“Il Comune di Ventasso non si vuole assolutamente esimere dal dare il proprio fattivo contributo alle opere di pulizia, per ciò che è di sua competenza, del Lago Calamone (Ventasso)”, lo dichiara a Redacon il sindaco, Enrico Ferretti.
Vi è un’altra puntata di quella che sta diventando una sorta di querelle, con alcune venature anche di natura politica, sulla pulizia del lago, il mantenimento della trasparenza delle acque o, al contrario, il mantenere la flora acquatica nata negli ultimi tempi.
Un altro intervento della Lega in Regione
Ieri, i consiglieri regionali della Lega Nord, Gabriele Delmonte e Maura Catellani, con una nota hanno nuovamente ribadito la necessità di sostenere il Parco Nazionale dell’Appennino ed i comuni coinvolti nella pulizia delle acque del lago: “durante la stagione estiva, per il surriscaldamento dell’acqua, crescono all’interno del lago piante acquatiche e alghe: questa vegetazione riduce la trasparenza delle acque, che diventano di colore marrone”, dichiarano, ribadendo un concetto già espresso settimana scorsa.
L’elemento di novità è che il comune di Ventasso: “Si è reso disponibile nei confronti del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano a partecipare a un’operazione di pulizia, come già avvenuto più e più volte in passato – concludono Delmonte e la Incerti – Occorre ripristinare quanto prima la trasparenza delle acque del Calamone”
Turismo e indotto
“Noi come Comune vogliamo fare la nostra parte – aggiunge il sindaco Ferretti -, chiaramente in accordo con il Parco, piuttosto che con gli enti preposti. Quello che va evidenziato è che vi erano dei lavori di pulizia del lago che dovevano essere fatti, in base agli accordi sottoscritti, a ottobre del 2022 che sono andati disattesi”.
E anche sul tema, sollevato dal Presidente del Parco Nazionale, Fausto Giovanelli, il sindaco Ferretti ha una sua posizione: “Che il lago sia bello ‘così com’è’, con la sua naturalità, è una visione soggettiva. Rispettabile. Ma soggettiva. Credo che il criterio di valutazione in questo caso debba essere il più possibile oggettivo"
"Quale criterio? Per me è quello dei numeri - continua Ferretti -. Quelli dei visitatori e dei turisti che vengono al Ventasso per vedere il lago e la sua bellezza e l’indotto che creano dando linfa alle nostre realtà comunali”
“Questo è un lago per la maggior parte artificiale. Negli anni l’ingresso del lago aveva tutto un altro tragitto ed è stato sottoposto a varie modifiche ed opere di riqualificazione – prosegue il primo cittadino di Ventasso -. Se facessimo un sondaggio tra coloro i quali salgono a vedere il lago, la maggior parte risponderebbe che lo fanno per vedere un posto bello, ed uno dei canoni di questo concetto è quello della trasparenza delle acque. Diciamo che non si vive di sola ecologia, questo contesto crea indotto per il Comune, dà lavoro a tante persone, ed è un elemento di forte attrattività per il nostro Appennino”.
Infine, il sindaco Ferretti evidenzia anche che una situazione simile sta avvenendo anche per il lago del Cerreto: “Anche per quello vi erano dei lavori di pulitura e manutenzione in corso che sono stati sospesi senza che venisse comunicato alcunché agli enti, perché, pare, sono stati trovati dei granchi di acqua dolce. Anche in quel caso, abbiamo un lago che è invaso da alghe e altra flora acquatica che, con l’aumentare della temperatura delle acque, si propagheranno molto in fretta. La speranza, anche in quel caso, è che la pulizia possa essere ripristinata al più presto e riportare anche il lago del Cerretto al suo massimo splendore”.
A leggere le dichiarazioni del sindaco Ferretti non si capisce cosa si attenda a farne una piscina pubblica d’alta quota. Lettini (abbronzati al Ventasso), creme da sole (ci guadagnerebbero gli esercenti delle creme), Coca Cola (anche le multinazionali)…. I numeri gli darebbero ragione. Chissenefrega di gamberi e natura. Avanti così
(Fulminant La Penna)
Cari signori, penso che state confondendo la piscina di Baiso, con i laghi naturali appenninici.
Morfologicamente, è un disastro dragare gli invasi naturali, perderebbero habitat e microecosistema, tradotto sarebbe a dire, che si ucciderebbe il lago.
