Come cambierà la Pietra di Bismantova? Quali sono i progetti per il futuro e quali sono invece le aspettative dei cittadini? Questo il tema dell'incontro di ieri sera, 26 giugno, che si è tenuto presso la sala consigliare di Castelnovo ne’ Monti, volto a disegnare il paese di domani: una serata dedicata alla Pietra di Bismantova, promossa dall’assessore all’urbanistica Daniele Valentini.
L’assessore ha introdotto l’incontro spiegando come con il titolo proposto all’evento si volesse “simbolicamente indicare tutto quel territorio e quelle frazioni che si trovano lungo la strada che si sviluppa attorno al monte più conosciuto dell’Appennino reggiano.” Il tema della serata di confronto fra l’amministrazione e la cittadinanza è stata quindi la Pietra di Bismantova e il suo futuro, facendo riferimento anche al territorio dei borghi limitrofi. Ad un’introduzione dell’assessore Valentini sul tema, si è passati ad un’analisi dettagliata del territorio da parte dell’architetto Ugolini. Attraverso immagini proiettate sullo schermo della sala del Municipio è stata analizzata la questione di uno sviluppo urbanistico e di una progettazione futura di questo territorio. Sono state evidenziate le peculiarità positive dei luoghi come la bellezza e l’unicità di questo ammasso roccioso e dei borghi circostanti ma si è anche analizzata la situazione negativa dovuta all’eccesso di fruizione turistica, specie d’estate. In particolare, l’architetto ha proposto una riqualifica futura di Piazzale Dante che nell’ambito di una progettazione di arredo urbano si trasformerà in una piazza conforme al paesaggio. In merito sono state illustrate delle modifiche al piano stradale del parcheggio che verrà trasformato in un luogo esteticamente migliore attraverso una sperimentazione a basso costo. La superficie della nuova piazza Dante infatti sarà migliorata da un abbellimento decorativo che dalla sommità della Pietra sarà visibile come una distesa di foglie verdeggianti, dipinte sull’asfalto. Inoltre, sono state avanzate delle proposte di miglioramento dell’accesso turistico con eventuale fermate intermedie del Bismantino in prossimità dei vari sentieri.
Inoltre è stata esposta la volontà di trasformare il collegamento fra il paese di Castelnovo ne' Monti e la Pietra di Bismantova in un percorso “esperienziale” di attrazione turistica. Attraverso il percorso pedonale si potrà partire a piedi dal paese e percorrere un tracciato interessante da molti punti di vista, collegando fra loro elementi della viabilità preesisteste. Numerosi gli interventi dei cittadini a seguito delle proposte programmatiche d’urbanistica del territorio preso in esame.
Il signor Baroncini ha affermato: “Dal titolo di questa serata pensavo si parlasse dei borghi intorno alla Pietra: di Casale, di Vologno, di Ginepreto ma non ho sentito nulla al riguardo”. Filomena Mola, ex assessore ed esponente di Lega ambiente ha riferito: “Ci preoccupa l’intensità del traffico nei weekend. Le persone che abitano qui non ci vanno più di domenica. Occorre cambiare la percezione di questo luogo e da parte dell’amministrazione ci vuole il coraggio di cambiare, di sperimentare qualcosa di nuovo, mentre la situazione è ferma da troppi anni. È necessaria una maggiore tutela, invece si è aggiunto e aggiunto. Occorre promuovere i borghi, non solo mercificare questo luogo al solo consumo”.
Simona Sentieri, nota artista di Castelnovo ne' Monti, ha detto: “Sapevamo già tutte queste cose sulla Pietra e conosciamo già le sue bellezze e i suoi problemi, abitiamo qua, ma il titolo era un altro. Occorre risolvere i problemi e analizzare la situazione anche dei borghi. Invece stasera non avete dimostrato né proposto nulla. Ma qual è allora la vostra proposta? La gente non sa nemmeno dove si prende il Bismantino. Dove si metteranno poi in futuro le macchine? Il nodo della questione è trovare una soluzione ai problemi ma stasera non ho sentito nulla su questo”. Sonia Masini, ex presidente della Provincia di Reggio Emilia, ha riferito:” È necessario tradurre le idee in programmi concreti, finanziati anche dall’Europa e occorre farlo in tempi brevi. Vi è un’evidente sofferenza delle attività del terziario nel capoluogo, il pulmino viaggia sempre vuoto, inquina con i suoi gas di scarico. Perché non pensarlo elettrico?Questo servizio non funziona. Come si può rendere reciproca la relazione fra la Pietra e il paese? Si potrebbe pensare ad una tipologia di albergo diffuso riqualificando quello che già c’è all’interno dei borghi. Gli alberi stanno distruggebdo la rupe, sgretolano la parete, e occorre tagliarli. Si può pensare ad uno scambio con altri paesi montani“.
Nel proseguo della discussione sono stati molteplici gli interventi della cittadinanza, molto interessata e partecipe al futuro di questo luogo simbolo del capoluogo montano a cui le persone sono legate per tanti aspetti, sia culturali che religiosi, sia legati alla natura che alla tradizione.
Sarebbe meglio che pensaste di pulirla la pietra che ormai non si vede più nulla. Oppure aspettiamo che gli alberi sgretolino la roccia e che cada in testa qualcuno. Bisognerebbe muoversi e anche alla svelta appena finita l’estate.
Andrea
Bravo Andrea, mi pare di aver capito che si sono fatte le solite quattro chiacchiere
mentre sulla sommità l’erba è lunga mezza gamba, costa così tanto mandarci una motofalciatrice?
o lo farete quando la Pietra non sarà più tale, sarà diventata un monte qualsiasi.
Elda Zannini