Riceviamo e pubblichiamo una richiesta di precisazione direttamente dall’addetto stampa dell’Associazione Scacchistica Italiana Giocatori per Corrispondenza (Che è parte del Coni), Claudio Cesetti.
“In merito al vostro articolo del 18 luglio (ore 17.27) su Paolo Campani è doveroso che sappiate la reale forza scacchistica del signore. Mi vedo costretto ad intervenire soprattutto perché questi articoli si ripetono, su diverse testate, in maniera costante.
Vi chiederete come la federazione italiana abbia fatto a perdere un giocatore simile. Ebbene, nell'ottobre del 2019, il signore in questione pretendeva di far parte della squadra nazionale italiana che di li a poco avrebbe partecipato alla fase preliminare dell'Olimpiade scacchistica (è doveroso ricordare che l'Italia ha poi stravinto tale fase, qualificandosi agevolmente per la finale!). Naturalmente, la Commissione selezionatrice (di cui faccio parte come Presidente) non ha potuto rendere possibile questo desiderio per il semplice fatto che aveva a disposizione centinaia di giocatori con titoli nettamente superiori. Quindi, il signore ha chiesto il nulla osta per poter giocare sotto la bandiera tedesca. Nulla osta immediatamente concessogli. Quindi, senza nessun rimpianto, fa parte della Federazione tedesca dall'ottobre del 2019 e per l’Italia non giocherà più.
Senza entrare nel merito dell'articolo, non posso far a meno di proporre la forza dirompente di alcuni numeri che riguardano la precisa valutazione di gioco dell'elemento in questione.
Nell'attuale lista Elo (2023/3), con punti 2151, su un totale di 4884 giocatori, occupa il 3027° posto in classifica. Lo potete trovare a pag. 122 dell’apposita lista.
Ad onor del vero, il miglior punteggio da lui ottenuto, si era verificato nella lista 2020/2, dove aveva un punteggio di poco superiore, ovvero 2237 punti. In quel caso, su 4892 giocatori, occupava il 2514° posto in graduatoria.
Se in questo momento fosse stato ancora in forza con l'Italia, avrebbe occupato il 186° (su 300 presenti) posto in graduatoria.
Invece, a livello di Federazione della Germania, occupa al momento il 463° posto su 615 presenti"
Sono l’ex vice presidente dell’ASIGC (fino a un anno fa) e mi rifiuto di credere che l’associazione abbia fatto un comunicato così duro, l’unico errore lo ha commesso il titolista parlando di “10 volte campione del Mondo”, ma l’articolo interno non contiene errori, anzi mi complimento con chi lo ha scritto. Ero anche il direttore responsabile dell’annuario dell’associazione, se volete invio alla vostra redazione uno dei nostri Yearbook, se siete d’accordo comunicatemi anche privatamente il vostro indirizzo così prendete visione di cosa sia la nostra associazione
Maurizio Sampieri
Sono Claudio Cesetti, l’addetto stampa dell’ASIGC.
Nel comunicato, fatto con un semplice WhatsApps, non sono minimamente entrato nel merito dell’articolo. Ma sono pronto ad entrarvi nel caso serva.
Ora vi entro in minima parte. L’enfasi dell’articolo non è propria di un giocatore di quella forza. I tornei cui fa riferimento sono di basso livello, le convocazioni in nazionale, alcune su centinaia di scacchiere, sono ancora di più basso livello.
Inoltre, alcuni dati andrebbero comunque rettificati.
E non è la prima volta che l’ASIGC sollecita un mio intervento. Una prima volta sono intervenuto circa quattro anni fa, facendo rimuovere un servizio giornalistico sul web corredato anche di video; una seconda volta non sono voluto intervenire a causa di una mio ricovero ospedaliero; l’attuale è la terza volta!
SIG. SAMPIERI, eviti di scrivere impressioni del tutto personali e se proprio vuole continuare questa polemica, contesti nel merito i dati numerici riportati.
