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SIGLATO ANCHE UN PROTOCOLLO AD HOC

Unindustria terrà per la prima volta la sua assemblea generale a Castelnovo ne’ Monti

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Assemblea Unindustria a Castelnovo ne' Monti: Vanes Fontana, Enrico Bini, Roberta Anceschi, Fausto Giovanelli

Per la prima volta l’assemblea annuale di Unindustria di Reggio Emilia si terrà in Appennino, a Castelnovo ne’ Monti il 27 giugno prossimo. Per l’occasione è stato siglato un protocollo per implementare la green community 'La montagna del latte', sull'Appennino reggiano. L’intesa è stata siglata questa mattina da Unindustria Reggio Emilia, Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano e Parco nazionale Appennino Tosco Emiliano. Un protocollo che vuole porre in relazione tra loro le imprese, il territorio, la sostenibilità intesa come il principale agente di innovazione e sviluppo.
Tre i principali punti salienti dell'intesa: crediti di sostenibilità riconosciuti per le imprese (generati dalla gestione forestale, integrata e certificata e la conseguente commercializzazione, acquistabili dalle imprese per compensare le emissioni inquinanti), produzione energia da fonti rinnovabili (promozione dello sviluppo di eolico, micro-idroelettico, solare e biomasse), comunità energetiche rinnovabili (verranno esplorate iniziative concrete che interessino il territorio della green community).
Come segnale concreto di questa svolta 'green' per l'Appennino reggiano, quindi, per la prima volta Unindustria Reggio Emilia svolgerà la sua assemblea generale al teatro Bismantova di Castelnovo Monti il 27 giugno prossimo alle 17.
Il sindaco Bini ha ringraziato per la presenza dell’assemblea in montagna, ricordando i progetti in essere su scuola e capitale umano: "La scelta di Unindustria Reggio Emilia di tenere a Castelnovo Monti l’Assemblea generale 2023 è per noi una scelta strategica, che denota visione e grande capacità di cogliere le prospettive che oggi offre il nostro territorio. Prospettive che segnano un forte cambiamento nelle potenzialità dell’Appennino in ambito imprenditoriale e produttivo. La montagna viene da una storia in cui, dagli anni 50 per almeno mezzo secolo, l’idea di fondo dello sviluppo era riprodurre qui modelli produttivi che avevano successo in pianura, pur scontrandosi con gli oggettivi ostacoli logistici che inevitabilmente erano presenti in Appennino. In pratica per decenni l’ambiente appenninico è stato visto soprattutto nell’ottica delle sue scomodità. Oggi invece parliamo di modelli di sviluppo innovativi, che proprio nell’ambiente montano vedono i loro elementi di forza: la sostenibilità è la sfida che tutte le aziende si trovano a dover affrontare in questi anni e sempre più lo sarà per il futuro. In montagna abbiamo carte importantissime da usare per cercare di vincere questa sfida, che sono stati riconosciute anche a livello nazionale attraverso l’inserimento del nostro territorio nelle Green Community, arrivato dopo i progetti della Strategia Nazionale Aree Interne ed ora le Strategie per le Aree Interne e Montane della Regione Emilia-Romagna. L’ambiente appenninico ci permette di progettare e introdurre produzioni sostenibili, che siano anche fortemente innovative come dimostra il caso di una nuova multinazionale che ha aperto una sede a Felina per la realizzazione di infrastrutture per l’automotive full-electric; abbiamo realtà che collaborano con le nostre scuole che sono fortemente votate all’innovazione come Elettric80 e il gruppo Bema; ci sono i Crediti di sostenibilità che ci illustrerà il Parco nazionale; abbiamo grandi spazi di crescita sulla produzione di energie rinnovabili attraverso il fotovoltaico, l’eolico, l’idroelettrico ma anche il geotermico, in cui possiamo guardare all’esperienza condotta in Toscana, e le biomasse legnose sulle quali dobbiamo essere attenti alle ultime evoluzioni che consentono una produzione particolarmente 'pulita'. Avere al nostro fianco Unindustria in questo percorso è per noi motivo di orgoglio ma anche di grande fiducia: siamo davvero convinti che la montagna possa essere oggi portatrice di nuovi modelli di sviluppo che potranno “fare scuola” a livello nazionale".

