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Le forme della solidarietà con due caseifici dell’appennino

Nomadi e Parmigiano Reggiano insieme per il Grade e la lotta ai linfomi

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Sabato 3 giugno, in occasione della festa di compleanno del gruppo novellarese, il Grade è salito sul palco per ritirare la somma destinata alla lotta ai linfomi raccolta attraverso  un progetto iniziato nel 2109, quando i componenti del gruppo musicale Nomadi  si recarono personalmente e al completo, in due latterie della collina reggiana, Campola (Vezzano), e dell’Appennino, Tabiano (Viano), per autografare due forme “solidali” di Parmigiano Reggiano.

“Si è trattata di una bellissima gara di solidarietà – commenta Fabrizio Lugarini, fan dei Nomadi e ideatore dell’iniziativa quattro anni fa – che ha visto persone giungere da tutta Italia a Novellara celebrare i 60 anni dei Nomadi, ma anche comprare questo ‘prezioso’ Parmigiano Reggiano autografato con le firme della band fondata da Beppe Carletti e Augusto Daolio nel 1963”.
A favore del Grade sono stati consegnati 2.200 euro ricavati dalla vendita delle forme di formaggio di 44 mesi autografate dai Nomadi e da un ulteriore contributo sul venduto di maggio delle due latterie, Campola e Tabiano.
“È una iniziativa che dimostra il cuore grande dei caseifici e di questo gruppo – commenta Roberto Abati, della Fondazione Grade Onlus -. I proventi ottenuti saranno ora destinati a due progetti di ricerca sui linfomi, denominati Ffol e Previd, che coinvolgono oltre 50 centri di ematologia in Italia, per una spesa complessiva di 1,2 milioni di euro”.
“È stato commovente l’applauso attento e sincero dei fan in piazza Unità d’Italia a Novellara, prima del concerto per i 60 anni e dopo l’intervento di Luciano Ligabue – commenta Gabriele Arlotti, giornalista che ha promosso l’iniziativa salito sul palco con Lugarini e Abati -. Ancora una volta il Parmigiano Reggiano si dimostra un prodotto del territorio e per il bene delle persone. Un grazie anche alla sezione reggiana del Consorzio per l’impegno in questo percorso”.
“Il nostro compito è fare musica, anche impegnata – ha affermato Beppe Carletti –, ma in questo dobbiamo sapere essere coerenti e solidali: il Grade è un orgoglio reggiano a beneficio di tantissimi italiani: era ed giusto esserci e sostenerli”.
Grande, anche, la soddisfazione per i casari Ivan Cilloni (cugino delle cantate dei Nomadi Juri), e Giuliano Ugoletti, custodi di questo prezioso formaggio in questi anni. Sul palco a tributare il sostegno al Grade c’era la band al completo: il batterista Daniele Campani (figlio di un ex casaro), la voce Juri Cilloni, il percussionista e violinista Sergio Reggioli, il chitarrista Cico Falzone, il bassista Massimo Vecchi e, non ultimo, il tastierista Beppe Carletti.