Venerdì e sabato prossimi, 28 e 29 luglio, si terrà il 36° pellegrinaggio a San Pellegrino in Alpe, secolare tradizione della nostra montagna, ripresa dal prof. Giuseppe Regnani.
Dopo il primo “sopralluogo” nel 1987, Regnani ha poi ogni anno ripresentato questo appuntamento di devozione.
Scomparso nel 2018, “nonno Beppe” ha lasciato questo appuntamento di cammino che si ripropone nel prossimo fine settimana.
Il ritrovo è venerdì mattina alle 6 alla chiesa della Pieve e, dopo la benedizione dei pellegrini, si prenderà la strada per Carnola, Bondolo ed infine Pianello.
Da lì ci si immetterà sul sentiero Spallanzani per Segalara, Gacciola e Cerrè Sologno, per una sosta “tecnica”.
Ripartenza poi in direzione Primaore e, passando per Piolo e Case Bracchi, si arriverà verso le 12.00 a Ligonchio.
Ripartenza verso le 13.30 per la dura salita verso Tarlanda e la rinnovata Decauville, si riprenderà fiato a Presa Alta, per puntare poi al sentiero Mauri.
Al Forcone un gruppo salirà in direzione sentiero Glenda per il rifugio Bargetana e l’altro sul sentiero diretto al rifugio Battisti.
Dopo la cena e il pernotto si ripartirà la mattina alle 7 per ritrovarsi a Lama Lite, dove si salirà al Prado (o si scenderà alla Segheria) per poi incontrarsi alle 9.30 circa al Passo delle Forbici.
Da quel punto per il passo del Giovarello si arriva al Passo delle Radici, per l’ultimo tratto in vista di San Pellegrino, dove l'arrivo è previsto per le 12, per la S. Messa con i parrocchiani giunti in auto.
Si tratta di un percorso certamente impegnativo, ma allo stesso tempo suggestivo, per i luoghi attraversati e per le riflessioni singole e comuni, nei momenti del cammino. Le maestà sono momento di preghiera, le salite momenti di fatica condivisa, le soste tecniche occasione di “brindisini” per ricaricare lo spirito.
Chi fosse interessato può contattare su tramite wa il numero 335-5793340.