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Con la presentazione di un romanzo si fa un tuffo nel passato tra storia e leggenda

Michela Rivetti presenta “Il convento della discordia” al Castello di Carpineti

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Al Castello di Carpineti il primo luglio alle h 1630 ci sarà la presentazione del romanzo “Il convento della discordia” di Michela Rivetti.

Si tratta di un romanzo storico ambientato a Reggio Emilia tra il 1501 e il 1506.

È il primo volume di una saga che romanza la faida tra i Conti Bebbi da una parte e gli Scajoli e Zoboli dall’altra, avvenuta nel primo quarto del XVI secolo.

In questo romanzo si mostra il consolidarsi della fazione leale al Duca Alfonso d’Este, capeggiata dalla giovane generazione dei figli del Conte Antonio Bebbi, e di quella filo-ecclesiastica guidata dapprima dagli Zoboli ai quali subentrano pian piano gli Scajoli.

I giovani fratelli Bebbi, stanchi di assistere in silenzio allo spadroneggiare di Zoboli e Scaioli, non capiscono perché il padre non si opponga, come dovrebbe la longa manu del Duca.

Gian Jacopo sente il dovere di fare ciò che Antonio sdegna e prende in mano la fazione, sostenuto dai fratelli.

La disputa tra Zoboli e Benedettini, tra la zia Badessa a una suora degli Scajoli, offre ai Bebbi l’occasione di farsi valere.

La discordia del convento si spande per Reggio Emilia e i Bebbi imparano presto che pure le buone azioni si pagano.

Tra i segreti sussurrati, uno minaccia il Duca Alfonso e i Bebbi dovranno salvarlo, mentre gli Scaioli ambiscono a scalzare gli Zoboli.

Con “Il convento della discordia” si consolidano le fazioni che nella saga “Alfieri del Duca” combatteranno per gli Este o il Papa.

Così l’autrice illustra le motivazioni che l’hanno spinta a scegliere il Castello di Carpineti quale teatro per presentare la sua opera: “Sebbene il romanzo sia ambientato prevalentemente a Reggio Emilia, ritengo che sia di interesse culturale anche per i castelli da voi gestiti poiché i protagonisti sono i Conti Bebbi di Leguigno e quindi confinanti con Sarzano, inoltre e le loro vicende riguardano l'intero Appennino.

Per esempio, per quanto riguarda Carpineti, nei volumi successivi tra i personaggi comparirà con un ruolo di rilievo Domenico de Bretti, detto l'Amorotto, dapprima amico dei Bebbi e poi acerrimo nemico. In questo primo romanzo comunque aleggia già la sua presenza tramite le leggende raccontate dai popolani”.