L'Emilia Romagna si attesta come la migliore regione italiana nell’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza (LEA).
Il monitoraggio è una sorta di pagella per i servizi sanitari regionali, che identifica le regioni adempienti, che meritano di accedere alla quota di finanziamento premiale. Le regioni inadempienti vengono sottoposte ai piani di rientro, che prevedono uno specifico affiancamento da parte del Ministero della salute. Nelle situazioni più critiche si può arrivare al commissariamento.
Per l'Emilia Romagna si attestano gli ottimi livelli raggiunti nel garantire le prestazioni offerte ai cittadini gratuitamente, o dietro pagamento di un ticket, dal Servizio sanitario nazionale
A confermarlo è il monitoraggio a cura della Fondazione Gimbe che indaga sulla capacità delle regioni di utilizzare le risorse dello Stato per garantire i servizi essenziali.
L’Emilia-Romagna ottiene un punteggio totale di 281,2 punti, migliorando di 7,4 punti gli esiti dell’anno precedente: nello specifico, il punteggio è la somma dei 90,73 punti ottenuti in prevenzione collettiva e sanità pubblica, 95,96 in assistenza distrettuale, 94,5 in assistenza ospedaliera.
“Emerge con tutta chiarezza un dato inequivocabile- commentano il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’assessore alle politiche per la salute, Raffaele Donini- e cioè che la sanità pubblica, di cui noi siamo strenui difensori, è la risposta giusta. E quella dell’Emilia-Romagna si conferma la migliore nel valorizzare le risorse statali per il servizio sanitario nazionale. Risorse che sono però insufficienti, su questo ci pare siano tutti d’accordo, Regioni e ministero. La qualità del servizio sanitario dell’Emilia-Romagna è confermata anche nel 2021, un anno difficile a causa del Covid, in cui siamo stati impegnati in una campagna di vaccinazioni senza precedenti”.
“Siamo ovviamente soddisfatti- concludono presidente e assessore- e ci sentiamo di condividere questo risultato con i lavoratori delle Aziende sanitarie che lo rendono possibile quotidianamente, con il loro impegno e la loro professionalità. Non abbiamo paura di affrontare sfide e cambiamenti, chiediamo solo al Governo di essere messi in condizioni di continuare a farlo con strumenti e risorse adeguate, che al momento non ci sono garantiti”.
Calendari per le visite bloccati, attesa di mesi per avere una visita, specilisti sempre piu’ rari, necessita’ di visite mediche a pagamento se stai male, medici di base sempre piu rari da trovare ect ect. Sono di sinistra ma dire che siamo ora un eccellenza e’ una presa per il …….
G.M
Concordo con il Sig. G.M. l’eccellenza è soltanto nel cibo, infatti io mi curo in un’altra regione!!!!
Stamattina dopo una visita specilistica, mia moglie e’ andata subito su consiglio dello stesso a prenotare la successiva visita di controllo. Mi ha telefonato dicendomi che gli era stata fissata ad OTTOBRE. Rispondo OTTIMO solo 3 mesi di attesa. Lei si mette a ridere e risponde OTTOBRE 2024. Stefano, per noi persone comuni, la sanita’ e’ l’opposto dell’Eccellenza e lo dico con molta amarezza di sinistra.
Ale
Esperienza personale: al CUP di Castelnovo (ASL REGGIO EMILIA) spesso non ci sono agende aperte, per una elettromiografia c’è posto solo a Guastalla, con prenotazione di 4 mesi, per la visita di controllo oculista per cataratta con diabete ci vogliono 6 mesi, a Toano da maggio siamo senza un medico di base (su tre medici) con concorso che si doveva fare a luglio, predisposto servizio sostitutivo con medici diversi che si alternano. L’eccellenza è di non ammalarsi e di pagarsi le visite per non gravare sulla sanità . Ringraziamo gli assistiti che si curano a loro spese. Grazie.
Lena
Pienamente daccordo, un’altro esempio, qualche giorno fa, mio padre ha avuto bisogno di un ricovero, dalla mattina, finalmente alle 00,15 del giorno seguente è stato trasportato a Reggio, più che eccellenza la definerei una vergogna, provare per credere
Arturo
Eccellenza? No mi dispiace….una totale disorganizzazione nella gestione degli anziani con disabilità grave allettati a domicilio Assistente sociali in ferie e buchi lasciati senza sostituzione Commissione geriatrica per valutazione assente perché una valutazione fatta dopo dimissioni dall’ospedale non può essere reale…chissà mai che un paziente con una disabilità gravissima possa migliorare (se ne parla dopo il 23agosto)
Responsabili delle cooperative x gestione assistenza domiciliare in ferie..lasciano un numero da contattare dove non risponde nessuno ….se questa è eccellenza…
Irea Tedeschi
Concordo con il commento del signor GM e mi chiedo come sia la sanita’ nelle altre regioni se la nostra e’ un’eccellenza…
PS: invito chi non e’ soddisfatto dell’attuale SSN a spedire un commento. Anche breve, ma che ridimensioni quel giudizio a mio parere non veritiero (perlomeno quello di cui usufruiamo giornalmente).
G.. Vigani
Confermo tutto quello che è stato detto dai precedenti assistiti
Dopo la pandemia, anche la sanità dell’Emilia-Romana è peggiorata di molto.
Quello che non capisco è che per avere un appuntamento ci vogliono mesi e quando si arriva alla visita c’è lo specialista che ti aspetta sulla porta e nelle sale di attesa non c’è nessuno.
Dove sono finite tutte quelle file che non finivano mai,.?
Forse sono guariti tutti.? Maaa… Misteri del nuovo modo di fare sanità..
L. M.
Non so dove si trovi il coraggio di dire che la sanità in Emilia è un’eccellenza; a tutto dovrebbe esserci un limite; l’eccellenza esiste per chi può pagare.
Ho dovuto fare un intervento in tempi brevi, mi sono rassegnata ad andare al Policlinico di Milano
Giovanna