Claudio Cesetti
No, è lei che deve indicarmi una sola affermazione non veritiera presente nell’articolo di Redacon, articolo scritto con professionalità, come del resto uno precedente dell’aprile 2022 della bravissima Monica Errico, non capisco cosa c’entrino le classifiche della varie federazioni, ho trovato il suo intervento veramente inopportuno per un addetto stampa e dubito fortemente che i miei ex colleghi del direttivo ne abbiano approvato all’unanimità il tono, sempre che abbiano avuto l’opportunità di leggerlo prima della pubblicazione, perché confesso di avere anche questo dubbio. Ma poi come sarebbe a dire “eviti di scrivere impressioni personali”? a nome di chi dovrei scrivere, a nome suo? in 49 anni di attività avrò scritto un migliaio di articoli, so distinguere un intervento serio da uno del tutto inutile, sarebbe stato sufficiente far correggere il titolo
Maurizio Sampieri
Il fatto che lei continui a riportare sue impressioni personali e non contesti quanto riportato nel merito, la dice lunga sugli argomenti a sua disposizione.
Come già detto nel precedente intervento, ho comunicato con Redacon con un WhatsApps che definerei amichevole, seguito da una loro gentilissima telefonata, dopo che alcuni scacchisti, anche con massicce dosi di ilarità, mi avevano comunicato l’altisonante ed inverosimile titolo del pezzo, oltre all’enfasi usata all’interno dello scritto, su un giocatore che, personalmente – e la totalità dei miei conoscenti scacchisti è d’accordo -, definirei di nessun interesse giornalistico. Questo è anche dimostrato dal fatto che nessuna testata nazionale e nessuna testata specializzata si è occupata mai di Campani. Qualcuno, mi ha segnalato che facendo ricerche su Google sui vari Campioni del mondo si è visto ritornare come risultato anche il sig. Campani. E’ stata Redacon a decidere, in via del tutto autonoma, la via della precisazione. Per me andava bene qualsiasi soluzione avesse adottato, anche la modifica di alcune parti (in primo luogo il titolo, ecc.), sino alla rimozione totale (cosa peraltro già avvenuta, il 7 luglio 2019, per l’articolo corredato di video di Reggionline/TeleReggio, sempre per lo stesso motivo, ovvero si divulgava il sig. Campani come Campione del mondo). Se, attualmente, si cerca su Google “Paolo Campani scacchi” nei pochissimi articoli che verranno proposti trovremo titoli altisonanti come “record del mondo” oppure “vincitore di tornei mondiali”.
A proposito di Paolo Campani e del suo record del mondo, in questi giorni, facendo le ricerche per scrivere, mio malgrado, questa risposta, mi sono accorto che NON esiste nessun record del mondo! Infatti, sul sito ufficiale della Federazione mondiale (ICCF), non è registrato nessun record del mondo a nome del sig. Campani. Ringraziandola sin da ora, le sarei grato se mi indicasse dove è ufficialmente registrato questo primato. Tutto è nato in casa ASIGC con la creazione dell’attestato consegnatogli a Bologna il 24 marzo 2019. A dire il vero, sull’attestato, non è scritto “Record del Mondo” ma un più pudico “Record Assoluto”. Nella parte bassa dell’attestato (visibile in rete: https://www.redacon.it/2019/05/23/paolo-campani-e-record-mondiale-di-scacchi/edf/ con il link già riportante “paolo-campani-e-record-mondiale-di-scacchi”) è situato lo spazio, da sx a dx, per le firme de: 1) il PRESIDENTE ASIGC; 2) il CAPO REDATTORE YEARBOOK. Ma solo la firma del 2° (Sampieri) è stata apposta. Con questa nuova scoperta, sarebbe auspicabile che tali titoli, non veritieri, venissero modificati, o meglio, venisse rimosso direttamente il pezzo, perchè, non esendoci alcun record del mondo, non ha alcuna ragione di esistere. Infine, chi ha controllato ed ufficializzato i vincitori di quei 133 (sino a quel momento) tornei denominati “Aspirer Class”? Evidentemente, poi le trasformazioni dei significati sono sempre dietro l’angolo: quindi da “Record Assoluto” si passa velocemente a “Record del Mondo” (chi ha effettuato questa primo passaggio?); e da “Record del Mondo” il passo per divenire “Campione del Mondo” è ancora più breve (chi ha effettuato questo secondo passaggio?). La storia poi continua con altri passaggi sino ai giorni nostri…
