Home Cronaca Movida nociva alla salute? Paga il Comune
Abbiamo commentato la storica sentenza con il sindaco di Carpineti

Movida nociva alla salute? Paga il Comune

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Il recente verdetto emesso dalla Cassazione riguardo alla responsabilità dei Comuni per danni derivanti da rumori eccessivi causati dalla movida potrebbe avere un impatto significativo sui bilanci delle amministrazioni locali in tutta Italia. La sentenza è stata emessa in seguito al ricorso presentato da una coppia residente nel centro storico di Brescia, Gianfranco Paroli e sua moglie. I due hanno lamentato il disturbo causato dai rumori provenienti dalle attività notturne nei pressi della loro abitazione e hanno richiesto un risarcimento.

La coppia aveva ottenuto ragione in primo grado, ma la sentenza era stata poi ribaltata in appello. Ora, la Cassazione ha stabilito che le richieste della coppia erano legittime e ha disposto un nuovo appello. Questo significa che i Comuni potrebbero essere chiamati a rispondere per i danni causati dalle immissioni nocive che abbiano superato la soglia di tollerabilità.

La sentenza assume un'importanza particolare in quanto potrebbe generare una serie di richieste di risarcimento da parte dei cittadini che subiscono disturbo a causa della movida. Inoltre, essa attribuisce una forte responsabilità, anche risarcitoria, a tutti i Comuni, indipendentemente dalla loro grandezza.

Per comprendere meglio l'impatto che questa sentenza potrebbe avere sui bilanci dei Comuni italiani, abbiamo intervistato il sindaco di Carpineti Tiziano Borghi. Secondo il sindaco, i comuni più esposti ai casi di movida, come i capoluoghi di provincia o di distretto, dovranno includere nei loro bilanci preventivi eventuali costi derivanti da richieste di risarcimento e spese legali. Al contrario, i comuni in cui la movida è meno diffusa potrebbero riuscire ad affrontare il problema con maggiore attenzione e contenimento di eventuali atti di disagio da parte della popolazione.

Nel caso del Comune di Carpineti il sindaco afferma di aver ricevuto poche lamentele relative alla movida, i disagi segnalati sono stati limitati a pochi condomini con cui sono l'amministrazione è in contatto diretto. Nonostante ciò, a seguito della sentenza, il sindaco potrebbe considerare di adottare nuove politiche e procedure per evitare futuri ricorsi simili come un aumento del livello di attenzione e l'adozione di maggiori precauzioni durante l'autorizzazione di feste e deroghe agli orari notturni.

Per raggiungere un equilibrio tra le esigenze di divertimento della popolazione e la tutela del benessere dei cittadini, il sindaco Borghi suggerisce diverse possibili soluzioni. Una di queste potrebbe essere lo spostamento della movida fuori dai centri abitati, anche se ammette che ciò potrebbe risultare praticamente impossibile dato che spesso la movida si svolge proprio nei centri storici. Un'altra ipotesi potrebbe essere l'anticipazione dell'inizio delle attività serali e il rispetto di un orario di chiusura prima della mezzanotte ma Borghi riconosce che questa soluzione potrebbe andare contro la tendenza attuale.