I prestiti erogati dal sistema di credito, rispetto alla stessa data dello scorso anno, ammontano a 22,04 miliardi di euro: a fine marzo 2023 sono risultati in aumento dell’8,6%
I dati rilasciati dalla Banca d’Italia e analizzati dall’Ufficio studi della Camera di Commercio evidenziano aumenti sia per le imprese (+6,1%) che per le famiglie consumatrici (+2%), anche se l’incremento più rilevante riguarda le società finanziarie.
Ad assorbire la maggior parte degli impieghi bancari è comunque il mondo delle imprese, che si attesta al 47%, seguito, appunto, dalle società finanziarie con un 25,6% e dalle famiglie con il 25,2%.
Guardando al sistema produttivo, gli andamenti sono molto diversificati a seconda del settore di attività economica: il comparto edile, ad esempio, a conferma di un trend positivamente segnato da bonus e superbonus, ha mostrato il ricorso al credito bancario ancora in calo, passando dal -6,4% del marzo 2022 al -2,5 % attuale
Andamento opposto, invece, per il settore dei servizi, che dal -1,5% del primo trimestre 2022 sale ad un +2,4% a marzo 2023. Anche le attività manifatturiere evidenziano un aumento, seppur con un ritmo più contenuto rispetto allo stesso periodo del 2022; dal +10,1% del marzo 2022 al + 5,6% del marzo di quest’anno.
A fronte dell’aumento degli impieghi, appare in crescita anche il tasso di deterioramento del credito, che dallo 0,4% del marzo 2022 è arrivato dodici mesi dopo allo 0,8%.
Il tasso di variazione dei depositi, invece, ha mostrato un’inversione di tendenza, spostandosi dal +0,5% di fine marzo 2022 al -3,9% del marzo 2023, per un valore pari a 18,069 miliardi di euro; per contro, aumenta il volume dei titoli a custodia, passati in un anno da una crescita del 4,7% a un +7,9%, per un valore stock complessivo di 14,946 miliardi registrato a fine marzo 2023.