Home Cronaca La “Notte prima degli esami” dei maturandi d’Appennino
la parola agli studenti e ad un docente

La “Notte prima degli esami” dei maturandi d’Appennino

776
1

Dopo i difficili anni pandemici, si torna alla normalità per gli esami di Stato del quinto anno, la maturità.

La prima prova scritta si svolgerà per tutti gli studenti ammessi, domattina mercoledì 21 giugno, con inizio alle 8,30 ed avrà una durata massima di sei ore.

In questi ultimi momenti freme, come di consueto, il toto-traccia. Tra quelle più gettonate abbiamo trovato Gabriele D'Annunzio (è infatti il 160° anniversario dalla sua nascita, avvenuta nel 1863), la guerra in Ucraina e l'intelligenza artificiale.

La seconda prova, che si terrà subito dopo, giovedì 22 giugno 2023, sarà invece quella caratterizzante il corso di studi e varia quindi a seconda del percorso scelto. La traccia, anche in questo caso, è scelta dal Ministero.

Mancano quindi poco per moltissimi studenti residenti in Appennino. Abbiamo sentito alcuni di loro:

Come affronterai la prima prova di domani?

"Con ansia,  come è giusto che sia - riferisce Lucrezia - ma anche con un briciolo di malinconia al pensiero di aver finito un percorso durato cinque anni".

Quale sarà la prima cosa che farai una volta uscita dalla prova orale?

"Stappare una bottiglia e festeggiare!"

Sei spaventata dalla prova di domani?

"Non molto - riferisce Valentina - perché ci sarà un tema di attualità e questo offre diverse possibilità e mi fa stare abbastanza tranquilla. Di certo non sceglierò una traccia sugli autori che abbiamo studiato nel corso di questi anni."

In cosa ti senti più preparata?

"Nella seconda prova, quella di materia, che nel mio caso sarà diritto. E' una materia che mi piace e che ho studiato bene."

In quale risultato speri?

"Inizialmente speravo di ottenere 80, ma ripassando tutto quello che c'è da studiare per l'orale, direi che dal 70 in su posso ritenermi soddisfatta".

Come sarà la tua notte prima degli esami?

"Per evitare troppe riflessioni su cosa non so e cosa so - risponde invece Alessandro - uscirò con degli amici, abbiamo già organizzato il tutto per non arrivare poi lunghi la mattina dopo."

"La notte prima degli esami - afferma Rebecca - ho deciso di andare a letto presto perché voglio arrivare all'esame riposata"

In quale prova credi riuscirai a dare del tuo meglio?

"Nonostante abbia molta paura dell'orale - sostiene Rebecca - credo di poter dare il meglio in quella prova."

Cosa ti fa più paura di questo esame?

Lucrezia: " La prova orale e il pensiero di non riuscire a trovare i giusti collegamenti con gli spunti che mi verranno forniti".

Valentina: "La prova orale, perché credo sia molto difficile riuscire, sul momento, collegare le varie materie partendo da un semplice spunto. Questo prevede un ragionamento mentale complesso, che magari, in un momento di agitazione, non risulta così agevole. Per me in particolare è più difficile esprimermi a voce che farlo per iscritto."

Alessandro: "Principalmente l'incapacità di trovare collegamenti e parlare fluidamente durante il colloquio orale. Le prove scritte rappresentano un ostacolo minore, proprio perché non necessitano di spiegare alcuni ragionamenti che in genere faccio d'istinto."

Rebecca. ""Sicuramente il colloquio orale, perché ho paura di non sapere rispondere a determinate domande o di non essere preparata perfettamente in tutto".

Cosa pensi di fare dopo la maturità?

Lucrezia: "Dopo questi cinque anni di Liceo delle scienze umano andrò a studiare all’università, alla facoltà di scienze dell’educazione"

Valentina: "Io non ho ancora le idee ben chiare. Vorrei fare l'università, ma ancora non so bene quale. Vorrei rimanere su qualcosa relativo all'ambito giuridico".

Alessandro: "Dopo la maturità avevo intenzione di continuare a studiare psicologia o filosofia, in caso non passassi il test d'ingresso. Anche se devo ammettere la mia passione per le materie scientifiche mi rende ancora un po' incerto."

Rebecca: "Dopo la maturità intendo continuare gli studi iniziando l'Università di lingue".

Abbiamo voluto anche ascoltare le parole di un docente e chiedere come stanno vivendo queste ore i suoi studenti.

"E' difficile dirlo perché varia molto da studente a studente. Non credo che ci sia una formula valida per tutti. C'è chi vive la maturità con più ansia, già dall'inizio dell'anno e chi l'ansia la sente solo pochi istanti prima di entrare".

Secondo lei qual è la loro paura più grande?

"Penso di aver percepito che la paura più grande possa essere il deludere le aspettative. Aspettative che possono essere o quelle della famiglia o le loro stesse aspettative".

Come pensa che dovrebbero vivere questa prova gli studenti?

"La maturità è un rito di passaggio, forse l'ultimo rito di passaggio che è rimasto nella nostra cultura, per cui va vissuto con lo spirito di un'impresa che si sta per compiere. C'è sicuramente il coraggio dell'impresa e la paura, che deve segnalare il fatto che si sta affrontando l'esperienza con il massimo della serietà, consapevoli che  la maturità non segnala né un successo né un fallimento, ma il culmine di un processo che si è sviluppato negli anni."

 

1 COMMENT

  1. Mi spiace un po’ che tra questi maturandi montanari nessuno abbia in mente una formazione universitaria in ambito tecnico-scientifico.
    Eppure ce ne sarebbe bisogno, e per quei profili ci sono tante opportunità di lavoro e crescita professionale, anche in montagna.