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Angela Manini espone la mostra “Lo chiederemo agli alberi”

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Dal 2 al 25 giugno al Centro Laudato Si' di Bismantova saranno in mostra le opere di Angela Manini con il titolo  "Lo chiederemo agli alberi". Simone Cristicchi canta "Se in autunno cadono le foglie e di inverno i germogli gelano come sempre la primavera arriverà". E' proprio da questo motivo canoro che l'autrice ha tratto ispirazione per attribuire il titolo alla sua esposizione. Il soggetto principale di ogni quadro è almeno un albero che prorompe sulla scena diventandone padrone. Il contorno nel quale è inserito è di varia specie il che permette un escursus emotivo dove ogni sentimento trova pacificazione grazie alla presenza di una pianta.

Le opere si fondono in modo quasi innato, si potrebbe dire addirittura scontato,  con sala nella quale sono state sapientemente disposte. Il Centro Laudato Sì' che ha infatti come fulcro il Cantico delle Creature di San Francesco: inno d'amore per il Creato, sensibilità questa sicuramente percettibile nel tratto di Angela Manini.

Di seguito le parole della curatrice Simona Sentieri: "Questi dipinti di Angela Manini, dedicati agli alberi, ci offrono un viaggio attraverso il suo cammino artistico ben riconoscibile e una poetica delicata e profonda. Dai ricordi della fanciullezza, agli scorci vi

sti da una finestra, alberi solitari o in piccoli gruppi si allungano per toccar

e il cielo con la punta o convivono tra le pietre rafforzando la propria bellezza. 'Lo chiederemo agli alberi', questo è il titolo di questa mostra, perché si, essi sono presenze, esseri viventi che sanno, amici consolatori. Il tratto dell'artista è corposo, fluido e sfumato, risolto, nella tecnica ad olio su tela, con maestria. I colori sono profondi e luminosi anche dove si riconosce sofferenza e resilienza. Più che dipinti di alberi, io direi che sono ritratti veri e propri. Una mostra questa della Manini, da visitare, perché sono sicura che se a questi dipinti voi farete delle domande, essi vi risponderanno con il linguaggio dell'anima."

Luciano Rondanini nel recensire il lavoro così si esprime: "Dalla cultura classica a quella moderna tanti artisti hanno subito il fascino dell'albero e hanno voluto interpretare con differenti forme espressive lo stupore e la meraviglia che questo compagno di viaggio ha saputo ispirare". Prosegue dicendo: "Angela Manini ha desiderato e provato a dare forma e colore a tanti interrogativi della nostra esistenza, lasciandosi trasportare dal fascino e dalla suggestiva bellezza custodita negli alberi. Nelle sue opere sono state rappresentate diverse tipologie di piante in diversi contesti spazio e tempo: ulivi, cipressi, aceri, castagni...ma tutti si riducono ad un medesimo tema: l'albero come collegamento tra la terra e il cielo, dove il suo innalzarsi verso l'alto trascina ognuno di noi negli infiniti spazi dove possiamo, anche per un attimo, sospendere le preoccupazioni e le fatiche della quotidianità".

 

Si propone la video intervista a artista e curatrice realizzata in occasione dell'inaugurazione della mostra.