Home Cultura Con l’estate torna a Castelnovo ne’ Monti il NonFestival “L’uomo che cammina”
Anteprima il 14 giugno, poi le giornate clou a partire dal 22 giugno al 15 settembre

Con l’estate torna a Castelnovo ne’ Monti il NonFestival “L’uomo che cammina”

378
0

Originariamente nato da un’idea di Giovanni Mareggini, Emanuele Ferrari, e Don Giordano Goccini, torna per la sesta volta il NonFestival “L’uomo che cammina”, il grande evento proposto dall’Assessorato alla Cultura di Castelnovo Monti, dedicato al rapporto tra l’uomo, l’ambiente naturale e la dimensione del sacro.

Tra i protagonisti dell’edizione 2023, spicca Roger McGough, che è stato tra l’altro autore dei dialoghi del film di animazione dei Beatles Yellow Submarine, ma ci sono anche Gian Mario Villalta, poeta e scrittore, direttore artistico del festival "Pordenonelegge"; Francesca Catellani artista reggiana, studiosa di filosofie orientali, che si esprime attraverso il linguaggio fotografico, l’installazione e il video; Stefano Raimondi, poeta e critico letterario che tiene corsi di scrittura poetica e filosofia della scrittura in diverse università, membro del consiglio scientifico dell’Università dell’Autobiografia di Anghiari; la Compagnia Teatro dell’Orsa con Monica Morini e Bernardino Bonzani; Lia Rossi, insegnante di lingue e letterature straniere che ha partecipato a rassegne internazionali di poesia visiva e fonetica; Claudio Damiani, poeta attivo fin dagli anni ’80 che ha collaborato, tra gli altri, con Attilio Bertolucci, Beppe Salvia, Arnaldo Colasanti; Pierluigi Tedeschi, scrittore, performer e organizzatore culturale; Tiziano Broggiato, le cui poesie sono state tradotte in una decina di lingue, e molti altri.

Gli eventi di “anteprima” de L’uomo che Cammina partiranno mercoledì 14 giugno, giovedì 15 dalle ore 10 alle 17 e sabato 17 alle 21 con “Poesia naturalis”, atelier di scrittura con Alessandro De Francesco sul rapporto tra uomo, suono e natura, in via Santa Lucia delle Fonti 3, a Cervarezza.

Lunedì 19 giugno alle 21 la presentazione del libro “Dio, la libertà e il male” di Michela Dall’aglio Maramotti (Corsiero Editore) alla Chiesa di Vologno, con camminata dal bivio di Ginepreto a Vologno e partenza alle ore 20 (con torce per il rientro).

 

Il programma completo del festival è disponibile anche sul sito www.uomochecammina.it.

 

Il NonFestival

“L’uomo che cammina” in questi anni è stato in grado di offrire spunti di riflessione di grande interesse, e ha portato a Castelnovo ne' Monti e altri luoghi significativi dell’Appennino ospiti di livello nazionale e internazionale.

Sull’edizione 2023 afferma il vicesindaco e assessore alla cultura di Castelnovo, Emanuele Ferrari: “In questi anni L’Uomo che Cammina si è radicato come un evento il cui interesse valica i confini locali, e credo che l’edizione 2023 si presenti davvero molto ricca di spunti e momenti che promettono di essere estremamente coinvolgenti e suggestivi. Ancora una volta il NonFestival, partendo da Castelnovo, arriva a coinvolgere località di altri comuni appenninici, come Vetto e Villa Minozzo, in un itinerario di scoperta sul territorio ma ancor prima di scoperta interiore, attraverso le voci di scrittori, poeti, artisti, e con il suono della musica che accompagnerà molti degli appuntamenti in programma”.

Aggiunge Giovanni Mareggini, musicista e direttore artistico dell'evento culturale: “La proposta musicale che accompagnerà il NonFestival è stata ovviamente costruita per essere attinente ad ogni appuntamento, e vedrà un’ampia gamma di strumentisti di alto livello ma anche di generi diversi. Crediamo possa rappresentare, come del resto è sempre successo, uno degli elementi di maggior forza di questa grande proposta culturale”.

Dalla prima edizione del 2018 “L’uomo che cammina” più che un evento, è un cammino, nel vero senso della parola, che ha per filo conduttore il rapporto tra l’essere umano, il sacro e la natura, oggi nell’accezione più ampia di ambiente e sostenibilità. Il titolo si rifà al libro “L’uomo che cammina” di Christian Bobin e, come nel libro la figura di Gesù non è mai nominata, così questo non è un festival religioso.

Niente di confessionale perché, tra l’essere umano e la natura, il sacro è una dimensione terza solo in apparenza: il tutto attorno alla "Pietra", già citata da Dante nel “Purgatorio”, a fare da sentinella per il cammino dell’uomo sulla Terra.