovrebbe almeno curare il mantenimento del bene e non lasciarlo nell’incuratezza e nel deterioramento nell’attesa auspicabile di trovare una soluzione che permetta di riattivarlo anche solo stagionalmente, inverno e/o estate. Finalmente la gente , anche se solo per vacanza o per ristoro , sta riscoprendo il piacere della natura, della montagna, del trekking. Certo che questi comportamenti non sono incoraggianti, SERVONO IDEE non RINUNCE.
Silvio Selmi
Ho provato a chiamare in comune e scrivere un email al sindaco . Io potrei essere interessato alla gestione .
Sergio Rossi
Pratizzano rispecchia la situazione in cui versa il Comune di Ventasso
Cecco
Ma se non ricordo male Pratizzano è stato gestito per anni da brave e volenterose persone ,credo fossero una famiglia, e anche per loro valevano le stesse regole stagionali…mentre mi risulta che il gestore successivo voglia di fare bene non ne avesse proprio..anche xchè l,ho visto all’opera e poteva sono finite così x Pratizzano. Anche con la neve alta c’era pieno di gente..vi assicuro. Morena
Il fatto che il comune, ad ora, non abbia emesso bandi su Pratizzano, penso sia sotto gli occhi di tutti e intanto le condizioni della struttura peggiorano continuamente, fuori e dentro.
Dobbiamo pretendere che enti diversi si parlino seriamente e collaborino per risistemare e, magari, migliorare la struttura! (penso, ad esempio, a renderla ancora più efficiente dal punto di vista energetico, anche con pannelli ed altro), magari accedendo a fondi vari esterni (europei? Pnrr?).
Progettare insieme.
È ora di farlo e di farlo seriamente, aldilà di divisioni (semi)ideologiche . Per il bene del nostro territorio.
Andrea Poletti
Ciao a tutti,un anno fa ho chiesto,al sindaco Ferretti la gestione,con la proposta di metterlo a posto ,da sola ,ma noma purtroppo,ci sono da regolarizzare,prima,alcune cose importanti,le terre ,subito , sotto,il rifugio,sono tutte ,di privati, perciò bisogna comprarle,cosa che i sindaci precendi ,hanno trascurato,al momento,che speriamo,queste cose vanno a posto,faranno il bando…?
Teresa Caliceti
Il PNRR destina circa 120 mld alle prime due voci di bilancio, che includono turismo e rivoluzione verde. Sicuramente l’accesso a questi fondi non è cosa scontata e si sa che la distribuzione delle risorse pubblicihe non avviene sempre in modo rigoroso. Faccio fatica a pensare che per questo luogo non si possa fare nulla.
Maurizio Marzi