Un onore. Soprattutto una visita che ha portato anche una ventata d’ottimismo che, ad un certo punto, si è pure aperto uno squarcio nel cielo sopra Baiso solcato da nuvole nere, ed è comparso anche un arcobaleno.
Insomma, la presenza del Commissario designato dal Governo alla Ricostruzione (dei territori colpiti dall’alluvione di un mese e mezzo fa), il Generale Francesco Paolo Figliuolo, sui luoghi della frana di Ca’ Lita, ha portato una ventata di ottimismo per tutti.
Il giorno dopo, attraverso la sua pagina Facebook, il sindaco di Baiso, Fabrizio Corti, porge i suoi ringraziamenti per una giornata così importante per la comunità da lui amministrata: “È stato veramente un onore poter accogliere sul territorio il Generale Francesco Paolo Figliuolo in qualità di commissario straordinario e disquisire con lui delle criticità, logistiche e soprattutto economiche, legate alla frana di Ca'Lita ed al post nubifragi del 3 e 4 giugno – sottolinea il primo cittadino di Baiso -. Ha stupito la sua volontà di percorrere il corpo di frana insieme alla Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile ed ai responsabili della Parenti Costruzioni, dimostrando quella volontà di affrontare concretamente le difficoltà che tutti noi, come amministratori e cittadini, sentiamo anche nostra”.
Ad accompagnarlo, in questa ‘scalata’, il Vicepresidente della Regione Irene Priolo, il prefetto di Reggio, Maria Rita Cocciufa, il presidente della Provincia di Reggio, Giorgio Zanni – “che ringrazio per aver propiziato l'incontro e la visita” – e il suo omologo modenese Fabio Braglia.
“Sarà stato un caso, ma a seguito delle rassicurazioni che il Generale ci ha fornito in casa Rivi (che ringrazio davvero di cuore, per l'ennesima volta e per sempre, per l'ospitalità) relativamente a ditte coinvolte, privati cittadini ed amministrazioni pubbliche, all'esterno è comparso un arcobaleno ben visibile: mi piace pensare che sia un caso, certo, ma comunque denso di significato”.
Il tutto concluso con il più classico dei ‘dai c’andom’: “Consapevoli che questo sia un passo grande, ma solo uno, di un lungo percorso, non ci resta che continuare il cammino”
Nel leggere queste righe sembra che l’odierna visita del Commissario, Generale Figliolo, faccia ben sperare, e c’è da augurarselo vivamente per tutti i territori colpiti dai recenti e calamitosi eventi climatici, dopo di che, una volta che ciò avesse a succedere – ossia il buon esito del seguito che avrà questa giornata – si potrà casomai riprendere un discorso più strettamente politico, che allora venne poi giustamente “congelato”, o sospeso, per dare priorità e precedenza alla fase operativa.
Come discorso politico per così dire interrotto, io intendo quello che ebbe a proporsi allorché andava affidato l’incarico di Commissario per la Ricostruzione, e a questo proposito c’è chi ritiene tuttora che la figura più indicata per tale ruolo fosse quella di un politico, nella fattispecie il Presidente regionale, stante la sua conoscenza del territorio, mentre per altri resta preferibile un “esterno”, anche a causa dei molteplici fronti su cui si trova ad essere impegnato un Governatore di Regione.
Ognuna delle due tesi non manca certo di ragioni, ma io mi penso che un Governo politico, nato cioè da un’investitura elettorale, sia nelle condizioni – senza perdere la propria “identità”, ed esser semmai visto quale Governo tecnico – di poter avvalersi di collaborazioni tecniche, cui affidare importanti ruoli decisionali, onde gestire determinate criticità ed emergenze, se può contare su collaudate qualità organizzative, professionali, ecc ….. (ma oggi è prematuro affrontare una tematica di questa portata).
P.B. 01.08.2023
P.B.