L’ amministrazione comunale di Carpineti risponde alla controreplica del Pd locale.
“Leggiamo che il Pd di Carpineti continua a mistificare i fatti – affermano gli amministratori del comune carpinetano - non rendendosi conto che manipolare le informazioni non giova al suo elettorato ed al dibattito politico della nostra comunità. Per quanto riguarda l’elettorato Pd lo testimoniano i consensi avuti a Carpineti, che sono passati da 1456 voti del 2014 a 553 voti dell’ultima tornata elettorale del 2022, perdendo quasi due terzi di elettori". .
"In merito al dibattito politico, questa è l’ultima replica - tuonano gli amministratori - perché non si può certo continuare a correggere informazioni distorte o non contestualizzate”.
Alle affermazioni del Pd di Carpineti dove dice: “vediamo crescere le difficoltà fra la nostra gente. Ce lo dicono i numeri perché siamo passati da 35 famiglie che richiedevano sussidi al comune nel 2019 alle 73 del 2022”, l’amministrazione carpinetana replica che “ i fatti non stanno precisamente così. Difatti, secondo l’ufficio assistenza sociale, nel 2019 le famiglie assistite erano 53 (il partito ha semplicemente invertito le cifre) e poi, gli assistiti del 2022, comprendono anche le ultime liquidazioni dei fondi Covid per le famiglie a causa della perdita del lavoro (badanti, baristi, muratori, e alro)”.
“Il Pd – continuano - lamenta la chiusura di bar e negozi e poi, alcune righe dopo, smentendo praticamente il suo giudizio negativo sulla situazione commerciale complessiva del capoluogo, riconosce che sì sono stati aperti una fabbrica (circa 140 impiegati) e un supermercato, ma dimentica di citare la nuova apertura di un bar-tavola calda, di un laboratorio di gelateria, ecc. come se questi imprenditori fossero figli di nessuno”.
E concludono: “Replichiamo alle affermazioni del Pd di un impoverimento generale del Paese. Carpineti ha ben tre banche. Nella razionalizzazione degli sportelli che ogni istituto di credito ha messo in atto, sulla scelta se chiudere lo sportello locale o quello di un comune attiguo, ha scelto di tenere aperto il punto dove erano maggiori gli affari. Carpineti”.
Il PD di Carpineti vede nero riguardo alle attività locali del settore commerciale, e parla di paese impoverito, chiamando in causa la gestione politico-amministrativa di questi ultimi dieci anni, che avrebbe dovuto attuare politiche diverse da quelle messe in campo, e tutto ciò, comprese repliche e controrepliche, rientra nella normale dialettica e contrapposizione tra maggioranze ed opposizioni, ma se il PD carpinetano allargasse la visuale e l’orizzonte si accorgerebbe ad esempio che in altro Comune montano, dove la sinistra governa ormai da parecchio tempo, è nata due anni fa una determinata iniziativa a motivo del fatto che detto Comune aveva conosciuto “un lento e inesorabile declino, che si è tradotto nella chiusura di gran parte delle attività commerciali, nell’abbandono di molti abitanti e nella paralisi di ogni iniziativa turistica” (queste almeno sono le parole leggibili in un articolo di Redacon dell’epoca, ossia maggio 2021).
E’ vero che il PD di Carpineti guarda innanzitutto a casa propria, ma è parimenti innegabile che tale “pezzo” di partito appartiene ad una forza politica che ha lungamente amministrato l’Appennino reggiano, in una con Provincia e Regione, avendo avuto di riflesso tutto il tempo per mettere in atto azioni volte a contenere e fermare lo spopolamento, e possibilmente ribaltare detta tendenza, il che non pare essere tuttavia avvenuto dal momento che la nostra montagna ha sofferto la non insignificante perdita di servizi, vedendo altresì indebolirsi il suo tessuto sociale, e nel guardarci intorno riesce difficile non registrare una criticità piuttosto diffusa e generalizzata negli ambiti montani, dalla quale si vorrebbe uscire coi provvedimenti per le aree interne (io non sottovaluto affatto le difficoltà per “invertire la rotta”, ma quando si “punta il dito” contro altri bisognerebbe pure aver presenti le proprie responsabilità).
P.B. 30.05.2023
P.B.