“La finale del Montagna è storicamente una partita a sé. Che sfugge a ogni pronostico”.
Gatta e Cervarezza. Sono loro, quelle che stasera (calcio d’inizio alle 19.30, arbitra De Francesco, assistenti Di Bari e Lusetti), sul campo di Baiso, si contenderanno la corona di ‘regina’ del Torneo della Montagna 2023.
Nessuno meglio di Guido Sani, vero ‘guru’ del calcio dilettantistico provinciale e non, fondatore del sito solodilettanti.it, nonché ex storico commentatore sportivo delle partite del Montagna per RadioNova, può accompagnarci nei meandri di un match tanto sentito, quanto... impronosticabile.
“Le finali? Quelle a cui ho assistito io sono sempre state partite equilibrate, spesso non spettacolari e solitamente decise dagli episodi – attacca Sani -. Quello che va detto è che stiamo parlando di due squadre, Cervarezza e Gatta, abituate a calcare un palcoscenico importante come la finale di un Montagna. Lo hanno vinto più e più volte, quindi, stiamo parlando di due realtà perfettamente abituate a gestire la pressione di un match tanto importante”.
Secondo Sani, sono due le caratteristiche che accomunano Cervarezza e Gatta: “Sono squadre molto quadrate, che hanno sempre fatto del gruppo la loro forza principale. Il Gatta ha cambiato meno, rispetto al Cervarezza. A livello di esterni ha tenuto più o meno gli stessi. Mentre il Cervarezza è cambiato, rispetto all’inizio del torneo. La verità, il sunto di tutto ciò, è che stiamo parlando di due squadre molto forti”.
Soprattutto: “Sono squadre solide, che concedono poco. Probabile si vedrà una partita bloccata. Un po’ per la posta in palio e un po’ per le caratteristiche specifiche delle squadre”, aggiunge Sani.
Un punto interrogativo? “Bisognerà capire come il Gatta sostituirà lo squalificato Grasso. Per loro è un giocatore fondamentale, ha trascinato la squadra a suon di gol. Inoltre era un atleta perfettamente integrato nei meccanismi di gioco e nel gruppo. Magari lo sostituiranno con un nuovo esterno, ma è sempre un rischio un cambio così di ‘peso’ all’ultima gara”.
Mancherà la sfida con Leonardo Fiori, il 18enne bomber del Cervarezza: “E’ un giocatore di grandissima prospettiva – spiega Sani -. Ha già fatto delle apparizioni in serie D, ed è sicuramente un talento di elevata qualità. Ma il Cervarezza non è solo Fiori. Se dovessi individuare un punto di forza, è la coppia di centrali. Cani e Ruopolo si conoscono a memoria, è una delle ragioni, forse la ragione della solidità difensiva della squadra”.
Una finale che si giocherà in una cornice di pubblico all’altezza, nella speranza che non succedano le intemperanze avvenute nella semifinale di Castelnovo Monti (per altro, trapela che sarà vietato l’ingresso a bandiere e bastoni per tamburi. Notizia al momento non confermata, ndr): “Sicuramente il pubblico giocherà una parte importante in uno spettacolo di altissimo livello come una finale del Montagna. La cornice sarà assolutamente adeguata”.
Infine, la ‘domanda delle cento pistole’: chi vincerà? Su questo Sani non si sbilancia: “Per me sono 50 e 50. E’ una finale, lo ribadisco. Le squadre sono forti, solide, con qualità. Probabile che a deciderla sia il colpo di qualcuno dei 22 in campo”.