La bellezza di questi invasi é la loro unicità, il colore cristallino, se non procurato artificialmente, non può essere possibile e comunque alghe, erbe e ninfee hanno il loro scopo e la loro utilità vitale per il lago stesso.
Sarebbe più opportuno che smettessero di buttare spazzatura dentro questi splendidi laghi, vedi ad esempio ultimo dell’anno a Cerreto Laghi e smettessero di fare le passeggiate sopra, quando gli stessi sono ghiacciati.
Concludo dicendo che sarebbe più utile impedire il traffico auto vicino agli invasi stessi, in modo che i pedoni godano a pieno la naturale bellezza
Cittadino ecologico
Ma non si potrebbe fare tipo un referendum tra i residenti del comune di Ventasso una volta per tutte da capire cosa vuole la gente e non lasciare questa decisione sempre in mano a un pugno di persone?
L.
In risposta al sig. L.
Penso basti una riunione pubblica, costa meno ed è immediata.
Il confronto con la comunità sembra essere dimenticato da Ferretti.
P.S. Una nota positiva ed ecologica, dobbiamo pero farla al sig. Sindaco Ferretti: lasciare il Palaghiaccio chiuso, non concludere la nuova seggiovia di Cerreto Laghi e non fare pressoché niente per la comunità del Ventasso, di sicuro non deturpa ambiente, paesaggio e clima, poi eventualmente possiamo sempre sterilizzare le acque dei vari fiumi sorgenti e laghi e piantare palme tropicali e sabbia bianca, in modo da creare il nuovo ambiente tropical/muntaner azzurro e cristallino come piace al sindaco.
Lo stesso sindaco fra l’altro si era già espresso in modo inequivocabile con il problema neve artificial , nelle dichiarazioni da lui fatte l’inverno scorso.
Lega ed ecologia evidentemente non vanno in comune accordo
apolitico
Gentilissimo sig m. Sindaco Ferretti, qua l’unico GRANCHIO lo HA PRESO LEI.
L’ormai rarissimo Gambero di Fiume europeo Austropotamobius torrentium, è sotto tutela ambientale e scopo di studio e ricerca da parte dell’europa nonchè del Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano e nella fattispecie ha approntato un piano di recupero presso il centro Frignoli (MS) dave partecipa anche l’università di Pavia ecc. con fondi europei.
Dire quindi che i laghi non si dragano perchè hanno trovato qualche granchio non mi sembra ne elegante e tantomeno corretto .
Se comunque la natura le da fastidio , può decidere di distruggerla a suo piacimento, ad esempio ci sono un sacco di orchidee spontanee che con le loro cromie multicolor possono infastidirla;
P.S.
sono protette anche quelle
Il GRANCHIO
Speriamo che il sindaco Ferretti inizi a pensare a pulire i paesi e i cimiteri di sua competenza!!(che sono in condizioni peggiori degli scorsi anni!!) Invece di pensare a pulire laghi naturali non di sua competenza!!! Basta chiacchiere! Non è stato fatto nulla in 2 anni!
Grazia
Buonasera a tutti. A casa mia la manutenzione e la gestione controllata della natura ed i suoi processi hanno spesso portato evoluzione legata al benessere del genere umano da quando è nato il mondo.Leggo tristemente incredulo. Mi sembra di capire dai commenti che scrivono molti leoni da tastiera, talebani “Gretini”, a mio parere totalmente sconnessi dalla realtà. Per loro totale coerenza auguro a tutti costoro meravigliose case a palafitta sopra una meravigliosa pianura padana tornata speriamo presto a palude habitat ideale di zanzare e malaria. Magari senza tutta quella tecnologia oggi diffusa grazie alla cattiva creazione di energia fossile che al momento essere la solai chw lo posso garantire. Prima di contestare questo ultimo ragionamento a chi voless e consiglierei di documentarsi approfonditamente su quanto costa generare, installare e poi smaltire le batterie e o i pannelli tanto auspicati. Sia in termini di costi che di inquinamento per la generazione ed installazione prima, e lo smantellamentone e smaltimento poi. Propongo ai comitati green di sostenere anche le politiche che agevolino il ripopolamento dei Lupi, già effettuato, abbinado anche quello dei simpatici orsi, e chissà, un giorni anche i dinosauri. Si dice siano estinti ma magari con un colpo di fortuna potremmo tornare ad ammirarli dal vivo nel loro habitat naturale che una volta era solo loro senza il cattivo essere umano. Tutto questo coerentemente seguendo la stessa identica logica.. Mi fermo qui mq gli esempi sarebbero quasi infiniti. Bona vita a tutti.
