In merito all'intervista dell'assessore all'Ambiente del Comune di Castelnovo Monti, Chiara Borghi, uscita su Redacon il 27 giugno, su un tema 'caldo' e assai sentito dai cittadini come quello della raccolta differenziata dei rifiuti, dalla sua estensione all'intero territorio comunale, al come farla correttamente, sino al concetto (ancora abbastanza... ondivago) della tariffazione puntuale ad esso legata, interviene un nostro assiduo lettore, P.B.. Il quale chiama in causa l'assessore sulle motivazioni, prettamente 'politiche' che hanno indotto anche il comune di Castelnovo Monti a intraprendere la strada della raccolta 'porta a porta'.
Di seguito il suo intervento che riportiamo integralmente.
"Pressoché una settimana fa, queste pagine di Redacon hanno visto pubblicate le considerazioni dell’Assessore all'ambiente di Castelnovo Monti, circa la prevista estensione all’intero ambito comunale del sistema “porta a porta” nella raccolta dei rifiuti, con annessa forma di tariffazione, considerazioni cui ha poi fatto seguito una pluralità di articolati commenti, in ordine ai quali è stata fornita ad oggi una sola risposta, relativa peraltro a dettagli di carattere essenzialmente tecnico, cui avrebbero potuto verosimilmente provvedere, quanto a darvi riscontro, gli Uffici all’uopo preposti.
Nulla invece è stato detto dall’Assessore, salvo mie eventuali sviste, in merito alla questione sollevata da alcuni degli intervenuti, con l’aver citato da parte loro i ripensamenti, se non passi indietro, che avrebbero preso corpo in più d’un Comune del Belpaese, riguardo giustappunto all’impiego del sistema di raccolta “porta a porta”, questione questa di natura strettamente politica - in una coi dubbi ed interrogativi emersi sulla “tariffa puntuale” - giacché legata alle scelte politiche adottate dalle Amministrazioni locali interessate, e sulla quale dovrebbero pertanto esprimersi gli Amministratori stessi.
L’Assessore all'ambiente di Castelnovo Monti non era ovviamente tenuto a pronunciarsi in proposito, ma il farlo mi sembrava comunque utile ed opportuno, vuoi per la indubbia portata della materia, vuoi perché la sua lunga intervista apparsa su Redacon lasciava presagire un confronto a tutto campo, ossia volto a trattare ogni angolazione della tematica rifiuti, senza dunque lasciar fuori gli aspetti maggiormente controversi e “spinosi”, intuitivamente più ardui da spiegare (di fatto, chi si aspettava un confronto ad ampio raggio è rimasto finora deluso, a meno che l’Assessore sia in procinto di rompere il suo apparente silenzio).
Non è del resto l’unico caso in cui esponenti politici espongono su Redacon le rispettive idee e opinioni, pronti semmai a declamare e “promuovere” le proprie iniziative, ma abbastanza restii nel rispondere a chi pone eventualmente domande , o argomenta punti di vista diversi dai loro, il che me li fa sembrare piuttosto autoreferenziali, quasi si ritenessero i soli depositari della verità, o titolari del cosiddetto “pensiero politicamente corretto”, tanto da essere poco o niente disponibili a raffrontare le reciproche posizioni, come sarebbe invece auspicabile all’interno di una comunità (questa almeno è l’interpretazione che mi viene di dare alla cosa).
