Home Cultura Marco Barbieri: “Non dobbiamo mai abbandonare la speranza”
Una favola ambientata nei boschi di Cerrè Sologno

Marco Barbieri: “Non dobbiamo mai abbandonare la speranza”

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Al concorso “Il racconto nel cassetto – Premio Città di Villaricca”. secondo posto su tremila opere per la fiaba del giornalista e scrittore reggiano Marco Barbieri: “La storia d’amore tra Cantina e Solaio”, ambientata nei boschi di Cerrè Sologno.

Si tratta della 20esima edizione del concorso nazionale, suddiviso in due sezioni: “Racconti” e “Fiabe”, che mette in palio ricchi premi per i sei scrittori, tre per ogni categoria, che accedono alla finalissima. Quest’anno sono arrivate alla giuria ben tre mila opere, da tutta Italia e anche dall’estero e, novità rispetto al passato, anche opere edite.

Il 31 maggio scorso si è svolta la premiazione nella splendida cornice di Villa Holiday a Calvizzano, provincia di Napoli. La giuria era composta dal presidente, Ermanno Corsi, dallo scrittore Lorenzo Marone, dalla giornalista, conduttrice e coordinatrice editoriale di Radio Kiss Kiss, Ida De Martino e dalla professoressa Teresa Meo.

Barbieri si è classificato secondo nella sezione “Fiabe” con un’opera inedita.

“La storia d’amore tra Cantina e Solaio racconta un amore nato senza vedersi e solo attraverso i profumi e le parole che i due si scambiano tramite un topo che fa da spola tra l’uno e l’altra. A dividerli ci sono delle solide pareti di pietra, che però non basteranno a tenerli separati per sempre – spiega l’autore reggiano - La favola è ambientata sull'appennino Emiliano e la casa di cui parlo esiste veramente: si trova alla fine di una carraia che si perde nei boschi a Cerrè Sologno, nel comune di Villa Minozzo. L'avevo vista da bambino e mi aveva affascinato talmente tanto che ho voluto comparisse in questa storia. Per me è sempre stata la casa delle streghe, anche perché ci abitavano tre sorelle che non si vedevano mai in paese. Da bambino, nelle tante estati che trascorrevo nella mia casa nel borgo del Bragolo, andavo sempre a spiare la casa da lontano. In conclusione, il messaggio che vorrei passasse con questa favola è che non dobbiamo mai abbandonare la speranza. E anche che il più delle volte è il caso a governare la nostra vita”.