P
Forse in qualcuno il sentir parlare di eventuali esemplari del granchio d’acqua dolce rinvenuti nel lago del Cerreto, evoca le lontre dell’Enza, che da quanto si dice bloccarono allora i lavori per la realizzazione della Diga vettese, ma al di là di siffatta comparazione, peraltro un po’ forzata, varrebbe probabilmente la pena di avere conferma o meno di tale presenza, e sapere altresì se si tratta della specie o varietà autoctona, che un tempo popolava i nostri torrenti e ruscelli, o specchi d’acqua dolce, in una con rispettive sponde.
A tutt’oggi, nel comune sentire, questo crostaceo viene abitualmente associato alla buona se non ottima qualità delle acque che lo ospitano, e dal momento che – stando perlomeno a quanto è dato di leggere – si nutrirebbe pure di alghe e di vegetazione lacustre, il suo ritrovamento potrebbe essere segno e comprova di una buona condizione, e buona salute, del lago cerretano, un parametro a mio avviso non secondario nel decidere se la sua ripulitura sia o meno indicata, e di quale tipo e in quale misura vada casomai eseguita.
Eguale ragionamento potrebbe trasferirsi al lago Calamone, ove anche lì fosse riscontrata la presenza del suddetto crostaceo, e non riesco poi a convenire con L. circa il ricorrere ad un Referendum, vuoi perché ci sarebbe da discutere, io credo, sulla platea dei votanti, ossia chi chiamare al voto – residenti del Comune, o della Municipalità, o coinvolgere anche gli esterni – vuoi perché ci sono gli Organismi, anche elettivi, deputati a farlo, vuoi perché i Referendum andrebbero a mio vedere riservati ad altre materie e circostanze.
P.B. 13.07.2023
P.B.
Caro Bargiacchi la differenza sta nel fatto che gli organi del parco non si votano, non sono mai stati votati…. Sono sempre gli stessi da quando è nato! Sarebbe bello poter votare e avere magari anche proposte diverse
L
Io mi sento piuttosto lontano dalle posizioni del cosiddetto ambientalismo radicale, o ideologico, o militante, e altrettanto vale per quelle di opposto segno, nonché pari intensità e “passione”, ma ciascuna di tali due parti fa in fondo il proprio mestiere, e sta poi alla politica di prendere decisioni che tengano semmai conto di ambedue le tesi, ambientalista e non, se detta “mediazione” può rispondere alle diverse esigenze ed aspettative in campo, o sposare invece l’uno o altra tesi, prendendosene la responsabilità di fronte ai propri elettori (a mio sommesso vedere questo è il ruolo molto importante ed insostituibile della politica, cui la medesima non dovrebbe sottrarsi, pena l’indebolire il predetto suo compito o ruolo).
Del resto se non ci fosse un “decisore” – che per me come dicevo non può che essere la politica, anche perché essa si “trasferisce” nelle istituzioni tramite un mandato elettivo, aspetto affatto secondario – non riesco ad immaginare come “andrebbe a finire”, in questa come in tantissime altre circostanze, dal momento che, per stare al lago Calamone, o del Cerreto, i loro frequentatori od appassionati paiono avere posizioni abbastanza articolate, se non dissimili, riguardo alla sua ripulitura dalle alghe, il che in fondo è abbastanza normale (in chiusura, mi permetto di far presente che il Sig.L ha forse interpretato male la sigla P.B., se l’ha attribuita a Paolo Bargiacchi, come lascerebbe intendere il suo secondo commento).
P.B. 14.07.2023
P.B.
Purtroppo c’è chi la montagna con tutti i suoi beni non l’apprezza!!! Anzi la si vuol ridurre un ammasso di acque marce con all’interno legname neanche in grado di ardere, solamente soggetta a negligenza abituale che a lungo andare potrebbe arrecare danno anche al territorio….La montagna deve rimanere “naturale” e non curata, solo perché, non si possono destinare risorse per abbellire e gratificare un territorio di per sé già dimenticato e malridotto per mancanza di volontà di una parte politica che finora si è cibata delle uniche sovvenzioni per far poco o nulla. Invece di considerare i territori montani una vera ricchezza da sanare, salvaguardare e ben custodire, si sentono provocazioni perché diventino le terre dei lupi.