“Cogliamo l’elemento di novità costituito dal riconoscimento dell’Appennino reggiano come una delle tre Green Community presenti oggi in Italia - commentato la presidente di Unindustria Roberta Anceschi -. Realtà territoriali, queste ultime, nelle quali sta prendendo forma quella 'ecologia integrale', richiamata da Papa Francesco nell’Enciclica Laudato Si. Con 14 miliardi di export realizzati nel 2022 l’industria reggiana guarda con fiducia al futuro proponendo a sé stessa e al proprio sistema territoriale – costituito da montagna, pianura e capoluogo – un grande obiettivo da condividere: diventare nel prossimo ventennio una delle capitali della sostenibilità".
Fausto Giovanelli, presidente del Parco nazionale afferma: “Passerà negli annali la scelta della presidente di Unindustria, Roberta Anceschi, di svolgere in montagna l’assemblea: una novità di grandissimo significato. L’inserimento delle aree urbane attuato nel recente allargamento della Mab Unesco - inizialmente non compreso da tutti - trova in queste scelte una conferma. La sostenibilità è fatta di innovazione ed economia circolare, ma anche di territorio fisico e persone e comunità connesse e in dialogo. Il Parco nazionale partecipa con orgoglio a questo approccio, anche per la concretizzazione, siglata dal protocollo firmato, dell’acquisto di crediti di sostenibilità a favore della ‘nostra Amazzonia’, le foreste dell’Appennino. Scopriamo, infatti, che grandi imprese reggiane, pur in assenza di tetti alle emissioni di CO2, investono volontariamente nella salvaguardia dei boschi della nostra montagna. È un salto di qualità concreto, che avvicina cultura industriale e popolazioni e di usi civici del crinale, nella prospettiva dell’adattamento e del contrasto al cambiamento climatico con l’avvio di nuove filiere del valore del legno, ma anche della biodiversità e dei servizi e ecosistemici offerti a tutti dai boschi”.
Infine, per Giovanelli: “Evolvono anche i rapporti tra città e montagna non più visti in chiave di contrapposizione e nemmeno di complementarietà e distanza o come esperienze di pendolarismo o turismo. La sfida della sostenibilità è difficile per tutti i territori ma chiede collaborazione e offre opportunità di integrazione di lavoro di relazioni di vita e di residenza. vantaggio reciproco”.

Questi punti salienti dell’intesa siglata tra Unindustria, Unione Montana e Parco nazionale dell’Appennino

Crediti di sostenibilità
Unindustria promuoverà presso i propri associati l’iniziativa volta al riconoscimento dei crediti di sostenibilità generati dalla gestione forestale, integrata e certificata e la conseguente commercializzazione degli stessi crediti, acquistabili dalle imprese per compensare le emissioni di sostanze climaltalteranti generate dalle rispettive attività. Il Parco presterà la propria assistenza tecnica alle operazioni per la misura della impronta di carbonio delle diverse attività delle aziende associate a Unindustria come requisito preliminare alla acquisizione dei crediti di sostenibilità.
Produzione energia da fonti rinnovabili
Verranno promosse attività di ricerca e sviluppo nel campo della utilizzazione di tecnologie industriali nella realizzazione di impiantistica per la produzione di energia da fonti rinnovabili (eolico, micro-idroelettico, solare e biomasse).

Comunità energetiche rinnovabili
Verranno esplorate congiuntamente iniziative concrete che interessino il territorio della green community e coinvolgano le imprese associate a Unindustria, sia come produttori che utilizzatori dell’energia e i Comuni associati nell’Unione montana. Infine, l’Unione Montana e Unindustria costituiranno un gruppo di lavoro paritetico per l’approfondimento del tema.

Martedì 27 giugno 2023. Il programma dell’Assemblea

Il pomeriggio dell’assemblea di Unindustria Reggio Emilia sarà coordinato dal giornalista Andrea Cabrini, Direttore Class-Cnbc. Il programma prevede il saluto inziale di Enrico Bini, Sindaco di Castelnovo né Monti e la relazione di Roberta Anceschi, Presidente di Unindustria Reggio Emilia.
L’introduzione a cura di Paolo Verri, manager culturale, sarà seguita da conversazioni tra Marco Bussone, Presidente nazionale Unione Comuni, Comunità e Enti montani; Dario Di Vico, giornalista de Il Corriere della Sera e Il Foglio; Sergio De la Vega, CEO Citizen companies, Boston Massachusetts, QiOn, Castelnovo Monti; Fausto Giovanelli, Presidente Parco dell’Appennino Tosco-Emiliano e Daria Illy, Executive Consultant Gruppo Illy.
Le conclusioni saranno di Vincenzo Colla, Assessore allo Sviluppo economico e green economy, Lavoro, Formazione della Regione Emilia-Romagna.
Nell’ambito dell’evento verrà assegnato anche il Premio Italiano della Meccatronica.

1 COMMENT

  1. Credo che ad Unindustria di Reggio Emilia vada il nostro plauso e il ringraziamento di tutti noi montanari per tenere la sua assemblea generale in montagna; Unindustria di Reggio Emilia c’è, e lo ha sempre dimostrato, e lo dimostra anche nel conteso del miglioramento climatico nel diffondere tra i suoi associati la possibilità di acquistare i crediti di sostenibilità; Unindustria sa che in un ambiente amico si lavora meglio.
    Purtroppo che manca completamente su queste terre montane è la politica, il cui bene principale da tutelare è quello del proprio partito e non quello del bene comune, e la situazione demografica lo dimostra, pur avendo queste terre, a differenza di altre, potenzialità enormi, ma quali infrastrutture sono state fatte o richieste su questo Appennino Reggiano?, nessuna, pur avendo avuto nel recente passato Presidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture proprio dei Reggiani.
    Nel comunicato di Redacon leggo che il nostro Appennino è la nostra “Amazzonia”; ma quali benefici vanno ai proprietari di questa Amazzonia?, nessuno, mentre sarebbe logico che tutti i proprietari di beni che contribuiscono alla riduzione della CO2, grazie ai boschi e ai prati verdi ne avessero qualche beneficio.

    Franzini Lino

    • Firma - Franzini Lino