Home Cronaca Inaugurazione restaurazione Torre Matildica di Monte Castello
Photogallery

Inaugurazione restaurazione Torre Matildica di Monte Castello

1060
0

Oggi, 1 luglio, si è svolta l'inaugurazione della restaurazione della torre matildica di Monte Castello.

“E’ una struttura interessante, che ha ancora l’impianto originale dell’epoca matildica, una delle poche tra le strutture di quell’epoca che non sono poi state modificate in residenze rinascimentali”. Così l’archeologo Nicola Mancassola, che per la Soprintendenza alle belle Arti ha redatto la relazione sull’intervento eseguito, è intervenuto in occasione dell’inaugurazione della Torre di Monte Castello, inaugurata questa mattina dopo che nei mesi scorsi i lavori sono stati conclusi, e il monumento ora è ben visibile anche dal centro del paese grazie al diradamento della pineta circostante e l’illuminazione serale che la mette in risalto. “Siamo davvero molto felici dei risultati di questo intervento – ha detto l’Assessore al Turismo e all’Ambiente di Castelnovo, Chiara Borghi – perché restituisce un elemento identitario al paese, una testimonianza dell’epoca matildica che fino ad ora conoscevano solo gli abitanti del paese e non era percepibile da tutti. Ringrazio chi in questi anni ci ha sollecitato per recuperare questa struttura, chi ha progettato l’intervento e soprattutto chi lo ha eseguito, perché non è stato semplice: anche solo portare i materiali sulla cima di Monte Castello era una sfida non semplice”.

Lo ha confermato Corrado Caselli dell’impresa De Angeli Costruzioni, specializzata in restauro di edifici storici: “La torre presenta le testimonianze di diversi interventi riparativi, effettuati con malte diverse: la parte più bassa con malte tipiche dell’epoca matildica, altre più in alto di epoca rinascimentale, e in cima interventi ancora più tardi. La nostra modalità di lavoro è stata rifare tutte queste malte sul posto con gli stessi materiali di allora. La pietra per la costruzione della torre invece, abbiamo appurato che proviene dalle cave di Rosano”.