Non capisco perchè lei continui a citare (come già fatto nel suo primo msg) e lodare elementi fuori contesto e di nessun valore rispetto alla vicenda attuale, come il pezzo (che non so di cosa parli) dell’aprile 2022 di Monica Errico, mai messo in discussione da nessuno. Non avendo avuto alcuna segnalazione e non avendo eseguito nessun lavoro, anche per me, pur non avendolo letto (e non avendo alcuna voglia di farlo) rimane un ottimo articolo! Ed inoltre, sempre sua impressione personale, commento il fatto che “ha trovato il mio intervento veramente inopportuno per un addetto stampa”. Il mio intervento sembrerà inopportuno a lei, ma non a me che, per la terza volta (come detto, la seconda volta, non sono potuto intervenire per problemi personali), su testate diverse, sono stato chiamato a dover lavorare per correggere dati eclatanti relativi ad eventi di basso livello e di nessun rilievo giornalistico, come indicato chiaramente dalle classificazioni in seno all’ICCF, alla Federazione italiana e quella tedesca. E questa, sottolineo, non è una mia impressione personale ma è supportata da molti dati tecnici. A tal proposito, la informo che nella graduatoria della sola Emilia-Romagna, relativa a tutti gli iscritti del 2022, si troverebbe, attualmente, al 17° posto su 29 giocatori. Magari, invece di continuare ad alimentare inutili polemiche con il sottoscritto, sarebbe infinitamente più utile che lei si chiedesse quali sono le cause del comun denominatore del tutto. E’ inopportuno il sottoscritto e/o le testate (ripeto, tutte diverse tra loro), oppure qualcun altro? Inopportunità, che non è sembrata essere rilevata neanche da Redacon che, immediatamente, ha inteso proporre un’azione concreta per limitare gli effetti del pezzo.
Ora passiamo all’incarico di addetto stampa. Le ricordo che ho questa funzione, di natura fiduciaria, da ben 12 anni, ovvero a partire dal 2011. Mi fu attribuito dato che, sin dal 1994, sono stato uno dei giornalisti più appezzati e conosciuto nel mondo degli scacchi, grazie alla tenuta, per ben nove anni, della rubrica sul Televideo della RAI (1994-2002, compresi) e la collaborazione con varie riviste del settore. La rubrica si occupava principalmente di scacchi a tavolino ed, in particolare, di tutti gli avvenimenti nazionali ed alcuni degli avvenimenti internazionali più rilevanti. In più, curavo una piccola rubrica di problemi e studi. Nel 1997, curai la diretta (o meglio, la differita di qualche minuto necessaria per la trasmissione della mossa) del 2° match tra Garry Kasparov e Deep Blue. Pertanto, la mia esperienza non è limitata ai soli scacchi per corrispondenza. Ebbene, nei nove anni di Televideo RAI, nessuno mai mi ha chiesto il controllo preventivo dei testi da mettere in onda e mai si sono avuti problemi di alcun genere. E neanche nei 12 anni di addetto stampa dell’ASIGC, nessuno mai mi ha fatto pressioni per il controllo dei testi da divulgare alla stampa; questa stessa cosa è avvenuta anche per il caso fotocopia del 7 luglio 2019, per la PEC inoltrata a Reggionline/TeleReggio (che, per puntualizzare, ebbe un effetto immediato). Quindi, non capisco perchè ora lei si chieda se i membri del CD hanno avuto l’opportunità di leggere il mio WhatsApps. E’ il sottoscritto che, quando scrive NON di scacchi, prima di rilasciare l’articolo chiede la consulenza di qualcuno che conosca meglio le problematiche affrontate. Se qualcuno, nel lontano 2011, all’atto dell’assegnazione dell’incarico, mi avesse chiesto una verifica preventiva degli articoli, prima del loro rilascio, avrei risposto di trovarsi un altro addetto stampa.
Lei dice che, dopo 49 anni, sa riconoscere un intervento serio da uno del tutto inutile. A me, al contrario delle sue convinzioni, dopo lo stucchevole ripetersi degli articoli sul Campione del mondo Campani, è apparso assolutamente utile e necessario! Ma come è possibile che in 35/40 anni la cosa non sia mai accaduta con nessun altro giocatore mentre invece, in soli quattro anni, sia accaduto, ben tre volte, con la stessa persona?
Ho notato che lei è particolarmente agguerrito per quanto concerne la domanda seguente: è lei che deve indicarmi una sola affermazione non veritiera nell’articolo su Campani.
Ebbene, molte risposte di carattere generale a questa domanda, che da sole sarebbero più che sufficienti per valutare l’oggetto del discorso, già sono state fornite. Altre, a seguire, le vado a puntualizzare.
