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Assolto con formula piena Vittorio Prato

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Il Palaghiaccio di Cerreto

Dopo una lunga battaglia legale durata sette anni, è giunta finalmente la sentenza nel caso dell'incendio che ha devastato la palazzina di legno 'Palaghiaccio 1' a Cerreto Laghi. Vittorio Prato, 40 anni, è stato assolto con formula piena dall'accusa di incendio colposo, per la quale il pubblico ministero aveva richiesto una pena di un anno e quattro mesi.

L'incendio, scoppiato all'alba del 29 ottobre 2016, ha distrutto nove appartamenti, principalmente utilizzati come case vacanza. Fortunatamente, non si sono registrati feriti, ma i danni materiali sono stati considerevoli. Prato, in qualità di legale rappresentante dell'azienda incaricata della sostituzione della stufa, si è trovato sotto processo con l'accusa di aver causato l'incendio.

Secondo quanto sostenuto dalla procura, l'incendio sarebbe stato causato da un'installazione errata della stufa. Il consulente del pubblico ministero ha riferito che la canna fumaria "non era stata oggetto di intervento quando fu cambiata la stufa". Tuttavia, la difesa di Prato, rappresentata dall'avvocato Claudia Grasselli, ha richiesto l'assoluzione totale del proprio assistito, sostenendo che egli non è mai stato presente sul luogo e che non è chiaro quali attività tecniche abbia svolto per sostituire il camino. Inoltre, è stato precisato che la fattura per l'inserto non è intestata alla sua ditta, ma alla proprietaria della casa.

"Siamo molto soddisfatti", ha commentato l'avvocato Grasselli dopo la sentenza, "in quanto il giudice ha accolto integralmente le nostre motivazioni pronunciando un verdetto di assoluzione con formula piena".