47 autori partecipanti e 131 opere presentate sono i numeri dai quali si desume il consenso riscontrato dal concorso fotografico “Appennino on the road” lanciato nei mesi scorsi e giunto sabato 8 luglio alla sua conclusione con le premiazioni dei vincitori.
Il bando è stato ideato da Commissionaria logistica srl (azienda di trasporti che opera col marchio Zara Line) in collaborazione con Gruppo Storico Folkloristico il Melograno col patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Castelnovo ne’ Monti, del Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, dell’Unione dei Comuni dell’Appennino reggiano, della Provincia di Reggio Emilia e di Destinazione Turistica Emilia.
L’obiettivo dell’appello era quello di selezionare le migliori foto raffiguranti il territorio d’Appennino per poi posizionarle sul retro dei camion che viaggiano sul territorio nazionale e internazionale.
Sono stati tre gli ex equo della sezione Paesaggi: Fabrizio Misero con “Pietra, nebbia e Prealpi”, Sandro Beretti con “Vallata della Fola e del Crinale (veduta dal Vo')” e Andrea Benelli con “Prospettiva Trinità - il paese di Montale Sopra, Montecastagneto, La Pietra di Bismantova e i Monte Cusna”. Andrea Benelli è risultato il vincitore anche per la sezione Monumenti con “Il Castello delle Carpinete”. A Silvano Sala è andato il riconoscimento per la sezione Ciclo delle Stagioni con l’opera “Dopo una nevicata”.
Ai vincitori, ai quali va l’onore di vedere le loro foto stampate sui camion di Zara Line, è stato consegnato da Erica Spadaccini (consigliere del comune di Castelnovo ne’ Monti e della provincia di Reggio Emilia) un cristallo raffigurante la Pietra di Bismantova. A tutti i partecipanti è stato assegnato un attestato di partecipazione.
La commissione giudicatrice riferisce che la scelta dei vincitori è stata difficile in quanto molte opere erano davvero di valore considerevole. La valutazione è avvenuta senza conoscere il nome degli autori delle fotografie ma identificandole con il titolo e con numero di riferimento attribuito in modo anonimo.
Per questo bando sono stati messi assieme due fattori importanti: la passione per il territorio e il lavoro compiuto quotidianamente dalle persone che operano in Commissionaria Logistica. L’anima dell’azienda è tutta d’Appennino: Marco e Massimiliano Ferrari sono a tutti gli effetti montanari puro sangue e hanno saputo trasmettere il loro legame con il territorio anche alle maestranza che lavorano per loro. E’ il caso di dire che hanno fatto della loro passione anche la filosofia aziendale. Sono infatti gli autisti stessi orgogliosi di portare in giro per le strade immagini di Appennino al punto che pare che quasi quasi “litigassero tra loro” per avere affisso al proprio mezzo la foto da loro desiderata.
Fausto Giovanelli presidente del Parco Nazionale dell’Appennino plaude all’iniziativa: “Portare la foto del proprio paesaggio di casa sul camion, metterla in evidenza, farla girare per l’Europa è un modo diretto, creativo, anche personale di mescolare lavoro, ambiente, appartenenza e professione. Le foto sono molto belle e stanno bene sui camion ma la cosa fantastica è che ci sono degli autisti, delle persone, dei camionisti, che hanno deciso di ‘mettersi questo vestito’ e di essere in qualche modo testimoni di qualcosa in cui credono e a cui appartengono. E’ questa veramente una politica di paesaggio partecipata e attiva, spontanea e cresciuta dal basso. Complimenti a chi ha avuto l’idea e ha saputo realizzarla così bene”.
Con le parole che seguono il sindaco di Carpineti Tiziano Borghi esprime il suo pensiero circa l’iniziativa: “Ho accettato con piacere ed entusiasmo l'invito a presenziare alla premiazione del concorso fotografico per la selezione di immagini del nostro Appennino destinate ad ornare dei tir in giro per l'Italia. Credo che non ci sia nulla di più efficace di un sano marketing dei nostri paesaggi che vederli sulle sponde dei mezzi che viaggiano per l'Italia e non solo. Fanno conoscere i nostri luoghi e spesso rallegrano i nostri conterranei in viaggio che si sentono a casa tutte le volte che affiancano un automezzo della Zara line. Ringrazio quindi di cuore la famiglia Ferrari e mi complimento con loro e con i loro collaboratori per l'ideazione e la realizzazione di questo progetto che coinvolge tantissimi stakeholders: i fotografi che hanno partecipato, quelli che sono stati premiati, i sindaci invitati, le persone che si occupano di turismo, i cittadini che osserveranno le nostre immagini, e tanti altri”.
Carlo Danieli, dirigente di Commissionaria Logistica, in rappresentanza della società riferisce quanto segue: “È stata una bella serata di condivisione, le foto sono state il tramite per esprimere da parte di tutti la passione e l'amore per un territorio bellissimo come le persone che lo popolano. È bello sapere che con i nostri mezzi saremo ambasciatori di una bellezza poco conosciuta. Ringraziamo il Melograno per questa iniziativa e per tutte quelle che fa per promuovere il nostro territorio. Ringraziamo tutti gli autori per gli scorci di bellezza irripetibili che ci hanno regalato”.
Il presidente del Melograno Giovanni Stefano Ielli, visibilmente soddisfatto per la numerosa partecipazione, desidera sottolineare che dalle foto vincitrici (ma anche da tutte le altre ricevute) traspare quanto il territorio faccia battere il cuore di coloro che lo hanno ritratto e si augura che lo stesso avvenga per chi nel mondo incontrerà questi scatti.
Il presente concorso è il seguito di un’iniziativa del 2006 quando per la prima volta Commissionaria ha installato opere fotografiche sui propri mezzi portando a spasso per le strade le bellezze locali. In questo modo ha creato interesse in chi incontra i suoi mezzi e diventando “motore di spinta turistica” stimolando le visite da parte di chi ancora non ha potuto apprezzare il nostro territorio.
Oltre all’istallazione delle opere vincitrici sui tir pare che ci siano allo studio altri progetti per utilizzare il materiale raccolto a fini di promozione territoriale. Il lavoro dunque non finisce qui. Ci sono già nell’aria diverse idee per continuare su questa linea e far sì che le mete appenniniche vengano riconosciute quali obiettivi turistici attrattivi per quella parte di pubblico che desidera circondarsi di bellezza storica e naturalistica.