P.B"
2 COMMENTS
Gentile sig. P.B., sono sempre stata disponibile, e lo sono tutt’ora, a confronti e dibattici con i cittadini su tutti i temi che riguardano le mie deleghe amministrative. Questa autoreferenzialità di cui scrive, non mi appartiene e non appartiene al mio modo di vedere e fare la politica, che per me significa essere in mezzo alle persone quotidianamente, ascoltarle e cercare concretamente soluzioni ai problemi. Leggendo il suo messaggio, mi pare evidente non conosca la situazione relativa alla raccolta e gestione dei rifiuti nel nostro comune, e i tanti passaggi fatti pubblicamente in questi anni, con i cittadini e con Iren. Il Porta a porta nel comune di Castelnovo è stato attivato nel lontano 2013 a Felina e nel 2015 per il centro di Castelnovo. E fin da allora, l’amministrazione ha da sempre anticipato ai cittadini che in futuro sarebbe stata attivata la tariffazione puntuale sull’indifferenziato, per tutte le motivazioni che ho già precedentemente spiegato. Rispetto al tema che mi pone e cha ha posto il cittadino che ha commentato il mio articolo, che fa riferimento ad un dietrofront del comune di Bologna sul porta a porta, mi permetto di specificare che in realtà è stato sospeso il porta a porta solamente per le frazioni di carta e plastica e solo nel centro storico, per le quali sono stati reintrodotti i cassonetti stradali. Ma tutto il resto, indifferenziato compreso, ovviamente è rimasto a Porta a porta. Le potrei invece citare moltissimi comuni da oltre un decennio almeno, raccolgono i rifiuti tramite il porta a porta, e hanno attivato da anni la tariffazione puntuale, e dove la situazione dei rifiuti è assolutamente virtuosa, differenziano percentuali altissime di materiali e producono pochissimo indifferenziato residuo, ma mi dilungherei molto. Esistono in rete numerosi articoli a riguardo, disponibili liberamente per la lettura e chiunque può accedervi. Concludo rispondendo alla sua domanda. La scelta politica della giunta di Castelnovo (ricordo che sono scelte di maggioranza), è quella di impegnarsi per la riduzione dei rifiuti e di promuovere politiche ambientali nelle quali crediamo fermamente, anche quando esse comportano cambiamenti culturali e impegno da parte dei cittadini. La raccolta di rifiuti porta a porta, dati alla mano, è quella che permette la maggior percentuale di differenziazione. Noi crediamo che una riduzione di rifiuti residui e un maggior riciclo dei materiali, permetta assolutamente di preservare l’ambiente e tuteli le generazioni future. Sui temi dell’inquinamento e dell’attenzione all’ecologia non ci sono possibilità di ritorno al passato, a meno di compiere una scelta consapevole, e sottolineo consapevole, di avere un ruolo personale nell’aumento dell’inquinamento. A fronte di una raccolta più comoda e “libera”, come la si vuole pensare, dove ognuno gettava qualsiasi tipo di rifiuto nei bidoni stradali, saremmo disposti a giocarci una posta così alta? Agli amministratori questa scelta, che nelle sue ricadute è profondamente politica, ma la nostra va in una direzione unica: l’attenzione e la sensibilità verso l’ambiente. E lo sguardo verso il futuro dei nostri figli.
Egr. Assessore,
io non ho elementi per dubitare che Lei sia “in mezzo alle persone quotidianamente” per “ascoltarle, e cercare concretamente soluzioni ai problemi”, e neppure per esprimere giudizi sulla Sua disponibilità e sul come conduce la Sua azione amministrativa, ma mi sono attenuto, molto più semplicemente, a quanto ho trovato scritto a margine dell’intervista apparsa su Redacon il 27 giugno, rilevandovi, a mio modesto vedere, una mancata risposta alle questioni o domande di natura essenzialmente politica, e forse, sottolineo il condizionale, non mi sono sbagliato visto che qui leggo, da parte Sua, parole quali “rispetto al tema che mi pone e che ha posto il cittadino che ha commentato il mio articolo, che fa riferimento ad un dietrofront del comune di Bologna sul porta a porta ……” (a conferma che solo adesso il tema viene da Lei considerato).
Entrando nel merito dell’argomento, mi dice che potrebbe citarmi moltissimi Comuni che da oltre un decennio almeno raccolgono i rifiuti tramite il porta a porta, e anche su questa affermazione non avanzo obiezioni, ma non mi sembra affatto irrilevante che vi siano Comuni, distribuiti nel Belpaese, dove sono sorti ripensamenti o dubbi circa tale sistema di raccolta – come riportato in articoli di stampa al riguardo, del 15.9.2021 e del 27.6.2023 – dopo di che nessuno mette ovviamente in dubbio che si debba “spingere” sulla differenziata, ma in proposito potrebbero corrispondere pure le cosiddette Ecoisole, che avevo citato in uno dei miei commenti alla Sua intervista, così come la consegna premiante alle Isole Ecologiche tradizionali, ossia con possibili riduzioni tariffarie in base alla “quantità” di materiale conferito (beneficio che il porta a porta non mi sembra prevedere).