Come lei saprà, nella Federazione mondiale sono state create 30 categorie di torneo, indicanti l’esatta forza delle competizioni. Iniziando dagli Elo (punteggio di merito) più bassi esistono le 12 “Minor Categories” (denominate da “A” a “L”, in ordine crescente di livello) che comprendono gli Elo a partire da 1951 a 2250. Dopo queste 12 categorie vengono le successive 18 denominate “Major Categories” (denominate da 1 a 18) che comprendono gli Elo da 2251 a 2700.
Esistono poi i cinque titoli di gioco che vengono assegnati a ciascun giocatore per valutare il proprio livello di gioco. A partire dalla più bassa sono: 1) Correspondence Chess Expert; 2) Correspondence Chess Master; 3) International Master; 4) Senior International Master; 5) International Grandmaster.
In questo momento, il sig. Campani, con il suo Elo di 2151 punti, ha diritto alla partecipazione di tornei di “Minor Categories” nella Category “I”, la quarta di importanza delle Minor Categories! Il titolo da lui posseduto è il più basso nella scala gerarchica e cioè “Correspondence Chess Expert”.
Iniziando a dare qualche dato, possiamo dire che dei quattro tornei “Aspirer Class” NESSUNO rientrava in uno delle 30 categorie esistenti perchè l’Elo medio variava da 1338 (WS/A/130) a 1455 (WS/A/121). Questo significa che i tornei avevano un livello di forza molto basso. Inoltre, NESSUNO dei giocatori partecipanti a questi tornei aveva ottenuto un titolo. Ovviamente, va da se, che anche la totalità dei giocatori aveva una bassa forza di gioco. Stessa identica cosa dei quattro tornei “Aspirer Class” dicasi del 19° Campionato Italiano Nazionale. Per quest’ultimo, è bene specificare, visto che il nome trae in inganno la maggiorana delle persone (scacchisti compresi), che NON si tratta del Campionato Italiano Assoluto, che ha ben altra forza di gioco, grazie ai molti partecipanti titolati.
Per quanto concerne la categoria, si afferma che attualmente è “Vice Maestro Europeo”, ma ciò non è esatto in quanto la parola Maestro non è inserita nel nome del suo titolo; come specificato sopra, attualmente è “Correspondence Chess Expert” ovvero, se lo si vuole dire in italiano, “Esperto di Scacchi per Corrispondenza”.
Non corrisponde al vero neanche quello riguardante il prossimo obiettivo e cioè “titolo internazionale di Maestro Europeo”, titolo che non esiste nel mondo degli scacchi. Il prossimo titolo che Campani potrebbe raggiungere è “Correspondence Chess Master” che in italiano diventa “Maestro di Scacchi per Corrispondenza”. La dicitura, inesistente, usata nell’articolo si confonde facilmente con l’ancora successivo e ben più importante titolo di “International Master” (in italiano, “Maestro Internazionale”) che si conquista con un Elo nettamente più alto. A tal riguardo, cito l’esempio di un nostro valido scacchista (CCM Necchi Sandro) che attualmente ha un Elo di 2398 (per la precisione 247 punti in più dei 2151 di Campani) punti ed ancora è “Correspondence Chess Master”.
Infine, per i pochi controlli che ho potuto eseguire, non è vero che per rispondere al tuo avversario hai 15 giorni di tempo. Ad ogni giocatore viene assegnato un tempo totale per un certo numero di mosse. Ad esempio, 40 giorni di tempo per 10 mosse; sei hai necessità puoi impiegare, ad es., 18 giorni per una mossa e l’importante è impiegare massimo “solo” 22 giorni per le 9 mosse rimanenti.
Se intende continuare ancora questa seccante discussione, per evitare di farlo in casa di altri (Redacon), la invito ad usare uno dei due gruppi FB dell’Associazione. Le assicuro che le risponderò prontamente. Questo perchè sul sito di Redacon, molti lettori potrebbero non comprendere bene (o magari per niente) l’argomento. Sui nostri canali social, invece, faremo anche divertire qualcuno dei nostri soci, informando, almeno i primi 185 in graduatoria italiana ed i primi 16 nella graduatoria dell’Emilia-Romagna, della possibilità di avere un enfatico articolo su qualche media sparso per l’Italia.
Claudio Cesetti
Claudio Cesetti