Gentile sig. P.B., sono sempre stata disponibile, e lo sono tutt’ora, a confronti e dibattici con i cittadini su tutti i temi che riguardano le mie deleghe amministrative. Questa autoreferenzialità di cui scrive, non mi appartiene e non appartiene al mio modo di vedere e fare la politica, che per me significa essere in mezzo alle persone quotidianamente, ascoltarle e cercare concretamente soluzioni ai problemi. Leggendo il suo messaggio, mi pare evidente non conosca la situazione relativa alla raccolta e gestione dei rifiuti nel nostro comune, e i tanti passaggi fatti pubblicamente in questi anni, con i cittadini e con Iren. Il Porta a porta nel comune di Castelnovo è stato attivato nel lontano 2013 a Felina e nel 2015 per il centro di Castelnovo. E fin da allora, l’amministrazione ha da sempre anticipato ai cittadini che in futuro sarebbe stata attivata la tariffazione puntuale sull’indifferenziato, per tutte le motivazioni che ho già precedentemente spiegato. Rispetto al tema che mi pone e cha ha posto il cittadino che ha commentato il mio articolo, che fa riferimento ad un dietrofront del comune di Bologna sul porta a porta, mi permetto di specificare che in realtà è stato sospeso il porta a porta solamente per le frazioni di carta e plastica e solo nel centro storico, per le quali sono stati reintrodotti i cassonetti stradali. Ma tutto il resto, indifferenziato compreso, ovviamente è rimasto a Porta a porta. Le potrei invece citare moltissimi comuni da oltre un decennio almeno, raccolgono i rifiuti tramite il porta a porta, e hanno attivato da anni la tariffazione puntuale, e dove la situazione dei rifiuti è assolutamente virtuosa, differenziano percentuali altissime di materiali e producono pochissimo indifferenziato residuo, ma mi dilungherei molto. Esistono in rete numerosi articoli a riguardo, disponibili liberamente per la lettura e chiunque può accedervi. Concludo rispondendo alla sua domanda. La scelta politica della giunta di Castelnovo (ricordo che sono scelte di maggioranza), è quella di impegnarsi per la riduzione dei rifiuti e di promuovere politiche ambientali nelle quali crediamo fermamente, anche quando esse comportano cambiamenti culturali e impegno da parte dei cittadini. La raccolta di rifiuti porta a porta, dati alla mano, è quella che permette la maggior percentuale di differenziazione. Noi crediamo che una riduzione di rifiuti residui e un maggior riciclo dei materiali, permetta assolutamente di preservare l’ambiente e tuteli le generazioni future. Sui temi dell’inquinamento e dell’attenzione all’ecologia non ci sono possibilità di ritorno al passato, a meno di compiere una scelta consapevole, e sottolineo consapevole, di avere un ruolo personale nell’aumento dell’inquinamento. A fronte di una raccolta più comoda e “libera”, come la si vuole pensare, dove ognuno gettava qualsiasi tipo di rifiuto nei bidoni stradali, saremmo disposti a giocarci una posta così alta? Agli amministratori questa scelta, che nelle sue ricadute è profondamente politica, ma la nostra va in una direzione unica: l’attenzione e la sensibilità verso l’ambiente. E lo sguardo verso il futuro dei nostri figli.
Ass. Chiara Borghi
Egr. Assessore,
io non ho elementi per dubitare che Lei sia “in mezzo alle persone quotidianamente” per “ascoltarle, e cercare concretamente soluzioni ai problemi”, e neppure per esprimere giudizi sulla Sua disponibilità e sul come conduce la Sua azione amministrativa, ma mi sono attenuto, molto più semplicemente, a quanto ho trovato scritto a margine dell’intervista apparsa su Redacon il 27 giugno, rilevandovi, a mio modesto vedere, una mancata risposta alle questioni o domande di natura essenzialmente politica, e forse, sottolineo il condizionale, non mi sono sbagliato visto che qui leggo, da parte Sua, parole quali “rispetto al tema che mi pone e che ha posto il cittadino che ha commentato il mio articolo, che fa riferimento ad un dietrofront del comune di Bologna sul porta a porta ……” (a conferma che solo adesso il tema viene da Lei considerato).
Entrando nel merito dell’argomento, mi dice che potrebbe citarmi moltissimi Comuni che da oltre un decennio almeno raccolgono i rifiuti tramite il porta a porta, e anche su questa affermazione non avanzo obiezioni, ma non mi sembra affatto irrilevante che vi siano Comuni, distribuiti nel Belpaese, dove sono sorti ripensamenti o dubbi circa tale sistema di raccolta – come riportato in articoli di stampa al riguardo, del 15.9.2021 e del 27.6.2023 – dopo di che nessuno mette ovviamente in dubbio che si debba “spingere” sulla differenziata, ma in proposito potrebbero corrispondere pure le cosiddette Ecoisole, che avevo citato in uno dei miei commenti alla Sua intervista, così come la consegna premiante alle Isole Ecologiche tradizionali, ossia con possibili riduzioni tariffarie in base alla “quantità” di materiale conferito (beneficio che il porta a porta non mi sembra prevedere).
P.B. 06.07.2023
P.B.